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Ill.mo Presidente della Repubblica Italiana C. A. Ciampi, Gent.le Sig.ra Franca,

Vi scrivo per esprimerVi il mio malessere nel continuare a constatare la mancanza di responsabilità da parte dei rappresentanti delle Istituzioni rispetto al loro ruolo. Credo di avere raggiunto il colmo e non riuscire più fisicamente a contenere lo sdegno di fronte a Europarlamentari da basso mercato, Ministri senza il controllo delle facoltà linguistiche ma dalla smentita rapida, di fronte alla sfrontatezza rispetto ai basilari valori innanzitutto umani, poi civili e sociali.

Da semplice cittadino appassionato, sottolineando lo sdegno a 360° rispetto gli schieramenti politici, faccio appello alla Sua integerrima morale per riportare il dialogo politico a livelli più elevati. Assisto, non sono il solo, a bagarre per interessi privati e per protagonismo che offendono l'interesse pubblico; i mass media dànno voce a quisquilie che io di solito risolvo telefonicamente e non c'è una vera informazione per formare una Coscienza Nazionale. Leggere il successo economico di Taluno o Talaltro mi irrita vedendo intorno a me fallire attività decennali e famiglie di ceto medioalto passare a soglie di quasi povertà. Una volta l'elemosina la chiedeva il mendico o lo straniero, oggi me la chiedono pensionati Italiani.

 C'è una dilagante povertà e non mi sembra ci sia un'efficace politica economica: mi permetto di ricordarLe quella grande ricchezza tutta Italiana di artigiani e artisti. Non possiamo continuare a formare solo dirigenti e colletti bianchi, serve recuperare quelle scuole, quelle tecniche che possedevamo solo noi. Alcune volte mi sembra che le politiche siano a vantaggio di tutti meno che gli italiani, come faremo con la Cina e l'India? 

 Servono programmi che guardino a 10, 20 anni a prescindere dallo schieramento al governo. Qui uno fa e l'altro disfa... ma giocano? Abbiamo un Presidente del Consiglio che è un grande imprenditore, uno dei migliori al mondo: se prendesse a cuore l'azienda Italia più che risolvere i propri problemi personali potrei veramente riconoscergli un'altissima statura politica e morale.

 Così no. Mi spiace Sig. Presidente, Sig.ra Franca, ma così non riesco, sono demotivato, avvilito, offeso. A rispettare le regole di civile convivenza, educazione e Legge si fatica a vivere, per poi vedere di tutto e di peggio garantirsi immunità, visibilità e lusso.

             Un orologio consta di miriadi di piccoli ingranaggi interdipendenti. Ma come si fa a formare la dignità di essere un operaio, un artigiano, un docente, un volontario in un giovane se gli viene sempre e continuamente sbattuto in faccia che si è ricchi e famosi oramai neanche più per rare virtù ma per volgarità volgarità e volgarità ancora? Il tessuto sociale si strappa.

             Perchè devo scovarmi le notizie di come va letteralmente il mondo ed essere subissato dei fatti futili e pacchiani di un (?) vip, che mi trovo pure imbarazzato a saperne della sua vita intima.
Se esiste un evento che mi coinvolge direttamente, ad esempio il Codex Alimentarius, il signoraggio delle banche, delle scelte che altri legittimi o meno fanno per me e su di me, io Voglio essere informato. Esiste un "luogo" dove tutte le mie richieste quasi capricciose sono tutelate, e sinceramente non so per quanto resisterà: la Costituzione Italiana.

Applichiamola e rispolveriamola. Ma soprattutto difendiamola prima che venga corrotta.

 In fede

Sig. Andrea Sacco

paguro@libero.it