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Dossier:

IGB e la guerra all'ormai scomoda banconota
(di Sandro Pascucci - www.signoraggio.com)

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"Queste banconote devono sparire!" [IGB, 2007]

 

colore e sottolineato mio

Le ultime mosse degli istituti per recuperare i costi del servizio alla cassa

«Tassa» fino a tre euro per prelevare contanti

Si parte da un euro per il ritiro allo sportello. Da Unicredit a Bnl, Mps e Ubi, ecco la mappa

MILANO - Prelevare denaro allo sportello «fisico» della banca, anziché al Bancomat? Attenzione, può essere un salasso. Sta dilagando la «tassa sul contante». Per ritirare i propri soldi dal conto, molto spesso, ora si paga. Ai correntisti della Bnl le lettere sono appena arrivate. La banca guidata da Fabio Gallia comunica che, dal 18 aprile, per ogni prelievo di liquidi in agenzia, inferiore ai 2mila euro, dovranno versare 3 euro. Come dire che chi preleva 100 euro ne incassa soltanto 97. Il resto - il 3%, in questo caso - finisce alla banca.

Il caso è l'ultimo in ordine di tempo e non è isolato. Ciò che fino a ieri era un'eccezione, sta diventando la regola. Nelle ultime settimane hanno deciso di applicare questa commissione anche Mps e Ubi. Si aggiungono a Cariparma, Popolare di Milano e Unicredit. Nelle sei banche analizzate, i costi per un prelievo di denaro allo sportello variano fra uno e tre euro. Significativi, se raffrontati al rendimento medio dei loro conti correnti: lo 0,03%. Come dire che ci vogliono più di 10 mila euro depositati sul conto per un anno intero, per compensare il costo di un prelievo di 3 euro allo sportello. È un balzello che colpisce particolarmente gli anziani, non avvezzi all'uso del Bancomat. Ma rischia di allontanare anche gli altri clienti, poco disposti a pagare per disporre di ciò che è loro.

Il Monte dei Paschi di Giuseppe Mussari, presidente dell'Abi, chiede 3 euro per ogni prelievo in filiale con il suo ultimo Conto Zip, lanciato in ottobre. Certo, è un conto dichiarato «vantaggioso per la clientela con operatività elevata sui canali telematici». Ma il segnale resta. Il gruppo Ubi, che al vertice del consiglio di sorveglianza ha l'ex presidente dell'Abi, Corrado Faissola, fino a gennaio non applicava alcuna commissione ai clienti che volessero ritirare i propri denari in agenzia, ora incassa un euro per tutti i prelievi fino a 500 euro: sia con il neonato conto Zero Zero Ubi, lanciato in dicembre, sia con i nuovi correntisti che sottoscrivano vecchi prodotti, come Duetto Noi. L'Unicredit oggi guidato da Federico Ghizzoni prevede da tempo 3 euro per i prelievi allo sportello fino a 1.500 euro (conto Genius Ricaricabile). Nella Cariparma controllata, come Bnl, dai francesi, si paga invece un euro per prelevare in agenzia fino a 500 euro. Quanto alla Bpm di Massimo Ponzellini, ha esteso la commissione di 1,5 euro, prevista dal suo storico prodotto Flexiconto, anche ai nuovi correntisti del conto Un-Due-Tre, lanciato in gennaio.

Si muove, invece, in controtendenza Intesa Sanpaolo, che ha appena abolito questa spesa con il nuovo conto modulare Facile, distribuito dal 21 febbraio (restano però in vigore le precedenti condizioni per i vecchi correntisti: un euro per prelievi fino a 500 euro). «Non si vuole penalizzare chi viene in filiale, è la nostra occasione di contatto con la clientela», dicono. Dal punto di vista delle banche, la «tassa sul contante» spinge i clienti all'uso dei canali di minore costo - gli sportelli automatici e Internet -, massimizzando i ricavi da privati in un momento di tassi bassi, nel quale è difficile guadagnare sulla raccolta.

È un'operazione giudicata in linea con le indicazioni non solo dell'Abi sulla riduzione della circolazione del cash, ma anche della Banca d'Italia, sul contenimento dei costi ribadito dal governatore Mario Draghi sabato al Forex. Dal punto di vista dei clienti, però, questa è forse la più odiosa delle spese bancarie. «I nostri clienti possono prelevare gratuitamente al Bancomat fino a 2 mila euro, con il supporto di un collega, se serve - dice Alessandro D'Agata, responsabile del mercato retail di Bnl -. Ma un'operazione allo sportello alla banca costa, per persone impiegate e sistemi informativi. E il prezzo di un servizio va commisurato al costo». «L'indicazione di Draghi è chiara, razionalizzare - commenta Stefano Caselli, docente di Economia degli intermediari finanziari in Bocconi -. E un modo è diminuire l'uso del contante, rendendolo più caro. Certo, per le banche la struttura dei costi è oggi particolarmente pesante. Chiaro che cerchino strade per aumentare i ricavi».

Alessandra Puato
01 marzo 2011

da: http://www.corriere.it/economia/11_marzo_01/tassa-fino-a-tre-euro-per-prelevare-contanti-alessandra-puato_81bc3528-43d0-11e0-b1c1-dd3fc08b55ae.shtml

avete letto? bene.. è tutto FALSO quanto riportato sulle motivazioni che hanno i banchieri contro il contante..

cerca sul sito: ..de il signoraggio e de lo jus primae noctis..

http://www.primit.it/forum/phpBB3/viewtopic.php?p=27359#p27359

 Due piccioni con una fava.. 
(04.mar.2010; a cura di Sandro Pascucci: www.primit.it - www.signoraggio.com)

La prova che le monete locali sono una fregatura la fornisce lo stesso IGB, tramite uno dei suoi giornaletti*. Così da un lato si spinge a favore di uno strumento inutile e addirittura dannosso alla PIENA SOVRANITA' MONETARIA POPOLARE come la moneta locale e dall'altro si dà addosso alla solita scomoda e imbarazante "nota di banco"..

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SISTEMI DI PAGAMENTO / La moneta locale scaccia la cattiva
25 FEBBRAIO 2010

Una moneta da spendere subito, perché altrimenti perde sistematicamente valore nel tempo. Non per l'inflazione ma perché, semplicemente, "scade". Nel mondo è boom delle valute locali, soprattutto in questa versione "a deprezzamento": dal 1980 a oggi ne sono nate almeno 5mila, un po' ovunque.
Molte comunità o gruppi di consumatori e negozianti adottano oggi sistemi di pagamento alternativi che assicurano una rapidissima circolazione della moneta, al contrario della valute più tradizionali, che invece hanno visto negli ultimi anni rallentare la propria "velocità", il numero di volte in cui vengono scambiate in un certo tempo. Inventate dal libertario Silvio Gesell, lodate da Irving Fisher e John Maynard Keynes, queste monete locali su scala così piccola non sempre convengono davvero, ma la crisi le rende appetibili.

È questo uno dei temi affrontati nel numero di Ventiquattro, il magazine del Sole 24 Ore allegato domani al quotidiano, tutto dedicato ai soldi: al sogno di averne tanti, e di usarli nei modi più bizzarri - «comprerei gratta e vinci», spiega Dennis, di New York - e agli escamotage per vivere quando mancano e si è costretti a ricorrere al microcredito o al social lending o persino al baratto, come accade nello Zimbabwe dell'iperinflazione dove si usano mais, capre e fagioli persino per pagare le rette universitarie; ma anche negli Stati Uniti, la patria del dollaro. Senza dimenticare i mille sistemi di pagamento oggi disponibili, dal cellulare ai borsellini elettronici, che non sono però riusciti a rendere obsolete le vecchie banconote, così utili anche per evadere il fisco ed effettuare transazioni illecite.

La copertina è dedicata al più emblematico e misterioso "uomo del denaro" di oggi, che da solo gestisce riserve valutarie per 2.400 miliardi di dollari e governa la moneta della potenza economica emergente, la Cina: Zhou Xiaochuan, il governatore della Banca del Popolo, che immagina una moneta globale che scalzi il dollaro.25 FEBBRAIO 2010
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Ce li vediamo miliardi evasi tramite tonnellate di banconote, sì..sì.. Infatti i paradisi fiscali hanno le cariole parcheggiate fuori per le loro transazioni.. non usano mica l'elettronica, no.

*http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/dossier/Italia/2009/commenti-sole-24-ore/25-febbraio-2010/sistemi-pagamento-moneta-locale-scaccia-cattiva.shtml?uuid=5e6f8bda-21dd-11df-bc23-7e37ad467041&DocRulesView=Libero&correlato

 "Detto.." 
(11.mag.2009; a cura di Sandro Pascucci: www.primit.it - www.signoraggio.com)

stili miei

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Moneta elettronica: Poste Italiane lancia un concorso a premi[1]
Pubblicato da Filadelfo in Bancomat, Conti correnti.
Mercoledì, 27 Giugno 2007.

Al fine di educare i consumatori e incentivare l’uso sempre più ampio della moneta elettronica al posto dei contanti, il Gruppo Poste Italiane ha lanciato un concorso a premi denominato “Zero contanti, più contenti”, che si concluderà il 31 dicembre prossimo.

Potranno partecipare all’estrazione dei premi in palio tutti coloro che eseguiranno almeno quattro pagamenti mensili con carta Postamat Maestro, accrediteranno il proprio stipendio o la pensione sul conto BancoPosta o, infine, disporranno la domiciliazione delle bollette sul proprio conto corrente postale.

Il Gruppo Poste Italiane punta così alla diffusione dei sistemi di pagamento elettronici e dichiara “guerra” alla moneta contante attraverso un piano di informazione e sensibilizzazione dei consumatori.

 "..Fatto" 

SOLO MONETA ELETTRONICA PER POSTE ITALIANE[2]
A Corsico il primo ufficio "pilota" della Lombardia, completamente senza carta-moneta

Poste Italiane bandisce il contante.

Lunedì 11 Maggio 2009

Apre a Corsico la prima filiale “no cash” della società postale: un modello rivoluzionario di ufficio nel quale le operazioni finanziarie, di pagamento e di trasferimento di denaro, potranno essere materialmente eseguite soltanto tramite utilizzo di moneta elettronica.

Qui saranno accettate solo Postamat, Bancomat, carte di credito o prepagate emesse da qualunque istituzione, per usufruire dei servizi offerti da Poste Italiane, tutti disponibili nella nuova filiale.

L’idea, ancora in fase sperimentale, punta soprattutto a diffondere e stimolare la familiarità con i mezzi di pagamento elettronici, il cui utilizzo ha un effetto positivo sulla riduzione dei rischi legati all’impiego del contante (causa di: furti e rapine, smarrimenti, errori di calcolo, banconote false) oltre che sul ritorno di efficienza dei processi e sulla maggior semplificazione operativa.

Anche l’accesso all’ufficio è regolato dal possesso di una carta elettronica che permette l’ingresso ai locali tramite un lettore ottico collocato all’esterno dell’ufficio.

[1] http://www.vostrisoldi.it/articolo/moneta-elettronica-poste-italiane-lancia-un-concorso-a-premi/3126/
[2] http://www.milanoweb.com/public/articoli/notizie/economia-e-finanza/2012-solo-moneta-elettronica-per-poste-italiane.asp

ECONOMIA
 "Tra sei anni il sorpasso del denaro elettronico" 
Un chip nelle carte di credito per microspese. Addio banconote e monete. Le previsioni degli esperti. Da noi il doppio delle carte di 10 anni fa ma si usano poco
di ALESSIO BALBI

ROMA - Carte di credito, denaro elettronico e telefonini. Sono gli strumenti che, già oggi, stanno erodendo l'uso del contante. Ma quanto siamo lontani da un futuro senza monete e banconote? Secondo i profeti della "cashless society" l'obiettivo è a portata di mano, e il sorpasso del denaro virtuale su quello sonante è già fissato per il 2015. Lo conferma un rapporto dell'Apacs, l'associazione inglese per i servizi di pagamento, citato in una servizio della Bbc. Ma analisti e industria sono più cauti, e la crisi in atto potrebbe ulteriormente rallentare il processo.

L'agonia del contante sembra irreversibile. Secondo i dati più recenti diffusi dalla Banca centrale europea, dal 2002 le transazioni cashless sono cresciute a un ritmo del 7 per cento annuo, sfiorando il totale di 74 miliardi. La parte del leone la fanno le carte di credito, con il 37 per cento del totale, seguite dai bonifici e dagli addebiti diretti. Si tratta, evidentemente, di strumenti legati a spese di una certa entità. Nei micropagamenti, quelli da pochi euro, il contante la fa ancora da padrone.

D'altra parte, chi ha voglia di mettersi a digitare un pin o a firmare lo scontrino per comprare il latte o le sigarette? La vera sfida è convincere i consumatori ad abbandonare la praticità delle monete anche nelle piccole spese quotidiane. Una sfida remunerativa se, come stima Datamonitor, il mercato mondiale dei micropagamenti vale quasi mille miliardi di dollari.

La soluzione, giurano gli esperti, si chiama "contactless": nel bancomat o nella carta di credito viene inserito un chip che, passato nei pressi di un apposito lettore, se la transazione è di pochi euro, la fa scattare immediatamente. Basta una strisciata, e il pagamento è fatto. Senza dover stare a cercare le monete o a contare il resto.

"I pagamenti contactless sono la nuova frontiera", conferma Alessandro Zollo, responsabile dei servizi di pagameto retail presso l'Abi. Ma se la tecnologia per lasciare a casa i contanti è a portata di mano, gli ostacoli culturali e pratici restano alti. In Italia, oltre il 90 per cento delle transazioni avviene ancora con le banconote, un dato che riflette la frammentarietà nella diffusione di tecnologie alternative, come il Pagobancomat.

Il grimaldello per scardinare le resistenze nostrane potrebbe essere l'adorato telefonino. In alcune città italiane già si pagano il biglietto del bus o il parcheggio con un sms. E, debitamente modificato, ogni cellulare può trasformarsi in un dispositivo contactless. Proprio in questi giorni, Visa e Mastercard presentano a Barcellona le ultime soluzioni per rendere ogni telefonino un portafoglio elettronico.

Secondo Juniper Research, entro cinque anni, i pagamenti via telefonino nel mondo ammonteranno a 600 miliardi di dollari. Ma soltanto il 10 per cento dei cellulari in circolazione è pronto per il contactless. E la crisi, rallentando il ricambio del parco tecnologico, potrebbe frenare questo sviluppo.

"Immaginare la fine del contante oggi è fantascienza", spiega Zollo. "Ma, se consideriamo che nel resto d'Europa un terzo dei pagamenti è già cashless, i margini di progresso anche per l'Italia sono notevoli".

(18 febbraio 2009)
da: http://www.repubblica.it/2009/02/sezioni/tecnologia/denaro-elettronico/denaro-elettronico/denaro-elettronico.html

 Una buona notizia.. 
(18feb2009; sandropascucci: www.signoraggio.com - www.primit.it)

Stamattina ascoltavo un tizio su una radio (ore 09:00, sui 106.6Mhz, qui a Roma) e già stavo per incazzarmi per il tema trattato e per il modo in cui lo trattava, quando, surprise.. sul finire.. c'è stato IL RISCATTO!

Si parlava di usare il bancomat al posto di OGNI transazione monetaria quotidiana e gli ascoltatori mandavano SMS in studio per dire la loro..

E' evidente che queste campagne fanno parte del piano di IGB, oggetto di questo dossier, per sensibilizzare.. ma diciamolo: MANIPOLARE l'opinione pubblica riguardo l'uso della scomoda et imbarazzante banconota.

Il tizio leggeva questi SMS e ne avrà letti una trentina. Dal tono ne aveva già letti (io l'ho beccato a trasmissione già iniziata) altrettanti. Dei 30 che ho ascoltato io:

• 23 parlavano di come si potrebbe poi usare il bancomat per pagare le puttane [giuro!],
• 2 erano su come pagare in nero l'idraulico o il posteggiatore [sic!],
• un paio erano rivolti a berlusconi [come se Mills si fosse preso 600.000 di dollari in banconote - che pena a volte la logica degli italiani!!!],
• e i restanti E ULTIMI TRE erano, nell'ordine:

1. "..sono contrario all'uso del bancomat perché, come dice Giovanni nella Bibbia, useremmo il marchio della bestia..",
2. "..il signoraggio è il male di tutti i mali, parlatene!",
3. l'ultimo SMS letto pareva destinato ad un'altra trasmissione.. bah!

Dopo di che.. finita la lettura dei messaggini!

CHE LA COSA STESSE PRENDENDO UNA BRUTTA PIEGA?

parliamone..

aggiornamento da bankitalia s.p.a.

Bankitalia: Aumentano Euro Falsi, Banconota Da 100 Al Top

(ANSA) - ROMA, 26 GEN - Occhio alle banconote da 100 euro: in Italia risultano essere le più contraffatte. Solo nella seconda metà del 2007 ne sono state ritirate dalla circolazione 23.589 pezzi pari al 37,73% del totale [del "totale di banconote falsificate", lo ricordiamo? no? - n.d.C.].

Seguono i tagli da 50 e 10 euro. A scattare la fotografia dei 'falsi' è la Banca d'Italia, sottolineando di aver ricevuto nel secondo semestre 2007 "62.517 banconote ritirate dalla circolazione che, dopo gli accertamenti di competenza, sono state dichiarate false" [ecco, appunto: 62.517 è il "totale delle banconote falsificate" - n.d.C.].

Un dato, quello complessivo relativo al periodo luglio-dicembre 2007, superiore dell'8,9% a quello del primo semestre 2007 (quando complessivamente furono ritirate 57.400 banconote) e del 4,2% rispetto al secondo semestre 2006 (60.014 banconote ritirate). "Pur se tale crescita rappresenta un'inversione di tendenza rispetto all'andamento registrato nei due semestri precedenti - osserva la Banca d'Italia -, su base annua il dato del 2007 (119.917) è comunque inferiore a quelli del 2006 (135.499, -11,5%) e del 2005 (135.190, -11,3%)".

Nel secondo trimestre del 2007 sono state ritirate dalla circolazione 23 banconote da 500 euro false, cioé lo 0,04% del totale in circolazione [il totale è sempre quel 62.517: LO RICORDIAMO O NO?! - n.d.C.].

I pezzi da 200 'truccati' sono invece risultati essere 3.958 (il 6,33% del totale) [idem! - n.d.C.], mentre i 50 euro falsi sono stati 18.452. Complessivamente, nel 2007 le banconote da 20 euro ritirate dalla circolazioni sono ammontate a 22.999, in netto calo rispetto ai 70.038 pezzi del 2006. Netta flessione anche per i pezzi da 10 euro (471 banconote ritirate), mentre quelli da 50 tolti dalla circolazione sono quasi raddoppiati a 43.796 contro le 28.902 unità del 2006.

Ecco di seguito una tabella che riporta le banconote false ritirate sia nel 2006 sia nel 2007. Viene riportata anche la variazione percentuale.

================================================================ BANCONOTE 2006 2007 % ---------------------------------------------------------------- 5 EURO 462 306 -33,7% 10 EURO 842 471 -44,0% 20 EURO 70.038 22.999 -67,1% 50 EURO 28.902 43.796 +51,53% 100 EURO 33.440 44.086 +31,83% 200 EURO 1.637 8.216 +401,8% 500 EURO 178 43 -75,8% ---------------------------------------------------------------- TOTALE 135.499 119.917 -11,5% ================================================================ (ANSA).

Sabato 26 Gennaio 2008, 12:59

(fonte: http://it.biz.yahoo.com/26012008/2/bankitalia-aumentano-euro-falsi-banconota-100.html)

 

Questo è un tipico articolo volutamente superficiale, con lo scopo di fare confusione o meglio ancora diffondere dati tecnici facilmente confondibili. La verità è che le banconote false sono un numero IRRISORIO di quelle in circolazione. I dati ufficiali forniti da IGB stesso sono chiari:


(fonte: http://www.ecb.int/bc/faqbc/figures/html/index.it.html#production)

prendiamo i pezzi da 500: in circolazione 451.000.000 di pezzi, ok?
E questi parlano di.. 23 pezzi! VENTITRE su QUATTROCENTOCINQUANTUNOMILIONI!
(ricordiamo che 23 è su base annua mentre 451 milioni è cumulativo ma la proporzione è chiara).

D'altronde, uno dei vanti di IGB..oops!..della BCE è proprio la produzione di biglietti con un altissimo livello di sicurezza dalla contraffazione, no?

IGB si dibatte nella doppia veste di ELOGIATORE del SUO prodotto e di SPUTTANATORE dello stesso.
Chissà che conflitto interiore, poverino!

ps:
nel link proposto ci si puo' informare anche su altri dati, più approfonditi. Questi dati non sono riuscito a comprenderli a fondo..

Infatti risulta dalla tabella 8 (e successive) che:
nel 2002 e 2003 non sono state stampate banconote da 500 euro..
nel 2004 ne sono stati stampate 104 milioni di pezzi (commissionati da Germania e Lussemburgo)..
nel 2005 la BCE ne stampa altri 190 milioni di pezzi (sempre commissionati da Germania e Lussemburgo)..
nel 2006 (tabella 8d) nessuna tiratura (per nessuno)..
nel 2007 di nuovo 190 milioni di pezzi, per la sola Germania..
nel 2008 non si prevedono stampe..

.. e siamo a quota 104+190+190 = 484 milioni di pezzi, di cui nessuno per l'Italia..

Quindi questi 23 pezzi menzionati sono pezzi originariamente tedeschi (o lussemburghesi), giusto?

I totali non corrispondono però.. bah!

In soldoni: ma non è che il mercato monetario italiano, vistosi snobbato nella creazione e/o nella ripartizione dei tagli monetari d'elìte ("ma chi li ha visti mai li 500 euri") ha provveduto come ha potuto, magari rivolgendosi a lui:

alla prox..


L'ultima invenzione di IGB.
Le banconote come le maniglie delle porte: daje all'untore!

(di Sandro Pascucci - 19gen2008)

Che non si dica che a Il Grasso Bankiere ammanchi la fantasia e la perseveranza!

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Lo studio commissionato da una banca di Ginevra

Influenza, banconote 'contagiose' per 17 giorni

Lo rivela una ricerca condotta in Svizzera. Ma gli esperti rassicurano: ''La trasmissione del virus tramite il contatto con il denaro non è automatica e sarà oggetto di ulteriori analisi"

Berna, 16 gen. (Adnkronos Salute) - Il virus dell'influenza può sopravvivere su una banconota fino a 17 giorni. Lo rivela uno studio condotto in Svizzera da un gruppo di ricercatori degli ospedali universitari ginevrini, guidati dal responsabile del Centro nazionale influenza, Yves Thomas. Per ora, tuttavia, nessun allarme: "La trasmissione del virus tramite il contatto con il denaro non è automatica e sarà oggetto di ulteriori studi", precisa l'esperto. "La resistenza del virus influenzale sulle banconote - spiega Thomas - dipende da diverse condizioni: gli esperimenti effettuati hanno dimostrato che il fattore determinante è la concentrazione dell'agente patogeno, ma a giocare un ruolo importante sulla durata di vita del virus sono anche una certa dose di umidità, unitamente a una temperatura inferiore ai 10 gradi e alla presenza di muco".

[condizioni tipiche presenti in una qualsiasi banca, no? N.d.C.]

Nella ricerca, commissionata da una banca ginevrina

[Come Volevasi Dimostrare - N.d.C.]

curiosa di sapere quanti e quali rischi corresse il suo personale,

[dopo "cavallo goloso" e "delfino curioso" abbiamo la "banca curiosa"?? MA PER FAVORE!!! N.d.C.]

"è stata constatata la stabilità del virus su supporti inerti, non la sua trasmissibilità - puntualizza Thomas - Per determinare quale percentuale del virus possa passare dalle banconote alle dita, quale porzione sia poi messa in contatto con le mucose delle vie respiratorie superiori e, infine, quale dose sia necessaria per contagiare una persona, occorrerà un'ulteriore ricerca".

[ok, ma se ti infili il dito nel naso dopo averlo bagnato con la lingua e aver contato dei contanti fai un po' schifo già di tuo, non credi? avresti lo stesso problema con le carte di credito, credimi! N.d.C.]

Questa seconda fase, però, "non è prevista in un futuro prossimo. Richiede maggiori mezzi d'investimento", afferma lo specialista.

[ma per la "curiosità" questo ed altro, no? N.d.C.]

Sulla possibilità che supporti inerti, come le banconote, ma anche le maniglie delle porte,

[sic! dove posso infilartela una maniglia, IGB tesoro mio, per farti meglio contaggiare pure a te.. fammi pensare..mmhmm.. - N.d.C.]

si dimostrino 'untrici' di influenza, gli scienziati sono divisi.

[sì, tra quelli che hanno già preso la mazzetta e quelli che attendono ancora il pagamento per supportare sta PUTTANATA - N.d.C.]

Durante i periodi di epidemia influenzale, infatti, i germi si trasmettono soprattutto attraverso le particelle sospese nell'aria o veicolate dai sistemi di ventilazione, senza dimenticare i contatti interpersonali.

[leggasi "seratine tra amici banchieri con tanto di maniglie vibranti" - N.d.C.]

Lo studio elvetico, presentato l'estate scorsa a un congresso di virologia a Toronto, Canada, e rilanciato dal quotidiano svizzero 'Le Temps', è in corso di pubblicazione su una rivista scientifica specializzata.

[non avevamo dubbi. Cosa non nasce da un po' di sana curiosità, vero? - N.d.C.]

da: http://www.adnkronos.com/IGN/Cronaca/?id=1.0.1776867815

[N.d.C. Nota del Curatore, io.]

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Continua la presa per il culo!
(di Sandro Pascucci - 21dic2007)

In soldoni: il vicedirettore generale di Bankitalia S.p.A. interviene ad un convegno mirato contro la banconota e tale convegno è promosso da una società privata che progetta e vende tecnologia e apparati per moneta elettronica, bancomat et similia!!

E' come se il presidente dell'Ente Frutta e Verdura d'Italia andasse ad un convegno sponsorizzato da Il Grande Macellaio S.p.A. e ivi sparlasse dell'insalata, delle pesche e delle minestre di ceci e lenticchie!

Il ruolo della Banca Centrale nella gestione del contante - Intervento del Vice Direttore Generale Antonio Finocchiaro (14-12-2007) - Il Vice Direttore Generale Antonio Finocchiaro interviene a Roma al Seminario "Contante e Istituzioni" organizzato dalla "Bassilichi S.p.a."

Qui il testo dell'intervento di Finocchiaro

Un accenno alla Bassilichi S.p.A.

Bassilichi S.p.A. è uno dei principali operatori a livello nazionale per l’outsourcing di servizi tecnologici rivolti a grandi utenti e in particolare al mondo bancario.

Attiva nel mercato dell’IT da oltre quaranta anni, l’Azienda opera nell’ambito della Monetica (POS, ATM, sportelli self service), del Facility Management (pc, periferiche, apparati di rete) e del Back-office (archiviazione, gestione e storage di immagini legate ai processi bancari) ed è specializzata nella fornitura di soluzioni e servizi a copertura dell’intera catena del valore secondo la filosofia del “Full Service”.

da: http://www.confindustria.it/

Questi sono PAZZI!
(di Sandro Pascucci - 17dic2007)

Banche:Finocchiaro, Usare Meno Contante, Serve Fronte Comune

(ANSA) - ROMA, 14 DIC - Serve un "fronte comune" per ridurre l'utilizzato del contante nelle transazioni finanziarie.

L'invito arriva dal vicedirettore generale di Bankitalia, Antonio Finocchiaro, che, nel corso di un convegno sull'utilizzo dei sistemi elettronici di pagamento sottolinea come il maggior ricorso a carte di pagamento sia sempre più un'esigenza per ridurre i costi delle transazioni e incentivare la lotta al sommerso.

"Abbiamo emesso - sottolinea - 60-70 milioni di banconote da 500 euro, eppure, come è accaduto ieri con il taglio da 500 mila lire, in circolazione non ce ne sono. Si può facilmente immaginare che fine abbiano fatto".

Il dirigente di Palazzo Koch denuncia inoltre l'ancora elevato tasso di utilizzo della moneta cartacea: "A fine di novembre in Europa c'erano più di 11 miliardi di banconote per un valore di 640 miliardi di euro. E i tassi di sviluppo non rallentano, essendo attesi in crescita del 6,5% e dell'8% rispettivamente".

Sulla stessa linea anche il presidente dell'Abi, Corrado Faissola, che ribadisce come in Italia ci sia un utilizzo del contante pari al 90% del totale delle transazioni, contro la media dei principali paesi Ue pari al 70%. Secondo Faissola i costi "dell'utilizzo del contante per gli operatori del settore privato sono pari a 10 miliardi di euro, di cui più del 70% a carico delle imprese", senza tener conto degli oneri "sicuramente molto elevati" della pubblica amministrazione.

Il presidente dell'associazione della banche rilancia quindi l'invito ad una guerra al contante: una 'war on cash' che deve coinvolgere le banche, ma anche il governo con interventi mirati come "collegare la detraibilità fiscale ai meccanismi di pagamento con le carte".
Finocchiaro, sottolineando che "il contante è destinato ad avere un ruolo sempre più ridotto nel sistema dei pagamenti" invita comunque "a riconoscere l'onore delle armi alle banconote, soprattutto quelle italiane" ricordando "i luoghi artistici che sono stati veicolati in tutto il mondo" proprio grazie all'utilizzo delle banconote stampate in Italia.(ANSA).

Venerdì 14 Dicembre 2007, 11:59
da: http://it.biz.yahoo.com/14122007/2/banche-finocchiaro-usare-meno-contante-serve-fro.html

"..Abbiamo emesso 60-70 milioni di banconote da 500 euro, eppure, come è accaduto ieri con il taglio da 500 mila lire, in circolazione non ce ne sono. Si può facilmente immaginare che fine abbiano fatto..". [Antonio Finocchiaro, vicedirettore generale di Bankitalia]

E' come se il monopolista di coltelli per il pane dichiarasse: "Le nostra lame da 35 cm sono sparite dalla circolazione, non mi sorprenderei se la Mafia le utilizzasse per.."

Se ti era già accaduto con le 500 mila lire (parole tue!) sarai coglione a ricadere nello stesso errore? E per di più stavolta con una banconota da 500 euro (quasi il doppio della vecchia 500 mila lire!!!). Sei da internare o arrestare per complicità per ogni frode che si scoprirà e che vedrà coinvolta anche una singola banconota da 500 euro! Colpa tua! Lo sapevi e hai raddoppiato l'arma?!?


La "Guerra alla banconota" si arricchisce di un nuovo capitolo:
ci saranno da pagare dei nuovi bolli sugli assegni che dovremo fare [PER LEGGE] al posto della banconota-cattiva..

Finanziaria: arriva bollo assegni

Di 1, 5 euro ma solo per quelli senza il 'non trasferibile'

(ANSA) - ROMA, 29 NOV - Arriva il bollo sugli assegni, ma solo se 'liberi', cioe' per quelli rilasciati senza la scritta 'non trasferibile'.E' quanto prevede un emendamento del governo alla legge finanziaria. Il 'balzello' e' di 1,5 euro, vale per 'ciascun modulo' e scattera' dal 30 aprile 2008. L'emendamento - viene spiegato - 'mira a inserire un nuovo articolo nella tariffa dell'imposta di bollo al fine di coordinare le disposizione introdotte dalla normativa attuativa sull'antiriciclaggio'.


Amato, terrorista di Stato:
"Chi paga in contanti puo' diventare un bersaglio umano"

SICUREZZA: AMATO, IN ARRIVO MISURE PER TABACCAI

(ASCA) - Roma, 30 ott - Il governo, recependo anche l'allarme venuto dai tabaccai che hanno manifestato a Roma nei giorni scorsi, ha deciso, nel 'pacchetto' approvato oggi, di prevedere alcune norme per la loro sicurezza. Lo ha detto il ministro dell'Interno, Giuliano Amato, nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi al termine del Consiglio dei ministri. Amato ha ricordato che attualmente ''chiunque maneggi contanti puo' diventare un bersaglio umano''. Da qui la necessita' di ridurre questo rischio attraverso la cosiddetta moneta elettronica, bancomat e carte di credito.

Il governo si appresta, quindi, ad incentivare l'uso delle carte di credito e della videosorveglianza all'esterno degli esercizi commerciali. ''Con Abi e banche - ha detto il responsabile del Viminale - abbiamo studiato incentivi per giungere a far si' che si usi il piu' possibile il pagamento elettronico anche per piccoli acquisti e, quindi, ridurre il contante''.

Una misura, quest'ultima, ha poi detto Amato, utile anche per la lotta al riciclaggio. ''Vorrei - ha concluso - un paese dove chi paga con il contante e' visto sempre piu' con sospetto''.
gc/mar/sr 30 ottobre 2007 — Fonte: ASCA


Bankitalia, costi c/c dovuti a eccessivo uso contante
26 luglio 2007 alle 11:17 — Fonte: repubblica.it

Gli alti costi dei conti correnti in Italia sono anche dovuti ad un uso “eccessivo” del contante.

Lo ha spiegato il direttore generale di Bankitalia Fabrizio Saccomanni, intervenendo alla commissione Finanze della Camera. “Alcuni fattori di costo che incidono sul costo dei conti correnti non sono dipendenti dalle attività della banche”, ha spiegato Saccomanni, “ci sono fattori come fiscalità e costi derivanti da uso eccessivo del contante che si trasferiscono sui costi finali alla clientela”. In particolare, ha continuato il direttore di Bankitalia, “abbiamo indicazioni da analisi a livello internazionale che in Italia l’uso del contante, compresi gli assegni, comporta per le banche costi più elevati che in altri paesi, a causa delle spese di sicurezza, protezione e controllo”. In ogni caso, ha ammesso Saccomanni, “l’Italia è un paese dove i pieni benefici delle aggregazioni devono ancora essere trasferiti alla clientela”.

AGI

nella foto: il popolino alle parole dei bankieri-guru


Sarmi dichiara guerra al contante
20 giu 2007

Per l'AD di Poste Italiane favorire l'uso della moneta elettronica "significa agire nell'interesse dei cittadini, in sintonia con gli inviti delle autorità finanziarie nazionali ed europee. "

Poste Italiane punta sulla diffusione dei sistemi di pagamento elettronici e dichiara "guerra" alla moneta contante attraverso un piano di informazione e sensibilizzazione dei consumatori.

L'Azienda ha accolto per prima in Italia gli inviti delle istituzioni governative, nazionali e comunitarie ad allineare il Paese al resto d'Europa in termini di penetrazione degli strumenti innovativi di pagamento e nella loro efficienza. Poste Italiane gioca un ruolo determinante nell'ambito della "War on cash" forte della sua leadership nell'emissione di carte di debito e di carte prepagate in Italia.

Nell'ambito di "War on cash" Poste Italiane lancia un concorso a premi denominato "Zero contanti, più contenti", una promozione finalizzata a educare i consumatori e incentivare l'uso sempre più ampio della moneta elettronica al posto dei contanti. "Zero contanti, + contenti" sarà lo slogan che accompagnerà tutte le iniziative, i prodotti, le promozioni e le partnership finalizzate alla riduzione dell'uso di moneta contante.

Il pagamento con moneta elettronica è sicuro per il cliente che non è costretto a maneggiare denaro liquido, consente di controllare facilmente le spese e non impone alcun costo aggiuntivo sul bene o servizio acquistato.

"L'uso di denaro liquido per le transazioni - spiega Massimo Sarmi, Amministratore delegato di Poste Italiane - ha un costo di gestione enorme che poi pesa inevitabilmente sui consumatori e la collettività. Incoraggiare invece l'uso di strumenti di pagamento alternativi, come fa Poste Italiane da oltre 7 anni con la costante attenzione agli strumenti di pagamento innovativi, ribadita da questa campagna, significa agire in modo socialmente responsabile e nell'interesse dei cittadini e dei clienti che potranno avere servizi più efficienti e vantaggiosi. Con tutte le iniziative di lotta al contante - conclude Sarmi - si punta inoltre ad un traguardo perfettamente in sintonia con la spinta alle riduzioni dei costi dei servizi bancari e con gli inviti del Governo, delle autorità finanziarie nazionali ed europee e, nei giorni scorsi, del Governatore della Banca d'Italia, a favorire l'uso di moneta elettronica".

Alla campagna War on cash si è affiancata dal 1° giugno un'azione integrata di comunicazione con il lancio del concorso a premi BancoPosta "Zero contanti, + contenti", che si concluderà il 31 dicembre prossimo. Potrà partecipare all'estrazione dei premi in palio chiunque eseguirà almeno 4 pagamenti mensili con carta Postamat Maestro, accrediterà il proprio stipendio o la pensione sul conto BancoPosta o, infine, disporrà la domiciliazione delle bollette sul proprio conto corrente postale. Dall'11 al 23 giugno gli Uffici Postali ospitano poi l'evento "Poste days" per illustrare al pubblico e alla clientela i servizi BancoPosta e i vantaggi di sicurezza e comodità che derivano dall'uso della moneta elettronica. In contemporanea, è partita la campagna pubblicitaria radiofonica di promozione del gioco, on air dal 10 al 23 giugno sui canali Rai e sui principali network nazionali.

fonte: http://salastampa.poste.it/focus.php?id=57


Alle porte un freno per assegni e contanti

ROMA (24 giugno) - Oltre ai provvedimenti sul credito al consumo, il ministero dell'Economia, secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore, avrebbe allo studio un decreto legislativo che ponga freni all'utilizzo di assegni e denaro contante. In particolare verrebbe introdotta una soglia più bassa per i trasferimenti in contanti e il pagamento di un mini-bollo sugli assegni "liberi", destinati a lasciare il passo a quelli "non trasferibili".

Il testo, trasmesso agli altri dicasteri competenti e atteso a breve al Consiglio dei ministri, prevede che banche e poste rilascino assegni non trasferibili, mentre quelli "liberi" si potranno ottenere solo presentando una richiesta scritta e versando una imposta di bollo di 1,5 euro. Il provvedimento abbasserebbe anche la soglia dei trasferimenti in contanti: oggi sono ammessi fino a 12.500 euro, ma il tetto è destinato a scendere a 5 mila.

Limite ancora più basso (a 2mila euro, 5 mila solo in particolari condizioni) per le operazioni veicolate dai money transfer. È previsto un tetto di 5 mila euro anche per il saldo dei libretti di deposito postali e bancari al portatore.

(fonte: http://www.ilmessaggero.it/articolo_app.php?id=849&sez=&npl=&desc_sez=)


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Il Grasso Bankiere© continua la "GUERRA AL CONTANTE"
(di Sandro Pascucci - www.signoraggio.com)

Il giochino del signoraggio si sta inceppando e IGB© accellera, grazie ai giornalai prezzolati, l'azione di SPUTTANAMENTO del contante, ormai cavallo perdente. Dopo il caso dei 50 euro tedeschi mangiati dalla cocaina e del "96% delle banconote spagnole drogate", ecco un'altra infangata al contante per favorire l'uso di MONETA ELETTRONICA (bancomat e carte di credito - che poi sono di debito!)

Bce: la banconota da 20 euro la piu' contraffatta
(http://it.news.yahoo.com/12012007/2/bce-banconota-20-euro-contraffatta.html)

ROMA - Occhio alle banconote da 20 euro: sono le piu' contraffatte, seguite da quelle da 50 . Lo comunica la Bce ricordando che in tutto il 2006 sono state ritirate dalla circolazione 565.000 banconote false, piu' o meno lo stesso livello degli anni precedenti. Le banconote piu' falsificate sono sempre quelle da 20 euro che sono il 36% di quelle ritirate, seguono quelle da 50 (31%) e da 100 (24%). Questi tre tagli rappresentano il 90% di tutte le banconote falsificate.
Molto meno falsificate le banconote di tagli piu' grandi e quelle da 5 euro (1%) e da 10 euro che rappresentano il 3% del totale. Quelle da 200 euro sono il 3% del totale mentre quelle da 500 euro appena il 2%. Il livello dei falsi raggiunto - spiega la Bce - va visto nel contesto di un graduale aumento del numero di banconote 'vere' in circolazione che sono state circa 10,6 miliardi nella seconda meta' del 2006. La maggior parte dei falsi (98%) arriva dai paesi dell'area euro. La Bce ricorda comunque che le banconote vere sono facilmente riconoscibili e basta quindi controllarle bene per evitare truffe.
I cittadini di eurolandia - rassicura la banca centrale europea - devono comunque avere ''la certezza sulla qualita' delle banconote in euro e sulla loro sicurezza''. Anche in considerazione del fatto che proprio l'istituto di Francoforte e le 13 banche centrali nazionali continuano a mantenere i cittadini allerta ed a controllare l'autenticita' delle banconote stesse''. Tutti i tipi di contraffazione - prosegue la Bce - ''sono facilmente distinguibili dalle banconote vere usando il semplice metodo 'feel, look, tilt', ovvero 'senti, guarda e inclina'. Un metodo descritto nelle pubblicazioni dell'eurosistema e sul sito web della Bce e delle altre banche centrali nazionali.
Il sistema migliore resta - spiega ancora l'Eurotower - quello di confrontare la banconota sospetta con una certamente originale. Il sistema monetario europeo collabora comunque, per la vigilanza sulla contraffazione, in modo molto stretto con l'Europol e la stessa commissione europea.
Stretti sono anche i rapporti con l'Interpol e con le varie polizie nazionali degli stati membri.
''Chiunque sospetti di aver ricevuto una banconota contraffatta - conclude la Bce - contatti subito la propria polizia nazionale o la sua rispettiva banca centrale fornendo loro quanti piu' dettagli possibili circa le origini del falso''.(ANSA)

Poi facciamo 4 conti su queste cifre. Questi articoli sono puro TERRORISMO MEDIATICO.

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Continuano le manovre per sputtanare le banconote cartacee da parte
dei giornalisti prezzolati da Il Grasso Bankiere© (ovvero il 99,9%)

(di Sandro Pascucci - www.signoraggio.com)

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Il giochino delle banconote portatrici spudorate di signoraggio comincia a scricchiolare. Occorre farle sparire e traghettare tutto il variopinto Circo di IGB© su piattaforme elettroniche, gestite ovviamente da banche private (moneta elettronica).

Per questo è partita la campagna di SMERDAMENTO del vecchio spacciatore (ossia la cara vecchia banconota cartacea).

Ricordate il mese scorso le banconote tedesche che sembravano mangiate da misteriosi acidi (vedi: "I partigiani della moneta")?
Ora tocca alla Spagna!

Stiamo assistendo ad una DEMOLIZIONE CONTROLLATA (come per il 9/11) solo che siamo troppo stupidi, troppo pigri e troppo grassi per rendercene conto e reagire. Faranno in modo di rendere la banconota OBSOLETA, PERICOLOSA, STUPIDA (e perché no?! IMMORALE!), così da INOCULARCELO per bene DENTRO il rapporto banconota = cattiva, bancomat = buono.

Ora io ve l'ho detto, poi, come sempre, fate vobis! Non dimentichiamo la manovra del governo per ELIMINARE il CONTANTE anche nelle MICROTRANSAZIONI da 100 euro e non dimentichiamo che PRODI (e il 75% degli uomini al potere oggi in Italia) sono della Goldman Sachs, proprietaria della FEDERAL RESERVE! Che ha fatto ieri l'Inter? e la Sampdoria?! see.see tifate calcio voiandri!!

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Cocaina sul 94% delle banconote in Spagna

Reuters - Dom 24 Dic MADRID (Reuters) - Tracce di cocaina si trovano sul 94% delle banconote in Spagna, un paese con una delle percentuali più alte di consumatori della droga, secondo uno studio pubblicato oggi. I cento biglietti presi in esame sono stati raccolti in palestre, supermercati e farmacie in giro per la Spagna, dove la cocaina è diventata sempre più accessibile grazie al maggior afflusso e al calo dei prezzi di vendita per strada. La cocaina ora si vende a 60 euro al grammo, o 5 euro a striscia, e viene regolarmente usata dall'1,6% degli spagnoli, in crescita rispetto allo 0,9% del 1999, diceva un rapporto governativo questo mese. Non è chiaro quante delle banconote in questione siano state usate per sniffare cocaina e quante si siano invece sporcate al contatto con altri biglietti, secondo lo studio del laboratorio Sailab, pubblicato dal quotidiano El Mundo.

rif: http://it.news.yahoo.com/24122006/58-59/cocaina-94-delle-banconote-in-spagna.htm

 

Ecco come si consuma la cocaina in Spagna, con i biglietti di 500 euro (Bosco) foto: cafèbabel

GIORNALISTI-TERRORISTI!

Altro che la GABBIA DI POUND vi meritereste!!

100 banconote in esame IN TUTTA LA SPAGNA e il prelievo circoscritto a palestre, supermercati e farmacie e VOI parlate del 94% delle banconote in Spagna?!
Ma dove avete studiato statistica?
Alla Corte di Rothschild a Londra?!

Perché non fate dei test alle banconote che avete in tasca?
Scommettiamo che si arriva al 100% IMPREGNATE di cocaina ??

BUFFONI VENDUTI!

Cercate con Google o Yahoo.. che tristezza!! Ma avete visto gli articoli? Sono tutti uguali, ciclostilati!

A pensarci bene.. mmhmm.. una PERCENTUALE COSI' ALTA di banconote SPORCHE.. potrebbe avere un'altra spiegazione.. mmhmm.. siamo vicini al 100% giusto? LO DICONO LE STATISTICHE, giusto? e come è possibile INQUINARE tutte le banconote se non ALLA FONTE?! leggiamo un altro articolo:

SPAGNA CHOC
'Tracce di coca sul 94% delle banconote'
Lo rivela uno studio pubblicato da El Mundo: il Paese iberico è tra quelli col più alto numero di cocainomani al mondo

Madrid, 24 dicembre 2006 - È possibile trovare tracce di cacaina sul 94% delle banconote spagnole. Lo rivela uno studio, pubblicato dal quotidiano El Mundo ed effettuato dai laboratori Sailab su un campione di banconote raccolte nei licei, nelle farmacie e nei supermercati. La Spagna è uno dei paesi col più alto numero di cocainomani al mondo. Il prezzo della cocaina è attualmente intorno ai 60 euro al grammo, una cifra che la rende accessibile a un numero crescente di consumatori. In Spagna, secondo fonti governative, la cocaina è utilizzata dall'1,6% degli spagnoli, contro lo 0,9% del 1999 e il paese è il punto d'approdo in Europa della cocaina colombiana. Non è ancora chiaro quante banconote siano state usate per sniffare cocaina e quante abbiano assorbito la polvere in altro modo.

rif: http://qn.quotidiano.net/art/2006/12/24/545323

IN UN ALTRO MODO, dice.. come può l'1,6% del popolo spagnolo CONTAMINARE il 94% delle banconote in circolazione?!?!

ad una persona normale POTREBBE saltare in mente che nel LUOGO DOVE NASCONO, dove vengono STAMPATE siano state CONTAMINATE, magari per ERRORE?!

AJO, CHE TERRIBILE SOSPETTO!

NON VOGLIA IL DIAVOLO CHE DOVE STAMPANO BANCONOTE SI SIA ROTTO UN SACCHETTO DI "FARINA" IMBIANCANDO LE BANCONOTE CHE ERANO LI INNOCENTEMENTE PRESENTI!?

Solo così si spiega una contaminazoine prossima al TOTALE del contante circolante, o no?!

E cosa ci faceva un sacchetto in sala stampa di IGB©? Cos'è, il DEPOSITO DEL FORNAIO?

Come luogo di custodia è ottimo! Certo li non la vanno a cercare la droga!

Ricordiamo che qualche tempo fa il mondo della Formula Uno fu messo in cattiva luce perché accusato di TRAFFICARE in droga sfruttando gli spostamenti INTERCONTINENTALI tipici dello Sport a 4 ruote..

Se LORO ci vogliono vendere l'idea di droga nei pneumatici di una Formula Uno.. perché allora i più maliziosi tra noi non dovrebbero pensare che la Tipografia dei Banchieri sia deposito di stampi, cliché, carta filigranata MA anche di "altro" ?

Per concludere suggerirei a questi SEGUGI di controllare anche le CARTE DI CREDITO perché SONO MOLTO USATE PER TAGLIARE E PREPARARE "PISTE" !

Per completezza di indagine ci aspettiamo prossimamente una serie di articoli sulla American Express, Master Card, Visa, Golden Card, Maestro, International Pay e tutte le plastiche in circolazione.

TOH! Ancora! TUTTO IL MONDO E' PAESE! Questa è del 2003!

notizia del 25/06/2003

16:17 In Germania quasi tutte le eurobanconote hanno tracce di cocaina


Ricerca a campione: quelle usate per "sniffare" la droga contaminano tutte le altre
BERLINO, 25 giu - Quasi tutte le banconote che circolano in Germania hanno tracce di cocaina sulla superficie. Un gruppo di ricercatori tedeschi ha analizzato un campione di 600 biglietti: «Nove banconote su dieci mostrano con chiarezza quantità misurabili di cocaina» ha dichiarato Fritz Soergel, dell'Istituto di ricerca biomedica e farmaceutica di Norimberga.

La scoperta non consente di stimare la quantità di cocaina usata in Germania o nella zona euro ma Soergel non esclude una relazione. «Le ricerche hanno mostrato che la quantità di cocaina trovata sulle banconote in Paesi dove è minore l'uso di cocaina, come Francia, Finlandia e Grecia, è molto più bassa che in Paesi dove invece è diffusa».

Prima dell'entrata in circolazione dell'euro test analoghi erano stati fatti sulle diverse banconote europee: il marco era al terzo posto per contaminazione da cocaina dopo la peseta spagnola e la sterlina irlandese. La situazione in Spagna non è però cambiata molto: analisi dello stesso istituto fatte su quelle circolanti a Barcellona hanno restituito valori circa 100 volte superiori. (News2000)

SCOOP! GIORNALISTA PRIMA DI SCRIVERE UN ARTICOLO


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ROTHSCHILD IL SENTIMENTALE
(di Sandro Pascucci - www.signoraggio.com)

da Repubblica.it:

Vendita record per il biglietto da 1000 dollari - Vendita record per una rarissima banconota da 1000 dollari. L'oggetto da collezione risale al 1890 ed è stato acquistato all'asta a Dallas da un ignoto acquirente per 2,3 milioni di dollari. Ne esiste solamente un altro esemplare al mondo.

Forse l'acquirente è Rothschild in persona:
1. lo conosco.. è un sentimentale e a sentir parlare di 1890, di "DALLAS" e di "banconota" non ha resistito!
2. è uno dei pochi al mondo che può permettersi di pagare tale cifre!!
3. strategicamente vuol togliere dal mercato ogni "prova"
(notare la scritta: "Treasury Note" e NON "Federal Reserve Note" !)

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Il Mondo è gestito dalle BANCHE e non dai GOVERNI eletti,
lo volete capire o no?! Ma si puo'? no, però S.E.P.A.* !!

(di Sandro Pascucci - www.signoraggio.com)

Tutti i Paesi sovrani (ah! ah! ah!) dovranno ADEGUARSI agli standard decisi dalle BANCHE PRIVATE! Non c'è DEMOCRAZIA che tenga! O così o non circolerà più la LORO MONETA! I banchieri privati sovrannazionali decidono le regole del gioco, non i nostri pseudo-rappresentanti! Il bello è che danno l'aria di ufficialità CITANDOSI articoli e regole dei loro stessi ENTI PRIVATI (banche, banche centrali, consigli vari, comitati europei... TUTTI PRIVATI, MAI eletti dal POPOLO!).

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*S.E.P.A.: Single Euro Payments Area - Area Unica dei Pagamenti Europei


da: noiconsumatori.org

BANCHE. Abi: “Banche italiane pronte per Area unica UE dei pagamenti”

Per cittadini, imprese e pubblica amministrazione, dal 2008 pagamenti in tutta Europa come se fossero "nazionali". In Italia già al lavoro il Comitato nazionale di Migrazione a Sepa. LINK: ABI

Nasce l'area unica europea dei pagamenti, all'intero della quale non esisterà più alcuna differenza tra le operazioni "nazionali" e quelle verso gli altri paesi. È la Sepa - Single Euro Payments Area - in cui tutti i cittadini potranno effettuare pagamenti in euro nei venticinque paesi dell'Ue (più Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Svizzera) indipendentemente dal paese o dalla banca dove si ha il conto corrente o la carta di pagamento. E, per realizzarla, si è messa in moto un'autentica "rivoluzione" delle regole, procedure e infrastrutture attualmente esistenti nei vari sistemi di pagamento nazionali - ancora ampiamente frammentati e con strumenti diversi fra loro - dalla quale nascerà un una rete europea unica, più moderna, solida ed efficiente. Il tutto entro il 2010, secondo una Roadmap definita dal Consiglio europeo dei pagamenti (Epc), che prevede però fin dal gennaio 2008 l'offerta alla clientela di strumenti di pagamento basati sugli schemi Sepa. Per centrare questo obiettivo - sul quale si è fatto il punto nel corso del convegno dell'Abi "Spin2006" in programma oggi e domani al Palazzo dei Congressi a Roma - il settore bancario italiano si è messo al lavoro, avviando un Comitato nazionale di Migrazione per elaborare un piano d'azione.

[continua..]


La vecchia commedia
(di Sandro Pascucci - www.signoraggio.com)

la vittima: il Popolo
l'assassino: il politico
la prova: la "banconota" (nei panni de "la traccia di sangue")
il mandante: Il Grasso Bankiere©

I banchieri si lamentano che l'uso delle banconote cartacee procura loro una spesa di 10 miliardi di euro. "Dobbiamo lanciare una vera e propria guerra alla carta!" [Giuseppe Zadra, Direttore Generale ABI]. Ricordiamo che l'ABI non è un'Ente pubblico e sta per Associazione Bancaria Italiana, come dire il "circolo dei piccoli IGB© nostrani".

La verità è che la truffa del signoraggio sta venendo a galla e questi signori ABbIetti vogliono far sparire le prove del crimine che da anni denunciamo. La banconota è per loro la traccia di sangue sulla scena dell'omicidio e occorre fare pulizia. Via il contante, via il collegamento TANGIBILE tra BANCA->POLITICA->POPOLO, occorre distruggere il legame MANDANTE->ASSASSINO->VITTIMA. Senza più banconote in circolazione sarà assai più difficile spiegare il signoraggio alle persone. Già ora sulla Rete molti DISINFORMATORI prezzolati dal Sistema stanno seminando l'idea malsana "si, va bene ma tanto ora le banconote spariranno e quindi il signoraggio sparirà". La risposta FERMA a questa assurdità è:

ELIMINARE LE PROVE NASCONDE MEGLIO IL CRIMINE MA NON L'ELIMINA.
INOLTRE COSTITUISCE UN'AGGRAVANTE PER I COLPEVOLI E COMPLICI.


26/12/2006 : signet@work : sandro pascucci : www.signoraggio.com v.0.5
[http://www.signoraggio.com/signoraggio_articolivari.html]

da 03/07/2007:

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