ࡱ> 4`!$M&Дƀ` |xmMNA_U* q%BM\OAF6liNJ!4i^0&'5UW oNF r^: ;Jn H2hȨ!˲lIItC'qB%jIMtԘ6%=ېhHHt'儜0O67A9WߤWbWBgSГjjqw}KΙ[+,sNo>_1(   (HTML:Hidden &Forms.HTML:Hidden.10>Microsoft Forms 2.0 HTML Hidden)HTML:Hidden &Forms.HTML:Hidden.10>Microsoft Forms 2.0 HTML HiddenD/ 0|DAriallll(0(0(z[ 0 DImpactll(0(0(z[ 0 " DPoor Richard(0(0(z[ 0 0DBaskerville Old Face0(z[ 0 @DPlaybillle Old Face0(z[ 0 R@ . @n?" dd@  @@`` `X72      !"#$%&'()*+,-./0123456,2$M&Дƀ, 0AAPP@H ʚ;>a8ʚ;g4IdId@z[ 0bppp@ <4ddddl 00<4!d!dl 00<4BdBdl 00 *80___PPT10 ppLE MANI SULLE BANCHE ` XH`X`CHI LE CONTROLLA? LA VERA STORIA DELLE FONDAZIONI Brevi spunti a margine della serata VOLONTA DI PACE PRODUZIONE D ARMI 1 dicembre 2003:PW#PPsIl denaro come idolatria<PPNella nostra societ il denaro non pi un banale mezzo di scambio. Il denaro la fede e le banche sono i suoi nuovi templi. Non si spiega altrimenti l accettazione di un sistema che fa del denaro la ragione di vita, che usa il denaro come unico sistema di misura del valore delle cose, che fa del denaro l unica ragione di incontro fra gli esseri umani, che adotta il denaro come metro di valutazione delle persone. QUINDI CONTROLLANDO IL DENARO SI PROVA A CONTROLLARE QUASI TUTTO >ZBZZI tipi di banche6PPUn settore squilibrato. Secondo i dati del 2003* le banche che operano in Italia sono 814, molto diverse tra di loro per dimensioni e natura giuridica. Possiamo dividerle in 3 categorie: Banche societ per azioni, Banche popolari e Banche di credito cooperativo. Le SPA sono le meno numerose, 253 ma controllano oltre il 75% dell attivit bancaria. Quelle pi numerose sono le banche di credito cooperativo, ma sono anche le pi piccole. Pur essendo 461 controllano solo il 5% dell attivit bancaria. /PPi#LPP~ Le banche SPA<PP<Sono imprese con una struttura giuridica studiata per poter raccogliere il proprio capitale sociale* attraverso un vasto numero di individui. Suddividerlo in tante piccole quote, chiamate  azioni che ogni soggetto pu acquistare in base ai propri calcoli di investimento e delle proprie possibilit finanziarie. Ci sono societ la cui propriet suddivisa fra migliaia e migliaia di piccoli azionisti, altre dove le azioni sono possedute da pochi proprietari, magari riconducibili ad un unica famiglia. Molto spesso le azioni per sono possedute da altre societ. A volte si tratta di cosiddette  finanziarie costituite con lo scopo di creare un interposizione fra chi possiede e ci che posseduto. In altre parole le finanziarie servono a provare a mantenere nell anonimato i proprietari. PPSPPPPXPP5;PP\&I gruppi bancari& ..6PP La Legge Amato del 1990, ha creato le premesse per un fenomeno: LE CONCENTRAZIONI. Da oltre 1.100 che erano, le banche si sono ridotte a 814. Dal  90 al  01 sono state effettuate 387 oper. di fusione per il 14% dei fondi intermediati, 166 oper. di acquisiz. della maggioranza del capitale per il 33%. Le vie di espansione sono 2: LA FUSIONE e L ACQUISIZIONE Si parla di FUSIONE quando 2 societ uniscono i rispettivi capitali per formare una nuova societ. Nel 2002, per es. Banca Pop. VR e Pop. NO si sono fuse creando una nuova societ: il Banco Popolare di VR e NO. Quest anno la Pop.BG e Comm e Ind. Con la BPU Si parla di ACQUISIZIONE quando una societ compra le azioni dell altra. La Deutsche Bank con la Pop. di LC, per es. L acquisizione produce effetti diversi a seconda della quota acquistata. Se inferiore al 50% non determina il controllo assoluto e non d vita ad una concentrazione ma ad una partecipazione. Se superiore si realizza la vera e propria concentrazione e la societ acquista perde la sua autonomia. oPP\9PPPP  PP4F`9& ..6PPUn insieme di societ controllate da una medesima controllante forma un gruppo. Nel caso dei gruppi bancari, la capogruppo pu essere essa stessa una banca, o una societ finanziaria che non svolge attivit bancaria. In quest ultimo caso la societ controllante assume il nome di holding, un termine inglese che significa detentore. In Italia esistono 74 gruppi bancari che controllano l 89% dell attivit bancaria, ma i primi 10, da soli, coprono oltre il 70%*. "I primi gruppi bancari<PPLa mutazione pi importante riguarda il regime proprietario delle grandi banche. Nella primavera del  93, le grandi banche sono ancora in mano all'Iri (Comit, Credit, Banco di Roma) o al Tesoro (Sanpaolo, MPS, Bnl) o alla politica locale (le CR, Cariplo in testa). Dieci anni dopo la mano pubblica si molto ritirata. Purtroppo.  KMP&xI dati<PP^Secondo le stime della Banca d'Italia, i primi 5 gruppi detengono il 55% delle attivit del sistema bancario. a fronte del 36% nel 1995 Questi gruppi sono Banca Intesa, Sanpaolo Imi, Unicredit, Capitalia e MPS Gli sportelli bancari sono 29.926 e 340.540 dipendenti le attivit finanziare detenute dalle famiglie e di circa 2500 miliardi di euro 5.000.000 di miliardi di lire il patrimonio ha raggiunto a giugno 2002 per il totale delle banche censite dall ABI un valore pari a 154.081 milioni di euro, con un incremento di circa 12.500 mil. (+8,8%) sul  01. ZoZZ8PP2 PP7PPrPP! PPP  N-& .continua datiR6PP6PP6PP6PPSulla base delle indicazioni dell OCSE, che se negli anni  60 le famiglie italiane risparmiavano circa il 34% del loro reddito disponibile, ai giorni nostri tale quota si pi che dimezzata. Nel 2002 era pari al 16%, pur rimanendo, la propensione al risparmio, a livello lordo, pi elevata in Italia rispetto ai principali paesi industrializzati. Nei confronti della Germania e della Spagna, ad esempio, il saggio di risparmio italiano pi alto di circa 6 punti %, mentre nei confronti della Francia risparmiamo circa 4 punti percentuali in pi. DATO POSITIVO E NON dal 60 a oggi  meno paura del futuro o meno soldi da risparmiare xch vita pi cara? NZ/>S.I risparmi declinati<PP l ammontare complessivo di attivit finanziarie detenute dalle famiglie pari a circa 2.500 miliardi di euro. 2422,1 ad agosto 2003 Quelle investite in c/corrente e in depositi bancari, il cosiddetto risparmio tradizionale, pari a 680 miliardi e pesa per il 27% sul totale. Quello in titoli lasciati in semplice amministrazione presso le banche si attesta a circa 850 miliardi, circa il 34%. sul totale Il risparmio gestito, con circa 849 miliardi, (dato a ott.2003) un altro 30% sul totale delle attivit finanziarie. Il residuo 6-8% costituito dal circolante e dallo stock di TFR. Le attivit sull estero ad agosto 2003 ammontavano a circa 400 mld. di , con una quota sul totale delle attivit del settore privato del 16,5%; Dal  95 all inizio degli anni 2000, si osserva una diminuzione del numero di famiglie che detengono direttamente TdS che passano da 5,2 milioni a 2,3 Se raffrontato con il  95, si nota una crescita del risparmio gestito da 16%, sul totale delle attivit finanziarie delle famiglie, al 31%. PPPPPPPPPP'PPPP %PPPPPP PP+ PP%PP"PP>I poteri dietro le banche6PPMa chi sta dietro le banche, chi ne determina le scelte strategiche? Se fondessimo in un unica grande banca le prime 10 capogruppo che abbiamo visto detengono circa il 70% dell attivit bancaria, dall operazione emergerebbe che circa il 55% del capitale sociale complessivo detenuto da azionisti che hanno meno del 2%. Perci non identificabili. Ma se concentriamo l attenzione sugli azionisti maggiori otteniamo una graduatoria formata da 6 protagonisti: le fondazioni (4 sono le pi influenti)*, le banche estere, le assicurazioni, le banche italiane che si intrecciano far loro, i ricchi casati italiani e i fondi comuni d investimento.NZE$PP  "Dai Monti di Piet alle Fondazioni##<PPIn Italia le Banche spa, oltre ad essere possedute da finanziarie e da persone fisiche, possono essere possedute anche da entit particolari definite fondazioni bancarie. Da un punto di vista generale queste sono delle realt senza scopo di lucro che perseguono obiettivi di carattere sociale, culturale o umanitario. La loro caratteristica che fondano la propria capacit di azione sul possesso di un capitale che procura una rendita. FZZPP!Le Banche estere<PPUno degli argomenti  forti che le fondazioni utilizzano per rimanere attaccate alle banche/ avamposto del potere che questa loro presenza frena la calata degli stranieri in massa nei pacchetti azionari delle banche italiene. Ora si scopre che siamo diventati nazionalisti, il denaro l emblema principe della colonizzazione della globalizzazione, con la sua rapidit di spostarsi da un posto all altro del pianeta e facciamo finta di considerarci duri e puri per il bene dell Italia. Ma va l& 0ZZ, "& .<PPAd oggi, per esempio, le banche straniere che hanno maggior peso sul sistema bancario italiano sono la francese Credit Agricole (principale azionista di B.INTESA), a cui seguono l olandese ABN Amro (presente in bancaroma ed Antonveneta), la tedesca Commerzbank (Intesa), le spagnole Banco Santander Central Hispano (sanpaoloIMI) e Banco Bilbao Vizcaya Argentaria (BNL), la tedesca Allianz Dresdner (Unicredito) e l americana Goldman Sachs (ancora Banca Intesa) INOLTRE pi si studiano gli assetti societari pi si scopre, che lo scenario dominato da pochi grandi che si intrecciano tra loro. Fra Banche stesse, fra banche e assicurazioni, fra banche e potenti imprenditori. A volte questi intrecci sono diretti e ben visibili altre volte mediati da societ finanzrie e da soggetti ripetutamente presenti nell economia e nella prestigitazione affaristica italiana. Per esempuio Mediobanca.&|P(        &Alcuni brevi esempi di grovigli 6PPIl Credit Agricole che socio di maggioranza di Banca Intesa partecipa al Credit Lyonnais che a sua volta partecipato dalle Assic. AXA che partecipano anche al Banco Vizcaya argentaria che abbiamo visto partecipa alla BNL, al Credit Lyonnais per partecipa anche Commerzbank che partecipa in Bintesa che a sua volta partecipa a Credit Lyonnais, anche la stessa Intesa, il CL ha come socio anche la SGenerale che socia di Unicredit e del Banco Santander Central che socio ed ha come socio il Sanpaolo, il Banco Santander per ha socio ed socio della Commerrzbank, la Fondazione Cariplo socia di Intesa ma anche della concorrente San Paolo To. Aiuto un groviglio e non parliamo di Mediobanca a cui serve una serata specifica(R%%< $7   !  O) "$& altri esempi<PPMonte Paschi oltre la Fondazione omonima troviamo Francesco Gaetano Caltagirone, costruttore ed editore, i Ligresti con la Premafin che partecipata dalla Commerzbank, dal credit Agricole Indosuez, dalla Lazard, dalla Banca del Gottardo ed altre realt con sede in paradisi fiscali. Intesa oltre che dal Credite Agricole e dalla Fondazione Cariplo, dalla Commerzbank, dalle assicurazioni generali e da una marea di realt di fondi semiclandestini. Alcuni industriali possiedono azioni e cariche in aziende di credito piazzate nelle regioni pi ricche del Paese, come la famiglia Agnelli nel San Paolo di Torino, i Benetton nell'Antonveneta, Emilio Gnutti nella Banca popolare di Lodi o nel Monte Paschi. D  _,   32LContinua& esempi di libera concorrenza''<PP IL SANPAOLO partecipato dalla Deutsche Bank L UNICREDITO partecipato da 4 fondazioni  cassamarca  CRT torino  verona vicenza belluno ancona  da Allianz, da Carimonte Holding e da una realt Aviva Plc che tra paradisi fiscali e estero uno spettacolo la CR di Firenze partecipata dal Sanpaolo TO e dalla BNP paribas Capitalia oltre a Gheddafi e la Regione Sicilia partecipata anche da un fondo The libra trust del (guernsey) LA BNL E partecipata DA MPS, DIEGO DALLA VALLE (TOD S), da SCHRODER FOUIND Dalle GENERALI l UNIPOL partecipata dalla Pop. di LODI, dalla HOPA di Gnutti, dalla RAS, dal SANPAOLO La CATTOLICA partecipata dalla Fond. VR VI BL AN ma a sua volta partecipa al CREBERG insieme al Banco pop. VR NO xP PPPP]PPPPPPOPP $PP PPH&PP%PPPP PPPP PPPPPP PP PPPPPP PPl k   O58LA BANCA D ITALIA CONTROLLA?6PP  HLa Banca d Italia quella struttura che preposta al controllo ed alla vigilanza dell attivit finanziaria Il proprietario della Banca d'Italia quindi dovrebbe essere lo Stato . Alquanto stranamente la Banca d'Italia invece una societ per azioni che appartiene a banche italiane e, in misura minora, a compagnie d'assicurazione. E alquanto sorprendentemente l'elenco dei suoi azionisti tenuto riservato. &7  Ecco i nomi BPPNotare che tre banche da sole "controllano" la Banca d'Italia. Gruppo Intesa (27,2%) Gruppo San Paolo IMI (17,23%) Gruppo Capitalia (11,15%) Gruppo Unicredito (10,97%) Gruppo Assicurazioni Generali (6,33%) INPS (5%) Banca Carige (3,96%) BLN (2,83%) Monte dei Paschi di Siena (2,50%) Cassa d Risparmio di Firenze (1,85%) RAS (1,33%) Gruppo La Fondiaria (2,00%) Gruppo Premafin (2,00%)f@PDP>PPPPPs :!Quis custodiet custodes?XPP6 Se il controllore "controllato" dai soggetti su cui istituzionalmente chiamato a vigilare, allora forse si spiega anche l incredibile e aprioristica assoluzione indirizzata dal Governatore Fazio agli istituti di credito coinvolti nello scandaloso bidone dei bond Cirio. Gi, perch non sono in molti a sapere che Bankitalia, oggi come non mai, ha un padrone che non lo Stato (come generalmente si crede) ma le stesse banche di cui dovrebbe garantire l affidabilit.2,6 3QUINDI& XPPcpotrebbero essere i risparmiatori a controllare le banche? visto che ci portano i propri soldi? 4cZZc6%I Paradisi Fiscali<PPxTutte queste banche, ma anche per esempio la popolare di Milano, socia di Etica Sgr di BE partecipata o ha sedi e colloca prodotti speculativi e dei paradisi fiscali, luoghi anonimi per eludere tasse e/o nascondere i proprietari. Una riflessione d obbligo. ED ORA LE FONDAZIONI l altro anello forte delle banche==P Chi sono le Fondazioni<PP In tutto quelle bancarie sono 89 e dispongono di un patrimonio complessivo di circa 37 miliardi di .* oltre la 1/2 in mano alle prime 5 (Cariplo, MPS, Compagnia di S. Paolo, Ente CR di Roma e Fondazione Cariverona). 2/3 nelle prime 11 Fondazione CR di TO, Ente CR di FI, CR di Cuneo, Fondazione Banco di Sardegna, Fondazione CR di GE e IM, Fondazione CR di PD e RV. Nel dicembre 2002 la quota impegnata nelle partecipazioni bancarie era del 33,7% (14062,9 mil. ) - 41% nel 2001 - mentre il resto era investito in titoli di Stato ed in societ private scelte esclusivamente secondo il criterio della redditivit. Pari al 5%. Quella derivata dalle partecipazioni bancarie del 9,3 (6,3% nel 2001) Le fondazioni da questo capitale ricavano ogni anno lauti guadagni che nel 2002 sono stati di 1817 mil. . Il 30% stato messo a riserva il resto, stato devoluto ad attivit di utilit sociale ed il settore maggiormente finanzaito quello artistico e culturale. E opinione diffusa che tale predilizione sia dovuta al fatto che le manifestazioni culturali sono un ottma occasione per fare pubblicit alla propria banca. Gli interventi deliberati sono stati 20.438 per un valore di 949,3 milioni di euro, Artistico e culturale 29% Istruzione 16,5%, Assistenza sociale 12,5% Filantropia e volontariato 12% Sanit e ricerca, 10% e 9% i soggetti privati hanno ricevuto il 57,4% degli importi, i soggetti pubblici il 42,6%.4PXPePP PP5PPTPPRV> On 3La prima stortura di tutta questa falsa beneficenza442PPLa beneficenza se non c prima la giustizia sociale solo restituzione del maltolto. I contributi elargiti, oltre ad essere squilibrati rispetto alla destinazione d uso, sono squilibrati anche da un punto di vista geografico. Infatti circa 72%* dei contributi a favore di iniziative del Nord, mentre al Centro vanno il 26% ed al sud ed isole solo il 2%. Ci accade perch le fondazioni distribuiscono i contributi nel territorio in cui risiedono e poich la maggior parte di esse ha sede al nord& ecco l anomalia. Ma cos facendo come se effettuassero un travaso di ricchezza dal sud al nord perch molte banche, di cui le fondazioni detengono le partecipazioni azionarie, operano su tutto il territorio nazionale. jP|PhPPS6PPPP  La seconda stortura *BPP2PPdLa seconda che le Fondazioni non impongono alle banche partecipate criteri di gestione etica, correndo cos fortemente il rischio di sostenere iniziative sociali con somme provenienti da operazioni implicate nella violazione di diritti umani o nella distruzione dell ambiente. Del resto le stesse Fondazioni non hanno criteri etici neanche per la scelta dei titoli e delle imprese su cui coinvolgono gli altri propri investimenti. JZZES GIUSTO UNA DOMANDA QUINDI "6PPAlla Fondazione Cariplo visto che la seconda socia di maggioranza del Gruppo Intesa che da sempre nella lista delle banche che commerciano in armi. E nello stesso tempo si vanta di aiutare a crescere la societ. Se ci tiene davvero alla societ non potrebbe forse rinunciare a finanziare i produttori di armi? Domandiamo. Se lecito& TTL Riflessione a voce altaHPP Senza che noi possiamo accorgercene, il ruolo dello Stato, tender ad essere legittimato come residuale. E questa finta contrapposizione ne gi e ne sar un punto alto di occultamento e di slittamento di significato. Negli Usa, dove i livelli di povert sono molto diffusi ed estesi, dove in assenza di una rete di servizi sociali la vulnerabilit sociale colpisce anche cittadini delle classi medie, tutto questo avviene in assenza di un Welfare, consolidato. E questo il paese in cui le Fondazioni d ogni tipo la fanno da padroni. Un Bill Gats qualsiasi, pu crearsi consenso sociale, onorabilit sociale, moltiplicandosi per due, di giorno curando il suo immenso business senza remora alcuna e non curandosi delle regole della concorrenza, in nome del suo massimo tornaconto individuale; di notte diventando capitalista compassionevole, mosso dalla tenerezza verso gli impoveriti e dall interesse per la cultura e promuovere cos la pi grande Fondazione americana, che ha bilanci pi grandi di qualche Stato dell Unione. In un paese come questo le Fondazioni la fanno da padrone, ma in un paese come questo la vulnerabilit sociale massima, e il ruolo dello Stato, nella tutela e garanzia del cittadino minima. P, & .0PP Non che in realt l enfasi sulle Fondazioni, non significhi allora accettazione di uno status quo, o meglio accettazione dell opera di demolizione dello stato sociale? Magari in nome della libert di scelta delle famiglie o qualche scemenza di simile genere? Non che in questo modo la lotta per la giustizia, per rimuoverne le sue cause, non sia stata rimossa, in nome di un intervento marginale sugli effetti, assolutorio per le coscienze e le responsabilit ? Per concludere: di giorno le Fondazioni sono espressione di un capitalismo che non si cura d altro che di perseguire il massimo della redditivit, indifferente a qualsiasi domanda sul che cosa e sul come e sul chi di questa redditivit, che calpesta diritti, l ambiente e alimenta il mercato delle armi. La notte in un finto rigurgito d angoscia, con quanto residua dei lauti guadagni, si autopromuove e sponsorizza, organizzando in proprio la carit e mettendo la museruola e il silenzio sulla promozione della giustizia. Insomma non sappia la tua mano destra quello che fa la sinistra? Le Fondazioni non sono affatto dimentiche nella gratuit. Perseguono giorno e notte una loro strategia multipla che ha un unico scopo: autopromuovere la loro attivit di perseguimento del massimo profitto. Il resto accidente.P+PP PPPPPPPP,Z CP  DOMANDINA <PPQuale deve essere il grado di autosostenibilit economica ed etica di un economia solidale che vuole avere pretese generali di ricostruzione del legame sociale e porsi come alternativa alla mercificazione della grande impresa capitalistica? In altre parole possiamo dipendere economicamente, finanziariamente dalle erogazioni di banche e fondazioni che non sono coerenti eticamente (banche armate) o da grandi catene distributive (che non hanno codici etici e sindacali) o da risorse distribuite da enti locali (che scambiano consenso politico  vedi Ivan Illich) e quindi creano dipendenza insieme etica, politica ed economica? Non ci sembra che il prezzo di queste dipendenze sia troppo elevato? Ed allora come fare ad essere autonomi?NZ3  domandona <PP  Ritenete che le diverse forme di economia solidale che emergono (Mag-Be, banche del tempo, Comes, coop. sociali, Gas) siano una realt in ogni caso residuale rispetto al mercato capitalistico, oppure nicchie etiche, oppure un primo nucleo di modo di produzione alternativo al sistema dell'alienazione (descritto da napoleoni), per il quale occorre un impegno di grande lena e di consapevole lungimiranza da parte di tanti? Un po come successe quando dall'ordinamento medioevale si pass per fasi diverse a quello mercantile e infine capitalistico-industriale? Non credete che questa costruzione possa essere gi in atto ora, come esodo che la organizza? E non come improbabile conseguenza di una presa del potere politico, ma come ricostruzione gi in atto di un legame sociale che include anche l'economico? Non vi sembra che questa consapevolezza sia ancora troppo limitata dalla dimensione puramente etica e simbolica? Ed inoltre: come convertire in questa direzione i settori pi capitalistici e insostenibili dell'economia (auto e armamenti) se non c' inoltre la consapevolezza che alcuni vincoli sistemici devono essere aggrediti nei nodi alti (globale) della riproduzione dell'alienazione? Ben al di l e oltre quindi la resistenza al WTO e al Gats? (PPA, CHIUSURA QUINDI& `PP `potrebbero essere i risparmiatori a controllare le banche visto che ci portano i propri soldi?aZa66(La finanza e l etica`PPproprio un ossimoro?(ZX6/#'+ / 0 1 4 89/  ` 33` Sf3f` 33g` f` www3PP` ZXdbmo` \ғ3y`Ӣ` 3f3ff` 3f3FKf` hk]wwwfܹ` ff>>\`Y{ff` R>&- {p_/̴>?" dd@,|?" dd@   " @ ` n?" dd@   @@``PR    @ ` ` p>> SK(    6h  `}  `,Fare clic per modificare lo stile del titolo- -9  0  `  uFare clic per modificare gli stili del testo dello schema Secondo livello Terzo livello Quarto livello Quinto livello: v  0Ģ ^ `  X*  0l ^   Z*  0@ ^ `  Z*H  0޽h ? 3380___PPT10. *Struttura predefinita 0 0 -(     0L P    P*    0dQ     R*  d  c $ ?  9  0L  0  uFare clic per modificare gli stili del testo dello schema Secondo livello Terzo livello Quarto livello Quinto livello: v  6W _P   P*    6\^ _   R*  H  0޽h ? 3380___PPT10.`qi$  $(  r  S >  r  S pG  H  0޽h ? 3380___PPT10.$  P$(  r  S  `}   r  S Xz `  H  0޽h ? 3380___PPT10.h^$  `$(  r  S  `   r  S \ `  H  0޽h ? 3380___PPT10.' \$  p$(  r  S L `}   r  S   `  H  0޽h ? 3380___PPT10.'$  d$(  dr d S X `   r d S  `  H d 0޽h ? 3380___PPT10.2W$  `X$(  Xr X S S `  S r X S TS ` S H X 0޽h ? 3380___PPT10.2A$  p\$(  \r \ S *S `}  S r \ S +S ` S H \ 0޽h ? 3380___PPT10.2p$   p$(  pr p S 0S `}  S r p S 1S ` S H p 0޽h ? 3380___PPT10.8P$   $(  r  S AS `}  S r  S BSM ` S H  0޽h ? 3380___PPT10.r?$   $(  r  S KS `}  S r  S TSM ` S H  0޽h ? 3380___PPT10.r$  t$(  tr t S  S `}  S r t S ĊS ` S H t 0޽h ? 3380___PPT10.8,$   $(   r  S xS `}  S r  S yS ` S H  0޽h ? 3380___PPT10.'P_x$  $(  r  S S `}  S r  S @SM ` S H  0޽h ? 3380___PPT10.B@RƔ$   $(  r  S S `}  S r  S SM ` S H  0޽h ? 3380___PPT10.B f$  P$(  r  S lS `}  S r  S PS ` S H  0޽h ? 3380___PPT10.C.l.   0.(  r  S l `}   r  S @ `  |  s @A ?DefaultOcxJ6 ~  s BA ?HTMLHidden1J6 H  0޽h ? 3380___PPT10.C@v$   $(  r  S S `}  S r  S tSM ` S H  0޽h ? 3380___PPT10.yUO$   $(  r  S S `}  S r  S S ` S H  0޽h ? 3380___PPT10.K$  @$(  r  S   `}   r  S  M `  H  0޽h ? 3380___PPT10.@IJ $  `$(  r  S 8 `}   r  S  `  H  0޽h ? 3380___PPT10.0N$  $(  r  S ' `}   r  S h( `  H  0޽h ? 3380___PPT10.z/%.$  @$(  r  S 4 `}   r  S 4 `  H  0޽h ? 3380___PPT10.C $  $$(  $r $ S @ `}   r $ S AM `  H $ 0޽h ? 3380___PPT10.'$  ($(  (r ( S O `}   r ( S \P `  H ( 0޽h ? 3380___PPT10.'w$  ,$(  ,r , S @G `}   r , S H `  H , 0޽h ? 3380___PPT10.'$   H$(  Hr H S i `}   r H S r `  H H 0޽h ? 3380___PPT10.2w$  0L$(  Lr L S dw `}   r L S 8x `  H L 0޽h ? 3380___PPT10.2y$  @P$(  Pr P S L `   r P S   `  H P 0޽h ? 3380___PPT10.2pYz$  4$(  4r 4 S  `}   r 4 S M `  H 4 0޽h ? 3380___PPT10.'p\5$  0$(  0r 0 S P `   r 0 S Ĭ `  H 0 0޽h ? 3380___PPT10.'@=$  $(  r  S  `}   r  S 軤 `  H  0޽h ? 3380___PPT10.Jd2c$  $(  r  S Ǥ `}   r  S Ȥ `  H  0޽h ? 3380___PPT10.~S 0 d\@(  X  C     \  S Dk  0   CENTRO KHORAKHANE  SALA TICOZZI  1 dicembre 2003  padre giorgio beretta  marco tamborini _]H  0޽h ? 3380___PPT10.`qi 0 8(  8X 8 C      8 S Ӥ  0   |Fonte: relazione del Governatore Banca d Italia 31 maggio 2003??H 8 0޽h ? 3380___PPT10.)J- 0 <=(  <X < C      < S ۤ  0   ?+Dalla riforma del sistema bancario del 1990H < 0޽h ? 3380___PPT10.+P 0 <4@(  @X @ C     4 @ S    0   Fonte: acri  associazione delle casse di risparmio e delel fondazioni bancarie nata nel 1912H @ 0޽h ? 3380___PPT10.,@0n 0 D~(  DX D C      D S X  0   HNel 2002 al Nord Ovest andato il 37% degli importi, al Nord Est il 35%IHH D 0޽h ? 3380___PPT10.1Vx 0 h(  hX h C      h S (  0   TFonte abi  associazione bancaria italiana"H h 0޽h ? 3380___PPT10.3- 0 l=(  lX l C      l S   0   ?+Vedi riforma del sistema bancario del 1990 H l 0޽h ? 3380___PPT10.3ڰ& 0 (  X  C       S   0   FONDAZIONE MPS con circa il 60% della banca conferita, Cariplo per Banca Intesa, Compagnai S. paolo per Ist. S.Paolo e Cariverona per UnicreditotQ   H  0޽h ? 3380___PPT10.BpIZ4 0 `D(  X  C       S   0   FDati Consob 2001H  0޽h ? 3380___PPT10.C6' 0 p7(  X  C       S    0   9%BASTA CONSULTARE I SITO WWW.CONSOB.ITH  0޽h ? 3380___PPT10.H@gJ 0 Z(  X  C       S   0   \HFonte: www.abi.it e relazione annuale presidente ABI - M. Sella, 2003 H  0޽h ? 3380___PPT10.qV  0 (  X  C       S   0    www.abi.itH  0޽h ? 3380___PPT10.r Fz 0 (  X  C       S   0   xRelazione Maurizio Sella Presidente ABI  2003 e ilsole24oreH  0޽h ? 3380___PPT10.rP$ 0 4(  X  C       S    0   6"www.consob.it www.morningstar.it H  0޽h ? 3380___PPT10.zipRe 0 0u(  X  C       S p&  0   w%Fonte: Ricerche & Studi di Mediobanca&& H  0޽h ? 3380___PPT10.  0 P(  X  C       S -  0   9Da R & S (Ricerche & Studi) di Mediobanca, 2003, p. 1149 :9 H  0޽h ? 3380___PPT10.@ xMKQѴ*Nm0$4 H%ZhK AҠE :cN CE~TxsΜsg2iN*G^4'QI}yQe_iQ˰%o/ 5ǝ5p=lpN幉CɕH{ا0AOJ:A{;.RLJr7}/ov3 򿚪d~y\/oSz݃axCFh{ ;˜Gk>/h7E"A0ʛ?~~LH $n[G4l4䒬 ikb䔸_F)Ngk8&8$N]N$f6ٞ{%)ΙpwTK@E$'{Duwi_j%_xp^RЀ3ÿ lHb r C 1a +C.bDO x+xY]lW>3nl;[IKqfg7gvc7$Hݒd].!eR!PK> PDE*Di0-Bvhwe~~%G)Ezp*\lיk}- pў'ZqqAW3zq?~sEctF0h A<硪ޯfˮŏC^wv{ԡ+H;Gmv`UE|8iO}0i[Z . T-79t6--:hkmf/L~n=1=`vȖZg1 {ltnm@ vwww{"$@B@Q ā K,ڇHIǁ!`8]7,?y-W{N>Nn]LK9ʒ-Wj0lj97dzq ŷO켬9mw^MKϠu6ˊHBBBBHB,Ԅ#rL Es]-91S0ʽ|.kHSZ[d FoqU-e0Ӛ9U6fl]Ǎb)gNifa:S΍ Y$Ix &h]Z"UZ Fèx0*ѐ*XEh(1t3`ʁl٘Ԥyok޳rLHHd\A-)!YEE(sv̂KFRcs10=bs/Č,z>o /Ɨ9s ӏu٠Kufm]P{o;U>5UKՠr~ L* ~pp<#x, vH@o$b9j[U}Ԓ! !f">B׏B!IcA}8 G祜ӭ#N+V!A3f(`4+4ITB8voCfՖv݇8V,9 WM 1Xu;茢kO㜁F@ QK:6Mx qU &x =gpWn &!8݇ 3mږ~)dY=hǍIuN@C;k4G=y*ؚ$ WBk)KП$hU(E@EKx#/-p!]WI5p$e`ەob,_AwE|$Wmclf}TZēMiw}9^+v%ରZ>9j[ El,Y8tBX#[l-I|6**3Y|<:(['v 4`#s}iW ΤjxY{oXV؎񈈼l9nA:; K~f9E̖DtU2l,xYҙ/aKr\'x> >@9/}㗭8؆-# c}nj֜6n=?vAFqMO/g?5xO䦂_<4elx83e"#,i\6ς?gcvntܟ 5ħ2L̠J-ށᡁ\6kL;Ξ|ydbv߳g~LtϣͼgUȦg{lwfe̙ȳqn;o\GSׅ3z~~bT9Zqk+-j4Qu8\d7U7uo ) T%pH}ףp?\ ,w{bm&ԺVGSis ī{2zʯM?9qUqfmh]=3G:w}mf>d>Ɯ Ү%d}1Z¬ K\If^zܗ9YtU=8b7*W~bkrtR.s3 ՓG24z]s]--?+CMp~4_M>Y=9~!^MMg&'Ldj>#SΌ;oF֘gQҳcřV56KF1Dgyx[\} uTB^/if`\4ܓAW -k43֋@S{ D-kR[?O=S9j,$ ȂDBDCh2NDkGr,cZٟYÆhAٟzzzK=FSz?O\Uʾr@*O{3!My U)g "  @`%+W@'V*!_,/BCE1 4^6r8:Eq =?? YQ:+(   (HTML:Hidden &Forms.HTML:Hidden.10>Microsoft Forms 2.0 HTML Hidden)HTML:Hidden &Forms.HTML:Hidden.10skerville Old Face PlaybillStruttura predefinitaLE MANI SULLE BANCHE Il denaro come idolatriaI tipi di bancheLe banche SPAI gruppi bancari....I primi gruppi bancariI dati.continua datiI risparmi declinatiI poteri dietro le banche#Dai Monti di Piet alle FondazioniLe Banche estere. Alcuni brevi esempi di grovigli altri esempi'Continua esempi di libera concorrenzaLA BANCA DITALIA CONTROLLA? Ecco i nomiQuis custodiet custodes?QUINDII Paradisi FiscaliChi sono le Fondazioni4La prima stortura di tutta questa falsa beneficenzaLa seconda stortura GIUSTO UNA DOMANDA QUINDI Riflessione a voce alta. DOMANDINA domandonaCHIUSURA QUINDILa finanza e letica Caratteri utilizzatiModello strutturaTitoli diapositive  !2 _SUgomoiUgomoi .-@Poor Richard-. 72 r LA VERA STORIA DELLE FONDAZIONI        .-@Poor Richard-. <2 #Brevi spunti a margine della serata  .-@Baskerville Old Face-. PP2 VOLONTA DI PACE   .-@Baskerville Old Face-. PP2 ! PRODUZIONE   .-@Baskerville Old Face-. PP2 !DARMI .-@Baskerville Old Face-. 2 81 dicembre 2003      .-՜.+,0     Presentazione su schermoiTREZBAa+ A &ArialImpact Poor RichardBaskerville Old Face PlaybillStruttura predefinitaLE MANI SULLE BANCHE Il denaro come idolatriaI tipi di bancheLe banche SPAI gruppi bancari....I primi gruppi bancariI dati.continua datiI risparmi declinatiI poteri dietro le banche#Dai Monti di Piet alle FondazioniLe Banche estere. Alcuni brevi esempi di grovigli altri esempi'Continua esempi di libera concorrenzaLA BANCA DITALIA CONTROLLA? Ecco i nomiQuis custodiet custodes?QUINDII Paradisi FiscaliChi sono le Fondazioni4La prima stortura di tutta questa falsa beneficenzaLa seconda stortura GIUSTO UNA DOMANDA QUINDI Riflessione a voce alta. DOMANDINA domandonaCHIUSURA QUINDILa finanza e letica Caratteri utilizzatiModello strutturaTitoli diapositive _IRUgomoiUgomoi  !"#$%&'()*+,-./0123456789:;<=>?@ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZ[\]^_`abcdefghijklmnopqrstuvwxyz{|}~Root EntrydO);u5Pictures/Current User72SummaryInformation(xPowerPoint Document(wDocumentSummaryInformation8",`!'bqr?VZ` |xm=NA =!و *d&p= tADbV^}{} |8v"-cPxN?X^0]FcF-YUUGJ;=/YuGjQcڜ\z%m7N=yysi*AsWr{׭~&֬޼>=`^0|z5ݬ}c1dVӛRR N1>Microsoft Forms 2.0 HTML HiddenD/ 0|DAriallllee)0dd00dz[ 0(dDImpactllee)0dd00dz[ 0(d" DPoor Richard)0dd00dz[ 0(d0DBaskerville Old Face00dz[ 0(d@DPlaybillle Old Face00dz[ 0(dR@ . @n?" dd@  @@`` 72      !"#$%&'()*+,-./0123456/X$2$bqr?VZ/ 0AAPP@H ʚ;>a8ʚ;g4IdIdHdz[ 0bppp@ <4ddddtd 0e(<4!d!dtd 0e(<4BdBdtd 0e( *80___PPT10 pp?  %LE MANI SULLE BANCHE ` XH`X`CHI LE CONTROLLA? LA VERA STORIA DELLE FONDAZIONI Brevi spunti a margine della serata VOLONTA DI PACE PRODUZIONE D ARMI 1 dicembre 2003:PW#PPsIl denaro come idolatria<PPNella nostra societ il denaro non pi un banale mezzo di scambio. Il denaro la fede e le banche sono i suoi nuovi templi. Non si spiega altrimenti l accettazione di un sistema che fa del denaro la ragione di vita, che usa il denaro come unico sistema di misura del valore delle cose, che fa del denaro l unica ragione di incontro fra gli esseri umani, che adotta il denaro come metro di valutazione delle persone. QUINDI CONTROLLANDO IL DENARO SI PROVA A CONTROLLARE QUASI TUTTO >ZBZZI tipi di banche6PPUn settore squilibrato. Secondo i dati del 2003* le banche che operano in Italia sono 814, molto diverse tra di loro per dimensioni e natura giuridica. Possiamo dividerle in 3 categorie: Banche societ per azioni, Banche popolari e Banche di credito cooperativo. Le SPA sono le meno numerose, 253 ma controllano oltre il 75% dell attivit bancaria. Quelle pi numerose sono le banche di credito cooperativo, ma sono anche le pi piccole. Pur essendo 461 controllano solo il 5% dell attivit bancaria. /PPi#LPP~ Le banche SPA<PP<Sono imprese con una struttura giuridica studiata per poter raccogliere il proprio capitale sociale* attraverso un vasto numero di individui. Suddividerlo in tante piccole quote, chiamate  azioni che ogni soggetto pu acquistare in base ai propri calcoli di investimento e delle proprie possibilit finanziarie. Ci sono societ la cui propriet suddivisa fra migliaia e migliaia di piccoli azionisti, altre dove le azioni sono possedute da pochi proprietari, magari riconducibili ad un unica famiglia. Molto spesso le azioni per sono possedute da altre societ. A volte si tratta di cosiddette  finanziarie costituite con lo scopo di creare un interposizione fra chi possiede e ci che posseduto. In altre parole le finanziarie servono a provare a mantenere nell anonimato i proprietari. PPSPPPPXPP5;PP\&I gruppi bancari& ..6PP La Legge Amato del 1990, ha creato le premesse per un fenomeno: LE CONCENTRAZIONI. Da oltre 1.100 che erano, le banche si sono ridotte a 814. Dal  90 al  01 sono state effettuate 387 oper. di fusione per il 14% dei fondi intermediati, 166 oper. di acquisiz. della maggioranza del capitale per il 33%. Le vie di espansione sono 2: LA FUSIONE e L ACQUISIZIONE Si parla di FUSIONE quando 2 societ uniscono i rispettivi capitali per formare una nuova societ. Nel 2002, per es. Banca Pop. VR e Pop. NO si sono fuse creando una nuova societ: il Banco Popolare di VR e NO. Quest anno la Pop.BG e Comm e Ind. Con la BPU Si parla di ACQUISIZIONE quando una societ compra le azioni dell altra. La Deutsche Bank con la Pop. di LC, per es. L acquisizione produce effetti diversi a seconda della quota acquistata. Se inferiore al 50% non determina il controllo assoluto e non d vita ad una concentrazione ma ad una partecipazione. Se superiore si realizza la vera e propria concentrazione e la societ acquista perde la sua autonomia. oPP\9PPPP  PP4F`9& ..6PPUn insieme di societ controllate da una medesima controllante forma un gruppo. Nel caso dei gruppi bancari, la capogruppo pu essere essa stessa una banca, o una societ finanziaria che non svolge attivit bancaria. In quest ultimo caso la societ controllante assume il nome di holding, un termine inglese che significa detentore. In Italia esistono 74 gruppi bancari che controllano l 89% dell attivit bancaria, ma i primi 10, da soli, coprono oltre il 70%*. "I primi gruppi bancari<PPLa mutazione pi importante riguarda il regime proprietario delle grandi banche. Nella primavera del  93, le grandi banche sono ancora in mano all'Iri (Comit, Credit, Banco di Roma) o al Tesoro (Sanpaolo, MPS, Bnl) o alla politica locale (le CR, Cariplo in testa). Dieci anni dopo la mano pubblica si molto ritirata. Purtroppo.  KMP&xI dati<PP^Secondo le stime della Banca d'Italia, i primi 5 gruppi detengono il 55% delle attivit del sistema bancario. a fronte del 36% nel 1995 Questi gruppi sono Banca Intesa, Sanpaolo Imi, Unicredit, Capitalia e MPS Gli sportelli bancari sono 29.926 e 340.540 dipendenti le attivit finanziare detenute dalle famiglie e di circa 2500 miliardi di euro 5.000.000 di miliardi di lire il patrimonio ha raggiunto a giugno 2002 per il totale delle banche censite dall ABI un valore pari a 154.081 milioni di euro, con un incremento di circa 12.500 mil. (+8,8%) sul  01. ZoZZ8PP2 PP7PPrPP! PPP  N-& .continua datiR6PP6PP6PP6PPSulla base delle indicazioni dell OCSE, che se negli anni  60 le famiglie italiane risparmiavano circa il 34% del loro reddito disponibile, ai giorni nostri tale quota si pi che dimezzata. Nel 2002 era pari al 16%, pur rimanendo, la propensione al risparmio, a livello lordo, pi elevata in Italia rispetto ai principali paesi industrializzati. Nei confronti della Germania e della Spagna, ad esempio, il saggio di risparmio italiano pi alto di circa 6 punti %, mentre nei confronti della Francia risparmiamo circa 4 punti percentuali in pi. DATO POSITIVO E NON dal 60 a oggi  meno paura del futuro o meno soldi da risparmiare xch vita pi cara? NZ/>S.I risparmi declinati<PP l ammontare complessivo di attivit finanziarie detenute dalle famiglie pari a circa 2.500 miliardi di euro. 2422,1 ad agosto 2003 Quelle investite in c/corrente e in depositi bancari, il cosiddetto risparmio tradizionale, pari a 680 miliardi e pesa per il 27% sul totale. Quello in titoli lasciati in semplice amministrazione presso le banche si attesta a circa 850 miliardi, circa il 34%. sul totale Il risparmio gestito, con circa 849 miliardi, (dato a ott.2003) un altro 30% sul totale delle attivit finanziarie. Il residuo 6-8% costituito dal circolante e dallo stock di TFR. Le attivit sull estero ad agosto 2003 ammontavano a circa 400 mld. di , con una quota sul totale delle attivit del settore privato del 16,5%; Dal  95 all inizio degli anni 2000, si osserva una diminuzione del numero di famiglie che detengono direttamente TdS che passano da 5,2 milioni a 2,3 Se raffrontato con il  95, si nota una crescita del risparmio gestito da 16%, sul totale delle attivit finanziarie delle famiglie, al 31%. PPPPPPPPPP'PPPP %PPPPPP PP+ PP%PP"PP>I poteri dietro le banche6PPMa chi sta dietro le banche, chi ne determina le scelte strategiche? Se fondessimo in un unica grande banca le prime 10 capogruppo che abbiamo visto detengono circa il 70% dell attivit bancaria, dall operazione emergerebbe che circa il 55% del capitale sociale complessivo detenuto da azionisti che hanno meno del 2%. Perci non identificabili. Ma se concentriamo l attenzione sugli azionisti maggiori otteniamo una graduatoria formata da 6 protagonisti: le fondazioni (4 sono le pi influenti)*, le banche estere, le assicurazioni, le banche italiane che si intrecciano far loro, i ricchi casati italiani e i fondi comuni d investimento.NZE$PP  "Dai Monti di Piet alle Fondazioni##<PPIn Italia le Banche spa, oltre ad essere possedute da finanziarie e da persone fisiche, possono essere possedute anche da entit particolari definite fondazioni bancarie. Da un punto di vista generale queste sono delle realt senza scopo di lucro che perseguono obiettivi di carattere sociale, culturale o umanitario. La loro caratteristica che fondano la propria capacit di azione sul possesso di un capitale che procura una rendita. FZZPP!Le Banche estere<PPUno degli argomenti  forti che le fondazioni utilizzano per rimanere attaccate alle banche/ avamposto del potere che questa loro presenza frena la calata degli stranieri in massa nei pacchetti azionari delle banche italiene. Ora si scopre che siamo diventati nazionalisti, il denaro l emblema principe della colonizzazione della globalizzazione, con la sua rapidit di spostarsi da un posto all altro del pianeta e facciamo finta di considerarci duri e puri per il bene dell Italia. Ma va l& 0ZZ, "& .<PPAd oggi, per esempio, le banche straniere che hanno maggior peso sul sistema bancario italiano sono la francese Credit Agricole (principale azionista di B.INTESA), a cui seguono l olandese ABN Amro (presente in bancaroma ed Antonveneta), la tedesca Commerzbank (Intesa), le spagnole Banco Santander Central Hispano (sanpaoloIMI) e Banco Bilbao Vizcaya Argentaria (BNL), la tedesca Allianz Dresdner (Unicredito) e l americana Goldman Sachs (ancora Banca Intesa) INOLTRE pi si studiano gli assetti societari pi si scopre, che lo scenario dominato da pochi grandi che si intrecciano tra loro. Fra Banche stesse, fra banche e assicurazioni, fra banche e potenti imprenditori. A volte questi intrecci sono diretti e ben visibili altre volte mediati da societ finanzrie e da soggetti ripetutamente presenti nell economia e nella prestigitazione affaristica italiana. Per esempuio Mediobanca.&|P(        &Alcuni brevi esempi di grovigli 6PPIl Credit Agricole che socio di maggioranza di Banca Intesa partecipa al Credit Lyonnais che a sua volta partecipato dalle Assic. AXA che partecipano anche al Banco Vizcaya argentaria che abbiamo visto partecipa alla BNL, al Credit Lyonnais per partecipa anche Commerzbank che partecipa in Bintesa che a sua volta partecipa a Credit Lyonnais, anche la stessa Intesa, il CL ha come socio anche la SGenerale che socia di Unicredit e del Banco Santander Central che socio ed ha come socio il Sanpaolo, il Banco Santander per ha socio ed socio della Commerrzbank, la Fondazione Cariplo socia di Intesa ma anche della concorrente San Paolo To. Aiuto un groviglio e non parliamo di Mediobanca a cui serve una serata specifica(R%%< $7   !  O) "$& altri esempi<PPMonte Paschi oltre la Fondazione omonima troviamo Francesco Gaetano Caltagirone, costruttore ed editore, i Ligresti con la Premafin che partecipata dalla Commerzbank, dal credit Agricole Indosuez, dalla Lazard, dalla Banca del Gottardo ed altre realt con sede in paradisi fiscali. Intesa oltre che dal Credite Agricole e dalla Fondazione Cariplo, d      !"#$%&'()*+,-./01236789alla Commerzbank, dalle assicurazioni generali e da una marea di realt di fondi semiclandestini. Alcuni industriali possiedono azioni e cariche in aziende di credito piazzate nelle regioni pi ricche del Paese, come la famiglia Agnelli nel San Paolo di Torino, i Benetton nell'Antonveneta, Emilio Gnutti nella Banca popolare di Lodi o nel Monte Paschi. D  _,   32LContinua& esempi di libera concorrenza''<PP IL SANPAOLO partecipato dalla Deutsche Bank L UNICREDITO partecipato da 4 fondazioni  cassamarca  CRT torino  verona vicenza belluno ancona  da Allianz, da Carimonte Holding e da una realt Aviva Plc che tra paradisi fiscali e estero uno spettacolo la CR di Firenze partecipata dal Sanpaolo TO e dalla BNP paribas Capitalia oltre a Gheddafi e la Regione Sicilia partecipata anche da un fondo The libra trust del (guernsey) LA BNL E partecipata DA MPS, DIEGO DALLA VALLE (TOD S), da SCHRODER FOUIND Dalle GENERALI l UNIPOL partecipata dalla Pop. di LODI, dalla HOPA di Gnutti, dalla RAS, dal SANPAOLO La CATTOLICA partecipata dalla Fond. VR VI BL AN ma a sua volta partecipa al CREBERG insieme al Banco pop. VR NO xP PPPP]PPPPPPOPP $PP PPH&PP%PPPP PPPP PPPPPP PP PPPPPP PPl k   O58LA BANCA D ITALIA CONTROLLA?6PP  HLa Banca d Italia quella struttura che preposta al controllo ed alla vigilanza dell attivit finanziaria Il proprietario della Banca d'Italia quindi dovrebbe essere lo Stato . Alquanto stranamente la Banca d'Italia invece una societ per azioni che appartiene a banche italiane e, in misura minora, a compagnie d'assicurazione. E alquanto sorprendentemente l'elenco dei suoi azionisti tenuto riservato. &7  Ecco i nomi BPPNotare che tre banche da sole "controllano" la Banca d'Italia. Gruppo Intesa (27,2%) Gruppo San Paolo IMI (17,23%) Gruppo Capitalia (11,15%) Gruppo Unicredito (10,97%) Gruppo Assicurazioni Generali (6,33%) INPS (5%) Banca Carige (3,96%) BLN (2,83%) Monte dei Paschi di Siena (2,50%) Cassa d Risparmio di Firenze (1,85%) RAS (1,33%) Gruppo La Fondiaria (2,00%) Gruppo Premafin (2,00%)f@PDP>PPPPPs :!Quis custodiet custodes?XPP6 Se il controllore "controllato" dai soggetti su cui istituzionalmente chiamato a vigilare, allora forse si spiega anche l incredibile e aprioristica assoluzione indirizzata dal Governatore Fazio agli istituti di credito coinvolti nello scandaloso bidone dei bond Cirio. Gi, perch non sono in molti a sapere che Bankitalia, oggi come non mai, ha un padrone che non lo Stato (come generalmente si crede) ma le stesse banche di cui dovrebbe garantire l affidabilit.2,6 3QUINDI& XPPcpotrebbero essere i risparmiatori a controllare le banche? visto che ci portano i propri soldi? 4cZZc6%I Paradisi Fiscali<PPxTutte queste banche, ma anche per esempio la popolare di Milano, socia di Etica Sgr di BE partecipata o ha sedi e colloca prodotti speculativi e dei paradisi fiscali, luoghi anonimi per eludere tasse e/o nascondere i proprietari. Una riflessione d obbligo. ED ORA LE FONDAZIONI l altro anello forte delle banche==P Chi sono le Fondazioni<PP In tutto quelle bancarie sono 89 e dispongono di un patrimonio complessivo di circa 37 miliardi di .* oltre la 1/2 in mano alle prime 5 (Cariplo, MPS, Compagnia di S. Paolo, Ente CR di Roma e Fondazione Cariverona). 2/3 nelle prime 11 Fondazione CR di TO, Ente CR di FI, CR di Cuneo, Fondazione Banco di Sardegna, Fondazione CR di GE e IM, Fondazione CR di PD e RV. Nel dicembre 2002 la quota impegnata nelle partecipazioni bancarie era del 33,7% (14062,9 mil. ) - 41% nel 2001 - mentre il resto era investito in titoli di Stato ed in societ private scelte esclusivamente secondo il criterio della redditivit. Pari al 5%. Quella derivata dalle partecipazioni bancarie del 9,3 (6,3% nel 2001) Le fondazioni da questo capitale ricavano ogni anno lauti guadagni che nel 2002 sono stati di 1817 mil. . Il 30% stato messo a riserva il resto, stato devoluto ad attivit di utilit sociale ed il settore maggiormente finanzaito quello artistico e culturale. E opinione diffusa che tale predilizione sia dovuta al fatto che le manifestazioni culturali sono un ottma occasione per fare pubblicit alla propria banca. Gli interventi deliberati sono stati 20.438 per un valore di 949,3 milioni di euro, Artistico e culturale 29% Istruzione 16,5%, Assistenza sociale 12,5% Filantropia e volontariato 12% Sanit e ricerca, 10% e 9% i soggetti privati hanno ricevuto il 57,4% degli importi, i soggetti pubblici il 42,6%.4PXPePP PP5PPTPPRV> On 3La prima stortura di tutta questa falsa beneficenza442PPLa beneficenza se non c prima la giustizia sociale solo restituzione del maltolto. I contributi elargiti, oltre ad essere squilibrati rispetto alla destinazione d uso, sono squilibrati anche da un punto di vista geografico. Infatti circa 72%* dei contributi a favore di iniziative del Nord, mentre al Centro vanno il 26% ed al sud ed isole solo il 2%. Ci accade perch le fondazioni distribuiscono i contributi nel territorio in cui risiedono e poich la maggior parte di esse ha sede al nord& ecco l anomalia. Ma cos facendo come se effettuassero un travaso di ricchezza dal sud al nord perch molte banche, di cui le fondazioni detengono le partecipazioni azionarie, operano su tutto il territorio nazionale. jP|PhPPS6PPPP  La seconda stortura *BPP2PPdLa seconda che le Fondazioni non impongono alle banche partecipate criteri di gestione etica, correndo cos fortemente il rischio di sostenere iniziative sociali con somme provenienti da operazioni implicate nella violazione di diritti umani o nella distruzione dell ambiente. Del resto le stesse Fondazioni non hanno criteri etici neanche per la scelta dei titoli e delle imprese su cui coinvolgono gli altri propri investimenti. JZZES GIUSTO UNA DOMANDA QUINDI "6PPAlla Fondazione Cariplo visto che la seconda socia di maggioranza del Gruppo Intesa che da sempre nella lista delle banche che commerciano in armi. E nello stesso tempo si vanta di aiutare a crescere la societ. Se ci tiene davvero alla societ non potrebbe forse rinunciare a finanziare i produttori di armi? Domandiamo. Se lecito& TTL Riflessione a voce altaHPP Senza che noi possiamo accorgercene, il ruolo dello Stato, tender ad essere legittimato come residuale. E questa finta contrapposizione ne gi e ne sar un punto alto di occultamento e di slittamento di significato. Negli Usa, dove i livelli di povert sono molto diffusi ed estesi, dove in assenza di una rete di servizi sociali la vulnerabilit sociale colpisce anche cittadini delle classi medie, tutto questo avviene in assenza di un Welfare, consolidato. E questo il paese in cui le Fondazioni d ogni tipo la fanno da padroni. Un Bill Gats qualsiasi, pu crearsi consenso sociale, onorabilit sociale, moltiplicandosi per due, di giorno curando il suo immenso business senza remora alcuna e non curandosi delle regole della concorrenza, in nome del suo massimo tornaconto individuale; di notte diventando capitalista compassionevole, mosso dalla tenerezza verso gli impoveriti e dall interesse per la cultura e promuovere cos la pi grande Fondazione americana, che ha bilanci pi grandi di qualche Stato dell Unione. In un paese come questo le Fondazioni la fanno da padrone, ma in un paese come questo la vulnerabilit sociale massima, e il ruolo dello Stato, nella tutela e garanzia del cittadino minima. P, & .0PP Non che in realt l enfasi sulle Fondazioni, non significhi allora accettazione di uno status quo, o meglio accettazione dell opera di demolizione dello stato sociale? Magari in nome della libert di scelta delle famiglie o qualche scemenza di simile genere? Non che in questo modo la lotta per la giustizia, per rimuoverne le sue cause, non sia stata rimossa, in nome di un intervento marginale sugli effetti, assolutorio per le coscienze e le responsabilit ? Per concludere: di giorno le Fondazioni sono espressione di un capitalismo che non si cura d altro che di perseguire il massimo della redditivit, indifferente a qualsiasi domanda sul che cosa e sul come e sul chi di questa redditivit, che calpesta diritti, l ambiente e alimenta il mercato delle armi. La notte in un finto rigurgito d angoscia, con quanto residua dei lauti guadagni, si autopromuove e sponsorizza, organizzando in proprio la carit e mettendo la museruola e il silenzio sulla promozione della giustizia. Insomma non sappia la tua mano destra quello che fa la sinistra? Le Fondazioni non sono affatto dimentiche nella gratuit. Perseguono giorno e notte una loro strategia multipla che ha un unico scopo: autopromuovere la loro attivit di perseguimento del massimo profitto. Il resto accidente.P+PP PPPPPPPP,Z CP  DOMANDINA <PPQuale deve essere il grado di autosostenibilit economica ed etica di un economia solidale che vuole avere pretese generali di ricostruzione del legame sociale e porsi come alternativa alla mercificazione della grande impresa capitalistica? In altre parole possiamo dipendere economicamente, finanziariamente dalle erogazioni di banche e fondazioni che non sono coerenti eticamente (banche armate) o da grandi catene distributive (che non hanno codici etici e sindacali) o da risorse distribuite da enti locali (che scambiano consenso politico  vedi Ivan Illich) e quindi creano dipendenza insieme etica, politica ed economica? Non ci sembra che il prezzo di queste dipendenze sia troppo elevato? Ed allora come fare ad essere autonomi?NZ3  domandona <PP  Ritenete che le diverse forme di economia solidale che emergono (Mag-Be, banche del tempo, Comes, coop. sociali, Gas) siano una realt in ogni caso residuale rispetto al mercato capitalistico, oppure nicchie etiche, oppure un primo nucleo di modo di produzione alternativo al sistema dell'alienazione (descritto da napoleoni), per il quale occorre un impegno di grande lena e di consapevole lungimiranza da parte di tanti? Un po come successe quando dall'ordinamento medioevale si pass per fasi diverse a quello mercantile e infine capitalistico-industriale? Non credete che questa costruzione possa essere gi in atto ora, come esodo che la organizza? E non come improbabile conseguenza di una presa del potere politico, ma come ricostruzione gi in atto di un legame sociale che include anche l'economico? Non vi sembra che questa consapevolezza sia ancora troppo limitata dalla dimensione puramente etica e simbolica? Ed inoltre: come convertire in questa direzione i settori pi capitalistici e insostenibili dell'economia (auto e armamenti) se non c' inoltre la consapevolezza che alcuni vincoli sistemici devono essere aggrediti nei nodi alti (globale) della riproduzione dell'alienazione? Ben al di l e oltre quindi la resistenza al WTO e al Gats? (PPA, CHIUSURA QUINDI& `PP `potrebbero essere i risparmiatori a controllare le banche visto che ci portano i propri soldi?aZa66(La finanza e l etica`PPproprio un ossimoro?(ZX6/#'+ / 0 1 4 89   0:(  r  S  `}   r  S  `    FA ?DefaultOcxJ6   HA ?HTMLHidden1J6 H  0޽h ? 33___PPT10i.C@v+D=' e= @B +rmR$? IR;:  !#$%&'()*+,-./0123456Oh+'0H `h  CHI CONTROLLA LE BANCHE ? UgomoiTUgomoiT15mMicrosoft PowerPointCHE@:hL@N@0/u9 G:g  <  x-- @ !x--'@"Impact-. 332 jT LE MANI SULLE ,! !."System-@"Impact-. 332 BANCHE"!"".-@Poor Richard-. !2 CHI LE CONTROLLA?    .-@Poor Richard-. 72 r LA VERA STORIA DELLE FONDAZIONI        .-@Poor Richard-. <2 #Brevi spunti a margine della serata  .-@Baskerville Old Face-. PP2 VOLONTA DI PACE   .-@Baskerville Old Face-. PP2 ! PRODUZIONE   .-@Baskerville Old Face-. PP2 !DARMI .-@Baskerville Old Face-. 2 81 dicembre 2003      .-՜.+,0     Presentazione su schermoiTREZBAa+ A &ArialImpact Poor RichardBa