Il denaro

(di Nicolò Giuseppe Bellia – www.bellia.com)

Il denaro è uno strumento creato dall’Essere Umano per poter effettuare lo scambio indiretto dei beni. Lo scambio diretto è il baratto che, pur essendo valido, risulta poco pratico.

Purtroppo storicamente la creazione del denaro non è avvenuta a seguito di una scelta di logica pura, ma in collegamento con situazioni e impulsi di potere, da parte di gruppi o settori miranti all’appropriazione illegittima del denaro. Un corretto progresso economico, in presenza di quello che possiamo chiamare denaro legittimo, avrebbe portato ad uno sviluppo costante senza crisi e con il progressivo arricchimento dei Cittadini. L’impossessamento dell’emissione monetaria da parte di Centri di Potere più o meno palesi, ha determinato la possibilità del verificarsi di crisi economiche e sociali ricorrenti ed innaturali. Prima o poi gli Esseri Umani vorranno entrare nel legittimo possesso di tutto quanto è legato alla creazione e alla distribuzione del denaro. Nella favola di Louis Even L’isola dei naufraghi è chiaramente esemplificata tale dinamica. Se nella maggioranza dei Cittadini maturerà la decisione di impossessarsi di tutto quanto riguarda la creazione e la distribuzione del denaro, nascerà a quel punto l’esigenza di fissare dei criteri perché ciò sia giovevole.

Il 15 Agosto 1971 l’amministrazione Nixon soppresse la convertibilità tra dollaro e oro (così crollava uno dei pilastri del sistema di Bretton Woods). Prima di tale data si tentava di dare una parvenza razionale al problema monetario, mentre successivamente si è determinata una situazione di anarchia monetaria regolata prevalentemente dal potere delle Comunità più forti. Se si prendesse a base dell’emissione monetaria, da parte di una Comunità Politica, il singolo Essere Umano perverremmo ad un sistema dotato di un parametro oggettivo sul quale basare la determinazione degli importi monetari iniziali per fornire la Comunità Politica di una idonea Massa Monetaria capace di consentire una adeguata circolazione del denaro. Si tratterebbe in sostanza di stampare per ciascun Cittadino un importo monetario iniziale e nel versare ad esso tale importo. (Non denaro del Popolo, ma denaro del Cittadino.). Se tale importo unitario sarà calcolato correttamente, la Comunità disporrà di una adeguata Massa Monetaria. I criteri di tale calcolo sono indicati nel mio libro La Neosocietà, prelevabile gratuitamente in internet alla pagina www.bellia.com . Con ciò ogni Cittadino viene capitalizzato e così anche la Comunità.

Avviando una economia così capitalizzata si verificherà che il denaro tenderà a pervenire nelle mani dei produttori di beni e diminuirà dalle mani di chi partecipa al processo produttivo in posizione subordinata oppure non riesce ad inserirsi in tale processo. In poco tempo un certo numero di Cittadini consumerebbero il proprio capitale iniziale e rimarrebbero privi di risorse per la propria sopravvivenza. Va notato che chiunque può trovarsi in condizione di emarginazione per insufficienze naturali soggettive o per eventi invalidanti. Se null’altro venisse predisposto un tale tipo di Società non differirebbe di molto da quella attuale. Perché sia eliminato l’inconveniente descritto occorre prevedere l’istituzione del Reddito di Cittadinanza per tutti i Cittadini con emissioni monetarie per accrediti mensili paritetici ai Cittadini. Con tale provvedimento si otterrebbe come necessaria conseguenza quella di portare all’accrescimento costante della Massa Monetaria inflazionando la liquidità oltre limiti convenienti. Per evitare tale inconveniente è sufficiente prevedere una decurtazione percentuale mensile (in corrispondenza delle emissioni) ottenendo la costanza dell’ammontare della Massa Monetaria. Chiamiamo Fiscalità Monetaria tale decurtazione. Meditando su quanto indicato si vede sorgere nella propria immaginazione un assetto sociale corrispondente agli aneliti di libertà di ciascun Essere Umano. Quanto sopra delineato è stato immaginato nell’ipotesi di una Comunità che passi improvvisamente dal baratto all’economia monetaria. Ma nel caso di comunità economicamente evolute sarà sufficiente partire dall’istituzione del Reddito di Cittadinanza e della Fiscalità Monetaria per vedere instaurarsi un nuovo sistema economico efficiente e solidale nei confronti di tutti i propri componenti.

Nicolò Giuseppe Bellia

Tarquinia 14 novembre 2004