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Caro amico ti scrivo...
(di Sandro Pascucci - www.signoraggio.com)

Dalla campagna al mare, dai monti alle città, tutto è usura...

Lettera di Sandro il vignarolo a Mario il pescatore

Caro Mario,
qui in campagna da noi le cose non vanno molto bene. La situazione è insostenibile. Tu sai che ho ereditato la vigna di mio padre e sai che la volontà e la salute graziaddio non mi mancano per mandarla avanti ma sta succedendo qualcosa che non riesco a capire. L'altra sera abbiamo fatto una riunione con gli altri paesani e ci siamo chiesti:

...se io ho una vigna e la salute e la forza e la volontà sufficienti per ricavarci di che vivere, tramite il mio lavoro e il mio sudore e il sole gratuito... se da questa terra riesco a tirar fuori del vino, del buon vino.... perché devo pagare la semplice bottiglia che lo andrà a contenere più di quanto io ricavi dal prezzo del vino stesso? In paese purtroppo c'è solo un fabbricante di bottiglie, ha in effetti il monopolio di questa semplice lavorazione. Lui fa la bottiglia con un po' di sabbia di fiume e un po' di legna per il fuoco, per forgiarla. Tutto questo gli costa pochissimo ma lui vende una bottiglia, a noi "vignaioli", al prezzo che noi vendiamo al pubblico un litro di vino! Come è possibile?!

Tu sai che il mio vino è buono, è onesto... lo vendo a un euro al litro, di più non posso perché qui tutti fanno e vendono vino e, a di meno, ci rimetterei. Qui il mercato va avanti perché ognuno lavora, ognuno fa il suo vino ma io ad esempio faccio il vino rosso amabile e Vincenzo (te lo ricordi 'a Vincenzo tu? quello grosso che a scuola ti menava? ora è tutto secco secco e si dice che si sia ammalato per queste vicende... lo STRESS, così lo chiamano...) e Vincenzo, dicevo, fa il bianco frizzante, mentre Franco fa il bianco secco ecc... ossia ognuno di noi fa un "lavoro" ma lo fa diverso e poi vendiamo 'sto lavoro [vino] per comprarne di altro che non sapremmo fare... un po' come te che qui facevi l'elettricista e non l'idraulico e dovevi chiamare un altro quando il rubinetto perdeva...

Il vino è il nostro lavoro, ha dei costi e deve avere dei ricavi, da cui escono poi gli utili, altrimenti moriremmo di fame, giusto?

Ora io vendo il mio vino a un euro, e anche gli altri, pressa poco, mentre le bottiglie vuote ci costano proprio un euro! ajo! e come facciamo a campare?

A me non interessa che uno guadagni molto dal suo lavoro, anzi, sono contento per lui MA non può guadagnare SU DI ME e soprattutto PIU' di quanto io guadagni SUL MIO stesso lavoro! Abbiamo cercato uno che facesse bottiglie meno care ma non ce n'è! In tutto il paese e nella valle non ce n'è! Solo uno! solo LUI!

La Bottiglieria d'Italia S.p.A. ha il monopolio in tutta la nazione!

Abbiamo anche scoperto che in realtà le bottiglie se le fa fare in Asia, veramente a due lire!! E a noi le vende a un euro! Abbiamo provato ad aumentare il prezzo del vino ma abbiamo visto che (1) non si vendeva perché c'è vino che costa di meno che viene da paese c.d. poveri (come se qui si sciasse sull'oro!) e (2) il prezzo delle bottiglie AUMENTA all'aumentare del prezzo del vino!! Quindi non possiamo né aumentare né diminuire il prezzo del vino in sé ! Cosa dobbiamo fare?

Io personalmente sono andato a comprare quelle benedette bottiglie perché mi sono indispensabili. Io lavoro e produco una merce/ricchezza che deve in qualche modo essere VEICOLATA. Mio padre questi problemi non l'aveva perché si scambiava il suo vino rosso con quello bianco direttamente quando era ancora UVA o dentro i TINI, non usavano queste maledette bottiglie (che lo Stato ci OBBLIGA ad usare e ci VIETA al contempo altri contenitori per ragioni, dice LUI, di igiene e di sicurezza e di "pràivasi"! ma che me ne fotte a me della pràivasi che qui in paese si sa tutto di tutti e quando il parrino si ubriaca va in giro a cantare le confessioni di tutti quanti!?)

Comunque dicevo... senza bottiglie io non posso TRASPORTARE il mio vino/lavoro e allora sono andato dal "bottigliaro" (Bottiglierie d'Italia S.p.A.) e ho chiesto 100 bottiglie.

Mi sono indebitato per 100 euro ma graziaddio in un anno le ho vendute tutte e sono andato a pagare il mio debito.

Mi sono accordato sul fatto che avrei versato solo 80 euro perché 20 servono a me e alla mia famiglia per campare e il bottigliaro ha detto: «Va bene, me le paghi l'anno prossimo. Mi porterai ANCHE 1 bottiglia in più, però, per INTERESSE».

Che potevo fare? tanto bottiglia più, bottiglia meno... berrò meno io e un litro di vino lo farò scappar fuori dalla produzione annuale, d'altronde non ho scelta...

L'anno dopo però ho bisogno ancora di altre 100 bottiglie e così torno li e mi indebito DI NUOVO. Anche 'sta volta vendo tutto (meno male! pensa se riuscissi a vendere solo 90 bottiglie! sarebbe un disastro!) e torno a pagare.

Ovviamente devo rinunciare a parte del mio guadagno (pazienza, non andrò al mare e non comprerò i libri nuovi ai miei figli) ma anche così facendo riesco a pagare 85 bottiglie. Ora il debito è di 20 + 1 + 15 = 36.

«Tranquillo, paghi l'anno prossimo!» dice il bottigliaro-usuraio «...più, ovviamente, 3 euro per gli INTERESSI».
Ma come? era 1 euro il primo anno per 20 euro di debito... ora, su 36, saranno all'incirca 2 (abbondando) o no?!

«No, perché il tasso di interesse lo decido IO che sono il proprietario di bottiglie e non TU»

Qualcosa non va... ma firmo e torno a lavorare.

L'anno successivo: 100 bottiglie vuote comprate, 100 bottiglie piene vendute! Mi è nato un figlio, ho bisogno di soldi e quindi RIPAGO solo 65 bottiglie! «Nessun problema! Tranquillo...»

Il debito aumenta: 36 + 3 + 35 = 74 (e già prevedo un +5 per gli interessi l'anno dopo)

Anno nuovo... stessa storia... e il debito diventa MAGGIORE DELLA PRODUZIONE ANNUA DELLA MIA VIGNA!

Come è stato possibile?

La vigna è la MIA!
Il lavoro è il MIO!
Il Sole è GRATIS!
Il tempo impiegato a curare le viti è il MIO!

COME CAZZO E' CHE ORA E' TUTTO SUO?!?

Come è possibile che questo tizio solo vendendo BOTTIGLIE VUOTE [moneta flat] è ora il PADRONE DELLA VIGNA DI MIO PADRE?!?

Come mai ora lavoro GRATIS per costui?!

Anche Vincenzo è uno schiavo, ha il tumore per la rabbia, morirà a fine anno MA IL DEBITO CON IL BOTTIGLIARO lo pagheranno i suoi figli, immancabilmente!

Franco allungava il vino con un po' d'acqua e il vino che così avanzava lo vendeva sottobanco: è stato arrestato. E' fuggito e ora è sui monti. E' un brigante, non è cattivo ma la comunità ora ha paura di lui e lo cerca per ucciderlo.

Caro Mario, scusa lo sfogo... ora ti saluto perché devo tornare a lavorare. Dicono che la soluzione è semplice: AUMENTARE LA PRODUTTIVITA'. Si, io l'aumento 'sta produzione di vino ma questo vuol dire che occorrono altre bottiglie... più produttività, più sudore, più fatica, più vino, più bottiglie, più debiti, più produttività, più sudore, più fatica, più vino, più bottiglie, più debiti, più produttività, più sudore, più fatica, più vino, più bottiglie, più debiti...

Beato te che fai il pescatore e che puoi prendere tutti i pesci che il mare ti da e che vendi guadagnando e offrendo così un futuro sicuro e migliore ai tuoi figli...

Risposta di Mario il pescatore a Sandro il vignarolo

Caro Sandro,
purtroppo non ho buone notizie per te.

Leggo delle tue vicissitudini e mi accorgo che qui si sta peggio. Si, una volta quando pescavo con l'amo e la lenza che erano di mia proprietà anche il pesce pescato era il mio. Mettendo via una parte dei guadagni e vendendo la vecchia barca di mio padre ho comprato uno scafo più grande e altre lenze e la vita andava veramente bene. Pescavo il dovuto ed ero libero. A volte neanche uscivo in mare se la vendita dei giorni precedenti mi aveva fruttato bene.

Purtroppo da alcuni anni sono scesi in acqua dei pescherecci che usano una cosa chiamata RETE e tirano su tanto di quel pesce che fanno il buono e il cattivo tempo al mercato giù al porto.

Io non so fare le RETI allora ho chiesto ad un tizio di vendermi la sua. Non la vende, l'affitta solo. Non ce ne sono altri, solo LUI sa farle e solo LUI le affitta su tutta la costa! In realtà questa RETE non è difficile da capire come farla ma è VIETATO. Così l'ho affittata.

Ho detto al tipo della Reti da Pesca d'Italia S.p.A.: «posso pagarti solo in pesce però!»

«Va bene», dice LUI e fissa il prezzo: tutto il pescato!

Ma come?! E io come campo?!

«Prendi questa RETE da 100 pesci e me ne paghi 80, 20 me li paghi l'anno prossimo...»

Che potevo fare? con gli ami ormai non tiro su più nulla e TUTTO il flusso ittico è preda di queste RETI [credito bancario e banconote] senza le quali non possiamo comprare più nulla perché l'emporio al porto tratta solo con questa nuova moneta.

Per avere una RETE-da-100 ho ipotecato la barca nuova... non so come andrà a finire.

Beato Lucio che vive sui monti e non ha questi nostri problemi!

Gli ho mandato copia della tua lettera e della presente...

Lettera di Lucio il montanaro agli amici

Carissimi amici,
non ho molto tempo perché lavoro tantissimo per tirare a campare... scrivo a voi tutti e anche a Filippo che vive in città, il più fortunato di noi!

Voi sapere che ho un'azienda che coltiva e vende mele....per vendere queste mele DOBBIAMO usare delle cassette da frutta che vengono prodotte solo dalla Cassette d'Italia S.p.A.

Ho cercato un'altra ditta ma è al di la del mare e si chiama Federal Cassette Reserve Corporation e poi costano uguale!

A parte che la cassetta non è tua e devi restituirla a "Il Grasso Cassettiere"... neanche è di legno che al limite la bruci e ti ci scaldi, no! Non puoi bruciarla! E' reato! Il Grasso Cassettiere le paga poche centesimi a pezzo!

Una cassetta contiene 100 mele ma a noi costa 100 mele (più 5 di interesse annuo)...

Lettera di Filippo il cittadino agli amici

Cari miei!

A leggervi mi prende un angoscia immensa. Per voi! A me va tutto benissimo! Mi sono sposato e aspettiamo un bambino che crescerà in questa fantastica città! Certo non si puo' uscire tutti i giorni perché l'aria è quella che è ma non mi lamento.

Ieri con mia moglie abbiamo visto una casa stupenda che abbiamo deciso di comprare per la nostra nuova vita insieme.

Non mi va di aspettare il tempo di metter da parte i soldi come hanno fatto i nostri vecchi e poi oggi come oggi qui in città ci sono tantissime banche che sono piene di soldi e li prestano a tassi veramente bassi, neanche il 20% !!

Si, dicono che a fine mutuo la spesa diventi quasi doppia rispetto al capitale iniziale ma tanto... invece di pagare la pigione... almeno a mio figlio rimane qualcosa, no?!

Sono andato in banca e semplicemente dando la mia casa in pegno, mi danno i soldi che hanno li dentro!
(in effetti così non sarà casa mia-MIA per i prossimi 35 anni, mmhmm...)

Uscendo ho tradito le mie origini contadine perché mi sono rivolto agli altri clienti della banca e li ho ringraziati del fatto che RINUNCIAVANO ai loro risparmi per permettere a me di metter su casa! Che generosi!

Fatto strano però il DIRETTORE dell'ISTITUTO mi si è avvicinato e mi ha detto che non era il caso di ringraziare altri (se non LUI)..

«Ma come?!», ho detto, «questi signori permettono che i soldi da loro sudati e depositati nelle casse della TUA banca vengano RISCHIATI per i prossimi 35 anni per farmi un favore... è il minimo che io li ringrazi!»

«Guardi, lasci perdere... qui nessuno rischia nulla, se non lei saltando il pagamento delle rate»

«Ma i soldi non li TOGLIETE a questi poveretti per darli A ME che devo comprare casa?
Io li restituirò, certo, ma LORO saranno PRIVATI per un lungo periodo della loro ricchezza!
Quando uno fa un PRESTITO, come VOI avete fatto a ME, ci si PRIVA di quello che, appunto, si va a IMPRESTARE!»

«Ma guardi, lasci perdere... son cose complicate... dia retta...»

«Ma i soldi me li date o no?»

«Ma certo! La sua nuova casa è solida, è in una bella zona...certo che il mutuo sarà erogato!»

«Grazie, ma i soldi dove li prendete? Non li prendete dai conti correnti di questi signori? Mi dispiace che domani uno di questi signori non potrà riprendersi tutto il suo denaro perché una parte è vincolata al mio mutuo...mi preoccupo... »

«...non è necessario, mi creda... i soldi CI SONO PER TUTTI, ok? »

«Per tutti? e come? Se lei ha un milione di euro in cassa e da a me 500.000 euro.... gli altri...»

«...gli altri non si privano di nulla. Stia tranquillo... »

«E come è possibile? Se 1.000 persone che hanno depositato 1.000 euro continuano oggi ad avere 1.000 euro OGNUNA e io, sempre oggi, nello stesso momento, ad averne 500.000.... c'è qualcosa che non torna. Si, la casa fa da garanzia MA SOLO se NON pago. Oggi, ORA & QUI, ci sono 1.000.000 di euro in cassa PIU' i miei NUOVI 500.000. Come è stato possibile? Che li create dal nulla?!?

Ah Direttò! Perché sorride? Niente niente VOIANDRI ce state a cojonà?!? »

In soldoni:

Quando il VETTORE vale più del CARICO c'è sempre una tragedia in arrivo, quasi sempre per il CARICO e per il suo proprietario (che quasi sempre non coincide con il proprietario del VETTORE).

Quando la moneta era d'oro il possessore era al contempo proprietario del valore dell'oro. Portava seco sia il vettore che il carico. I due erano indissolubili. Se oggi perdi una carta di credito (che poi è una carta di debito in realtà) basta una telefonata per farla tornare quella che è: un pezzo di plastica. Anche un assegno corposo perso in treno o rubato in un bar può ancora essere bloccato e quindi torna ad essere un pezzo di carta e non più la caparra per la nostra nuova casa (anche se le caparre si usa darle in delle belle e anonime buste capienti, piene di banconote non rintracciabili, perché TUTTI i costruttori edili prendono i soldi IN NERO per gli anticipi, o no? dia! su! ditelo!)

Pensiamo invece alle costosissime navi che solcavano i mari 300 anni fa e che trasportavano gli schiavi per il Nuovo Mondo. In caso di maltempo e di rischio per l'imbarcazione non si esitava a gettare in mare centinaia di esseri umani, stivati come balle di cotone o di thé (anzi, per queste mercanzie c'erano cure maggiori!) per assumere stabilità e governabilità. Si preferiva gettare in mare degli uomini (e donne e bambini) piuttosto che la sabbia depositata come stabilizzatore nelle sentine dello scafo.

Il CARICO valeva ma meno del VETTORE.

Oggi un Comandante di un lussuoso e costosissimo yacht che trasporta 3 banchieri e 1 capo di Stato non si farebbe scrupoli ad arenarlo su un basso fondale di sabbia per salvare i 4 assassini che porta a bordo! (poi oggi ci sono le Assicurazioni...) Ma non tergiversiamo!

Oggi le banche hanno spostato il valore, la ricchezza, dal CARICO (valore intrinseco) al VETTORE (valore nominale).

Ovviamente parlo di ricchezza e di valore DAL LORO punto di vista.

Sono solo loro che GUADAGNANO sulla banconota. Il vettore-banconota è PER NOI un DEBITO e ciò che è DEBITO per noi è CREDITO per LORO.

Domani (ma già ieri sera hanno iniziato a lavorare in tal senso) la banconota sparirà. Per una questione di sicurezza, dicono, ED E' PURE VERO!! Ma per la LORO sicurezza! Perché SPIEGARE il signoraggio sarà più complesso, ad esempio. Con l'eliminazione del vettore-banconota (contabilmente buono per loro e cattivo per noi ma strategicamente pericoloso per loro e comodo per me che spiego il signoraggio) non avranno più paura di vederlo affondare (ora che il carico era diventato preziosissimo) e il nuovo signoraggio sarà TOTALE e INVISIBILE poiché elettronico.

La nave-banconota affonda? Noi schiavi veniamo gettati in mare.

La nave-signoraggio è in pericolo? Ci si arena e si salvano i banchieri e i politici assassini.


25/01/2007 : signet@work : sandro pascucci : www.signoraggio.com v.0.6
[http://www.signoraggio.com/signoraggio_caroamicotiscrivo.html]

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