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HOSTARIA ITALIA S.p.A.
(di Sandro Pascucci - www.signoraggio.com)

Perdonate messer Oste, lo vino suo è bbòno?

Alcuni schiavi particolarmente ostici al risveglio (o particolarmente ben pagati) continuano a chiedere dove sono i proventi del signoraggio.

Confondono così le persone che si avvicinano alla verità con un discorso del tipo:

"Se il signoraggio è la differenza tra valore nominale e valore intrinseco allora dove sono i miliardi di guadagno per i banchieri?"

Fanno finta, questi signori (quasi tutti giovani neo laureati o laureandi in materie economiche) di non capire che dal momento (step1) in cui si pone in passivo 100 (supponendo come esempio la ormai classica banconota da 100 euro) piuttosto che 0,3 (suo effettivo costo per la banca emittente) la truffa e la manipolazione del bilancio è già avviata, è già in essere!

Le enormi cifre che i compari cercano non compariranno fintanto che non si stilerà onestamente e correttamente il bilancio da parte della banca emittente.

Andiamo allo step 0 (zero) e mettiamo 0,3 al passivo e allora ecco apparire, come per magia, tutto il signoraggio de Il Grasso Bankiere©.

In fondo, a voler giocare sporco come loro, io chiedo: «Dove sono scritti i 3 milioni di miliardi di lire (o 3 miliardi di milioni, che è la stessa cosa) di debito pubblico? In quale rigo di quale colonna di quale libro contabile di quale creditore?»

Proviamo a fare un semplice esempio:

il valore nominale è una bottiglia da un litro (1 lt.)

il valore intrinseco è il contenuto (diciamo ad esempio "vino", così da offrire un valido aiuto ai poveri amici dei banchieri che potranno così sbizzarrirsi in facili battute)

Il libro di Bankitalia S.p.A. (da ora «Hostaria Italia S.p.A.» o Hostaritalia) dice:

metto in passivo 100 bottiglie che ho prestato allo Stato e mi aspetto che lo Stato mi restituisca 102 litri di vino!

Questa pretesa della Hostaria Italia S.p.A. sembrerebbe logica, legale, onesta perché c'è la credenza popolare (ingenua et ignorante) che le sue bottiglie siano piene al momento del prestito e che quindi sia giusto e onesto restituire l'equivalente in litri, sorvolando sul fatto che il vino ce lo mette il popolo! (più un paio di litri d'interesse!)

In realtà sappiamo bene che la bottiglia-banconota creata da Hostaritalia-Bankitalia S.p.A. è ben diversa da quella restituita dal popolo (tramite l'esattore-Stato, con le tasse).

Una bottiglia, la prima, quella dell'oste-usuraio, è vuota e vale solo per il costo del vetro di cui è fatta.

L'altra, quella che torna DAL popolo è stata da questi riempita del proprio vino, del proprio lavoro!

Il vino rappresenta il nostro lavoro e il nostro potere d'acquisto ed è dato dal nostro sudore e dalla nostra volontà popolare e sovrana.

Certo che "a bilancio" il numero delle bottiglie è uguale* ma i litri di vino, per l'oste, sono passati da 0 (zero) a +102!

L'oste di Hostaritalia ha speso qualcosa, è vero, ma solo per fare le bottiglie e sapete quanto costano 102 bottiglie in rapporto all'esempio vinicolo? un tappo! (il famoso 0,3 contro il 102) .

Un intero popolo che lavora la propria vigna per riempire le bottiglie avute in prestito. E deve vendersi parte della vigna per pagare gli interessi! Alla lunga perderà la sovranità sulla intera tenuta!!!

Nell'anno domini 1037 si stava di gran lunga meglio!

ps: se lo vogliamo, ma vogliamo veramente, da domani mattina possiamo farci le nostre bottiglie (o addirittura usare un altro tipo di recipiente).

E' ora ovvia la presenza dei vari "economisti in erba" (anche noi ora possiamo fare battute sulla loro erba) nei forum e sui giornali e TV che tentano di infangare la VERITA' e denigrare chi la sostiene.

hic! Alla salute!

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* Ci sarebbe da fare il discorso da dove prendere le due bottiglie in più (interessi) visto che l'oste ha il monopolio delle suddette!


14/07/2006 : signet@work : sandro pascucci : www.signoraggio.com v.0.6
[http://www.signoraggio.com/signoraggio_hostariaitaliaspa.html]

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