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La Banca d'Inghilterra
(a cura di Sandro Pascucci - www.signoraggio.com)

Guerre, inganni e politici corrotti al servizio de Il Grasso Banchiere©

BANK OF ENGLAND

Nell’aprile del 1694 venne fondata la banca centrale inglese, con la denominazione di "The Governor and Company of the Bank of England". Il Parlamento, dopo aver autorizzato la nascita della nuova Società per Azioni, istituì una Commissione per il collocamento delle quote presso il pubblico, allo scopo di reperire le risorse finanziarie utili al governo per far fronte alle spese sorte a seguito della guerra con la Francia di Luigi XIV. Fu la creazione del debito nazionale, un concetto partorito dalla mente di William Peterson, un imprenditore scozzese che lo definì come "un fondo per un interesse perpetuo". All’"uomo della strada" veniva promesso l’8% di interessi, secondo una prospettiva sicura e remunerativa, tale che, in soli 11 giorni fu esaurita la tranche iniziale di 1,2 milioni di sterline. Il consiglio dei Direttori era eletto annualmente dalla Assemblea degli azionisti, ininterrottamente fino al 1946, anno della nazionalizzazione della Banca. In assenza di istruzioni contrarie, la banca iniziò ad emettere banconote pagabili al portatore per monete depositate. Il successo della banca crebbe al punto che già a metà del Diciottesimo secolo essa era il referente per il governo e i maggiori dipartimenti di Stato, specialmente per i titoli governativi. Nel periodo compreso tra il 1797 e il 1821, a causa della riduzione delle riserve auree in seguito alla guerra con la Francia rivoluzionaria, alla banca fu proibita la conversione delle banconote in oro. Nel 1826 il monopolio di emissione fu limitato ad un’area di 65 miglia attorno a Londra, autorizzando altre banche alla emissione di proprie banconote. Nel 1844 si legò tale facoltà alle riserve auree della Banca d’Inghilterra, favorendo gradualmente il ritorno di un monopolio ad opera della stessa Banca, cosa che si verificò completamente solo nel 1921. Attualmente nel Regno Unito solo le Banche Scozzesi e Nord Irlandesi emettono proprie banconote, peraltro largamente cambiate in sterline inglesi.

Il "Bank Chartered Act" del 1844 rappresenta il primo passo verso la nazionalizzazione della Bank of England. Nonostante la crisi del secolo scorso, nel 1890 la Bank of England diviene un modello di riferimento per le altre banche centrali. Durante la prima guerra mondiale il governo emise proprie banconote in sostituzione di quelle in circolazione, riservando l’oro della nazione al finanziamento dello sforzo bellico.

Il gold standard fu comunque abbandonato nel 1931; otto anni più tardi, allo scoppio della seconda guerra mondiale, fu introdotto il controllo dei cambi, sotto il Regolamento della Difesa (Finanze), controllo che restò di pertinenza della banca fino al 1979, quando furono abrogate le restrizioni. Nello stesso anno, la legge bancaria assegnava alla Bank of England i poteri di supervisione sulle banche di raccolta autorizzate dal governo. Tali poteri sono stati corretti dalla più recente legge del 1987.

Altre informazioni:

Bank of England
Archive Section
Threadneedle Street
London Eczr 8AH
Tel.: (44) 71-601 4889/5096
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rif: http://didattica.spbo.unibo.it/orgint/B/bankofengland.html


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