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I SEGRETI DELLA FEDERAL RESERVE

Capitolo TREDICI - Degli anni '30

(a cura* di Sandro Pascucci - www.signoraggio.com)

Il tredicesimo capitolo dell'imperdibile testo-verità di Eustance Mullins
sulla Federal Reserve e sul mondo dei creatori di moneta.

Nel 1930 Herbert Hoover assunse nel Consiglio della Federal Reserve un vecchio amico fin dai giorni della Prima Guerra Mondiale, Eugene Meyer, Jr., che ebbe una lunga esperienza nei servizi pubblici dal 1915, quando entrò in società con Bernard Baruch nell’Alaska-Juneau Gold Mining Company. Meyer era stato un Consigliere Speciale nel Consiglio Industriale di Guerra sui metalli non ferrosi (oro, argento, ecc..); Assistente Speciale del Segretario per gli Affari di Guerra per la produzione di aerei; nel 1917 egli fu assunto al Comitato Nazionale per gli Investimenti Bellici, e fu eletto Presidente della "War Finance Corporation"[1] dal 1918 al 1926. Egli fu poi assunto come presidente del Consiglio Federale per il Finanziamento all’Agricoltura dal 1927 al 1929. Hoover lo mise nel Consiglio della Federal Reserve nel 1946. Meyer deve essere stato un uomo di eccezionale abilità per mantenere così tante cariche. Comunque, ci furono alcuni Senatori che credevano che egli non dovesse gestire alcun Ufficio Governativo, a causa del suo background familiare come commerciante internazionale di oro e le sue misteriose operazioni di miliardi di dollari di Titoli di Stato durante la Prima Guerra Mondiale. Di conseguenza, il Senato tenne alcune udienze per determinare se Meyer dovesse essere membro del Consiglio della Federal Reserve.

A queste udienze, il deputato Louis T. McFadden, Presidente del Comitato per il Sistema Bancario e Valutario, disse:

«Eugene Meyer Jr. ha la sua gente con sé nel governo da quando iniziò nel 1917. Lo staff della sua "War Finance Corporation"[1] assunse la direzione del Sistema Federale per il Finanziamento all’Agricoltura, e quasi immediatamente dopo, la Joint Stock Land Bank di Kansas City e la Joint Stock Land Bank dell’ Ohio fallirono».

DEPUTATO RAINEY: Il signor Meyer, quando apparentemente presentò le dimissioni da Presidente del Consiglio per il Finanziamento all’Agricoltura, in realtà non cessò di esercitarvi le sue funzione. Egli si lasciò dietro un abile manipolo di saccheggiatori. Essi stanno continuando la sua politica e si consultano con lui. Prima della sua assunzione, egli era spesso in consultazione con il Segretario al Tesoro Dewey. Proprio prima della sua assunzione, la Joint Land Stock Bank di Chicago, la Dallas Joint Stock Land Bank, la Kansas City Joint Land Stock Bank e la Des Moines Land Bank stavano ancora tutte funzionando. I loro titoli venivano venduti alla pari. L’allora Commissario per l’Agricoltura aveva un accordo con il Segretario Dewey che niente sarebbe stato fatto senza il consenso e l’approvazione del Consiglio Federale per il Finanziamento all’Agricoltura. Pochi giorni dopo, gli United States Marshals [agenzia federale all’interno del Dipartimento di Giustizia Usa, ndt] con pistole alla fondina, e alcuni con pistole puntate, entrarono nelle cinque banche e ordinarono che fossero messe sotto il loro controllo. La storia dell’accaduto fece il giro degli Stati Uniti, attraverso i giornali, e queste banche andarono in rovina. Questo portò alla rottura del Consiglio Federale per il Finanziamento all’Agricoltura, alle dimissioni dei suoi tre membri, e all’assunzione di Meyer a capo del Consiglio.
SENATORE CAREY: Chi autorizzò i Marshals a prendere il controllo delle banche?
DEPUTATO RAINEY: Il vice Segretario del Tesoro Dewey. E questo determinò la rovina di queste banche rurali, e la Giannini [Amadeo Peter Giannini, Italo-americano fu il fondatore della Banca d’America, ndt] le comprò in gran numero.

La rivista World's Work del Febbraio 1931, scrisse: «Quando la Guerra Mondiale iniziò per noi nel 1917, il Signor Eugene Meyer, Jr fu tra i primi ad essere chiamato a Washington. L’Aprile del 1918, il Presidente Wilson lo nominò Direttore della "War Finance Corporation"[1]. Questa "corporation" prestò 700 milioni di dollari alle istituzioni bancarie e finanziarie».

L’ udienza del Senato riguardo a Eugene Meyer, Jr. continuò:

DEPUTATO MCFADDEN: Lazard Freres, l’International Banking House di New York e Paris, è stata una società bancaria della famiglia Meyer. Essa frequentemente partecipa alle importazioni ed esportazioni di oro, una delle importanti funzioni che il Sistema della Federal Reserve compie con i movimenti di oro nel mantenimento delle sue operazioni. Con riferimento all’udienza tenutasi lo scorso Martedì, il Senatore Fletcher aveva chiesto al signor Meyer, «Ha qualche legame con il sistema bancario internazionale?» Meyer aveva risposto, «Io? Non personalmente». Questa ultima domanda e risposta non appaiono sulla trascrizione stenografica. Il Senatore Fletcher si ricorda di aver chiesto questa domanda. E’ una strana omissione.
SENATORE BROOKHART: Io so che il signor Meyer ha apportato modiche alla trascrizione.
DEPUTATO MCFADDEN: Meyer e’ il cognato di George Blumenthal, un membro della J.P. Morgan Company, la quale rappresenta gli interessi dei Rothschild.  Egli e’ anche funzionario di connessione tra il Governo Francese e la J.P. Morgan. Edmund Platt, che aveva ancora otto anni dei dieci di mandato come Governatore dei Consiglio della Federal Reserve, si dimise per lasciar posto a Meyer. Platt ricevette la vice presidenza della Marine Midland Corporation dal cognato di Meyer, Alfred A. Cook. Eugene Meyer, Jr. in qualità di capo della "War Finance Corporation"[1], fu occupato a collocare due miliardi di dollari di Titoli di Stato, collocando molti di questi ordini principalmente con l’istituto bancario adesso situato al numero 14 di Wall Street intestato a Eugene Meyer, Jr., il quale e’ adesso il maggior azionista nella Allied Chemical Corporation. Vorrei richiamare la vostra attenzione sul rapporto No. 1635, 68esimo Congresso, seconda sessione, che rivela che almeno 24 milioni di dollari in Titoli di Stato furono duplicati. Titoli del valore di 10 miliardi di dollari segretamente distrutti. Il nostro Comitato sul Sistema Bancario e Valutario ha trovato estremamente inaffidabili gli archivi della "War Finance Corporation"[1] durante la presidenza di Eugene Meyer, Jr.
Mentre la contabilità veniva portata dinnanzi a questo comitato dalle persone che ne erano i custodi e riportato al Ministero del Tesoro durante la sera, il comitato scoprì che venivano compiuto alterazioni sui registri permanenti.
Il documento mensile che racchiude il lavoro della Commissione per i Servizi Pubblici per il Primo Distretto di New York [The record of public service] non impedì a Meyer, Jr. di continuare a servire il popolo Americano al Consiglio della Federal Reserve, come Presidente della "Reconstruction Finance Corporation"[1], e come capo della Banca Internazionale.
Il Presidente Rand, della Marine Midland Corporation,  interrogato sul suo improvviso desiderio per i servigi di Edmund Platt, disse: «Noi paghiamo il signor Platt 22.000 dollari all’anno, ed abbiamo rilevato il suo ufficio, naturalmente». Questo voleva dire altri cinquemila dollari all’anno.
Il Senatore Brookhart mostrò che Eugene Meyer, Jr. amministrò il Consiglio Federale per il Prestiti all’Agricoltura contro gli interessi degli agricoltori Americani, dicendo: «Il Signor Meyer non prestò mai più di 180 milioni di dollari di valore azionario dei 500 milioni di dollari previsti per i prestito all’agricoltura, in modo che nell’aiutare gli agricoltori egli non riuscì mai ad usare neppure la metà del capitale.»
MEYER: Il Senatore Kenyon mi ha scritto una lettera che mostra che io ho cooperato con gran vantaggio per le persone dell’Iowa.
SENATORE BROOKHART: «Lei si è messo dalla parte del popolo di Wall Street. Loro mandano sempre qualcuno a farlo. Non ho ancora trovato nelle sue dichiarazioni molto interesse nell’elargire prestito agli agricoltori in maniera diffusa,  né alcun sforzo per aiutarla la loro condizione. Nei suoi due anni di presidenza del Consiglio Federale per il Prestito all’Agricoltura lei ha concesso pochissimi prestiti rispetto al capitale posseduto. Lei ha fatto prestiti a solo un ottavo della richiesta, secondo quando da lei dichiarato».
Nonostante l’incriminante evidenza scoperta durante queste sedute del Senato, Eugene Meyer, Jr. rimase al Consiglio della Federal Reserve.

Durante questo tragico periodo, il presidente Louis McFadden del Comitato per il Sistema Bancario e Valutaria continuò la propria solitaria crociata contro la "London Connection" che aveva rovinato la Nazione. Il 10 Giugno del 1932, McFadden dichiarò di fronte alla Camera dei Deputati:

«Alcune persone pensano che le banche della Federal Reserve siano istituzioni del Governo degli Stati Uniti. Non sono istituzioni governative. Sono monopoli creditizi privati che depredano il popolo degli Stati Uniti dei propri benefici e di quelli dei loro clienti stranieri. Le banche della Federal Reserve sono gli agenti della banche centrali straniere». Henry Ford ha detto, «L’unico scopo di questi finanzieri è il controllo del Mondo attraverso la creazione di debiti inestinguibili. La verità è che il Consiglio della Federal Reserve ha usurpato il Governo degli Stati Uniti attraverso l’arroganza del monopolio creditizio che domina il Consiglio e le banche della Federal Reserve».

Il 13 Gennaio 1932, McFadden aveva introdotto una risoluzione accusando il Consiglio dei Governatori della Federal Reserve di "Cospirazione Criminale" ["Associazione a delinquere", ndc]:

«Premesso che io li accuso, congiuntamente e separatamente, del crimine di aver cospirato a tradimento e agito contro la pace e la sicurezza degli Stati Uniti e di aver proditoriamente cospirato per distruggere il governo costituzionale degli Stati Uniti. Stabilito, che la Commissione Giudiziaria è autorizzata e diretta per intero o da sub-commissioni per investigare la condotta ufficiale del Consiglio della Federal Reserve e dei funzionari per determinare se, secondo il citato Commissione, essi sono stati colpevoli di qualche grave crimine o violazione che secondo al Costituzione richiede l’interposizione dei poteri Costituzionale del corpo legislativo del Parlamento.»

Nessuna decisione concreta fu presa sulla base di tale mozione. McFadden tornò il 13 Dicembre 1932, con una mozione per incriminare il Presidente Herbert Hoover. Solo cinque membri del Congresso lo appoggiarono su questa iniziativa, e la mozione fallì. Il leader della maggioranza Repubblicana al Parlamento commentò:

«Adesso Louis T. McFadden e’ politicamente morto».

Il 23 maggio 1933, McFadden introdusse in Parlamento la Mozione No.158, Articoli di Incriminazione contro il Segretario al Tesoro, due suoi vice Segretari al Tesoro, i Governatori del Consiglio della Federal Reserve, funzionari e direttori delle banche della Federal Reserve per la loro colpevolezza e collusione nell’aver causato la Grande Depressione.

«Io li accuso di essersi illegalmente appropriati di 80 miliardi di dollari appartenenti al Governo degli Stati Uniti nell’anno 1928. Tale appropriazione indebita consiste nell’illecita richiesta di restituzione di denaro nei confronti del Tesoro degli Stati Uniti per un ammontare di oltre 80 miliardi di dollari nel 1928, e per ogni anno successivo, e nell’aver derubato il Governo degli Stati Uniti e la sua gente con il furto e la vendita delle riserve d’oro degli Stati Uniti».

La mozione non raggiunse mai la sala per la discussione. Circolò rapidamente a voce che McFadden era insano di mente, e nelle successive elezioni Congressuali, egli fu tremendamente sconfitto a causa di migliaia di dollari che defluirono dal suo distretto provinciale di Canton, Pennsylvania.

Nel 1932, il popolo Americano elesse Franklin D. Roosevelt Presidente degli Stati Uniti d’America. Questo fu acclamato come la liberazione degli Americani dall’influenza malefica che aveva causato la Grande Depressione, la fine del dominio di Wall Street, e la scomparsa della figura del banchiere da Washington.

Roosevelt dovette la sua carriera politica a circostanze fortuite. Come Assistente al Segretario del Ministero della Marina durante la Prima Guerra Mondiale, grazie a vecchi legami scolastici, egli era intervenuto per impedire il diffondersi dell’ omosessualità all’interno della Marina che includeva diversi amici di Harvard di Groton. Per questo motivo egli fu ben voluto dal ricco jet-set dell’omosessualità internazionale che viaggiava avanti e indietro tra New York e Parigi, e che era gestita da Bessie Marbury, di una vecchia e importante famiglia di New York. La "moglie" di Bessie, che visse con lei per un numero di anni, era Elsie de Wolfe, più tardi divenuta Lady Mendl attraverso un "matrimonio di convenienza", l’intermediario del jet-set internazionale. Questi reclutarono la giovane figlia di J.P. Morgan, Anne Morgan, all’interno del gruppo, e usarono la sua fortuna per restaurare la Villa Trianon di Parigi, che divenne il loro quartier generale. Durante la Prima Guerra Mondiale, fu usata come ospedale. Bessie Marbury era in attesa di essere premiata con la Legion d’Onore dal Governo Francese come riconoscenza, ma J.P. Morgan, Jr., che la disprezzava per aver corrotto la sua giovane sorella, richiese al Governo Francese di non consegnare il premio, e così accadde.

Con il vivo rimorso per lo scacco ricevuto, Bessie Marbury si buttò in politica, e divenne una figura potente all’interno del Partito Nazionale Democratico. Reclutò inoltre Roosevelt all’interno della cerchia, e, durante una visita ad Hyde Park, Eleanor confidò che stava disperatamente cercando di trovare qualcosa da fare al "povero Franklin", visto che ormai egli era confinato sulla sedia a rotelle, ed era molto depresso.
«So cosa possiamo fare», esclamò Bessie, «Lo faremo candidare come Governatore di New York!». Grazie al suo potere ella riuscì nel suo scopo, e Roosevelt più tardi divenne Presidente.
Uno degli uomini che Roosevelt portò a New York con sé in qualità di Consigliere Speciale del Tesoro fu Earl Bailie della J&W Seligman Company, che aveva ottenuto notorietà  come l’uomo che dette la bustarella di 415.000 dollari a Juan Leguia, figlio del Presidente del Perù, in modo che il Presidente accettasse un prestito della J&W Seligman Company. Ci furono molte critiche su questa nomina, e Roosevelt, nell’interesse di mantenere il suo nuovo ruolo di difensore della gente, rispedì Earl Bailie a casa a New York.

Lo stesso Franklin D. Roosevelt era un banchiere internazionale con una brutta reputazione, per aver messo in circolazione larghe emissioni di titoli in questo paese negli anni Venti. Questi titoli non furono rimborsati ed i nostri cittadini persero milioni di dollari, ma scelsero comunque Roosevelt come loro Presidente. L’elenco dei Direttori di New York riporta Roosevelt come presidente e Direttore della United European Investors, Ltd., nel 1923 e 1924, che mise in circolazione molti milioni di Marchi Tedeschi in questo paese, nessuno dei quali fu rimborsato. L’elenco dei Direttori della città di Poor lo annovera come direttore dell’International Germanic Trust Company nel 1928. Franklin D. Roosevelt fu anche un consigliere per la the Federal International Banking Corporation, una compagnia Anglo-Americana per commerciava con titoli di credito stranieri negli Stati Uniti.

L’ufficio legale di Roosevelt e O’Connor durante gli anni Venti rappresentava molte aziende internazionale. Il suo socio legale, Basil O’Connor, fu direttore delle seguenti aziende: Cuban-American Manganese Corporation, Venezuela-Mexican Oil Corporation, West Indies Sugar Corporation, American Reserve Insurance Corporation, Warm Springs Foundation. Fu anche direttore di altre aziende, e più tardi direttore della Croce Rossa Americana.

Quando Franklin D. Roosevelt assunse l’ufficio della Presidenza degli Stati Uniti, egli chiamò come Direttore del Bilancio Preventivo James Paul Warburg, figlio di Paul Warburg, e Vice Presidente dell’International Acceptance Bank e di altre aziende. Roosevelt assunse come Segretario al Tesoro W.H. Woodin, uno dei più grandi industriali del paese, Direttore dell’ American Car Foundry Company e di numerose altre aziende ferroviarie, Remington Arms, The Cuba Company, Consolidated Cuba Railroads, ed altre grandi corporazioni.

Woodin fu successivamente sostituito da Henry Morgenthau, Jr., figlio di un industriale immobiliare che aveva aiutato Woodrow Wilson alla Casa Bianca. Una delle prime cose che fece fu dichiarare una moratoria bancaria, per aiutare i banchieri a mettere in ordine i loro conti.
La rivista World's Work afferma: «Il Congresso ha lasciato Charles G. Dawes e Eugene Meyer, Jr. liberi di stimare, secondo il loro personale metodo, le garanzia che possono offrire i potenziali richiedenti di due miliardi di dollari di capitale». Roosevelt istituì inoltre la Commissione per gli Scambi Valutari, per assicurarsi che nessuna nuova faccia potesse entrare a far parte del gang di Wall Street, che portò alla seguente discussione al Congresso:

DEPUTATO WOLCOTT: All’udienza dinnanzi a questo Comitato nel 1933, gli economisti ci mostrarono le tabelle che provavano oltre ogni dubbi che il valore delle merci in dollari seguiva il livello del prezzo del dollaro.  Non e’ stato così, vero?

LEON HENDERSON: No.

DEPUTATO GIFFORD: Non e’ forse vero che Joe Kennedy e’ stato assunto [come Presidente della Commissione per gli Scambi Valutari, ndt] dal Presidente Roosevelt in quando era adatto al grande business?

LEON HENDERSON: Penso di si.

Paul Einzig fece notare nel 1935 che: «Il Presidente Roosevelt fu il primo a dichiararsi ampiamente favorevole ad una politica monetaria mirata alla deliberata programmazione della crescita dei prezzi. In senso negativo la sua politica fu un successo. Tra il 1933 ed il 1935 egli riuscì a ridurre l’indebitamento privato, ma questo fu fatto al costo dell’aumento dell’indebitamento pubblico».
In altre parole, spostò il carico dei debiti dai ricchi ai poveri, visto che i ricchi sono pochi ed i poveri molti.

Il Senatore Robert L. Owen, testimoniando dinnanzi alla Commissione Parlamentare sul Sistema Bancario e Valutario del 1938, disse: «Io ho scritto nel disegno di legge ciò che e’ stato da me introdotto al Senato il 26 Giugno 1913, una disposizione secondo cui i poteri del Sistema dovevano essere assunti per promuovere un livello dei prezzi stabile. I potenti interessi monetari presero il controllo del Consiglio della Federal Reserve per mezzo di Paul Warburg, Albert Strauss e Adolph C. Miller e poterono avere quell’ incontro segreto il 18 Maggio 1920, e causare una contrazione del credito così violenta che fece perdere il lavoro a 5 milioni di persone. Fu nel 1920 che il Consiglio della Federal Reserve causò deliberatamente il Panico del 1921. Le stesse persone, senza controllo all’interno dei mercato dei titoli, espandendo il credito fino all’eccesso tra il 1926 e il 1929, aumentarono i prezzi delle azioni fino al punto incredibile dove non poterono più guadagnare dividendi, e quando la gente se non rese conto, cercarono di uscirne, portando a Crack del 24 Ottobre 1929».

Il Senatore Owen non approfondì se il Consiglio della Federal Reserve potesse essere responsabile verso il pubblico. In realtà, non potevano. Essi sono funzionari pubblici assunti dal Presidente, ma i loro salari sono pagati dagli azionisti privati delle banche della Federal Reserve.

Il Governatore W.P.G. Harding del Consiglio della Federal Reserve testimoniò nel 1921 che:

«La Federal Reserve Bank è un istituzione posseduta dalle banche membri azioniste. Il Governo non possiede neppure un dollaro di azioni in essa».

Tuttavia, il Governo permette al Sistema della Federal Reserve di usare i suoi miliardi di dollari di credito, e questo conferisce alla Federal Reserve la sua caratteristica di banca centrale, il potere di stampare moneta sulla base del credito governativo. Noi non abbiamo una banconota del Governo Federale o certificati  rappresentativi di depositi in oro come valuta. Noi abbiamo la banconota della Federal Reserve Bank, emessa dalle banche della Federal Reserve, e ogni dollaro che essi stampano è un dollaro nelle loro tasche.

W. Randolph Burgess, della Federal Reserve Bank di New York, dichiarò di fronte all’Accademia di Scienze Politiche nel 1930: «Nei suoi più importanti principi di operatività il Sistema della Federal Reserve non e’ diversa da ogni altra banca di emissione, come al Banca di Inghilterra, la Banca di Francia o la Reichsbank».

Tutte queste banche hanno il potere di emettere valuta nei loro rispettivi paesi. Quindi, la gente non possiede il proprio denaro in Europa, e neppure qui. Il denaro e’ privatamente stampato per profitto privato. La gente non ha sovranità sul proprio denaro, così come nessuna sovranità su tutte le questioni politiche come per esempio la politica esterna.

Come banca centrale di emissione, il Sistema della Federal Reserve ha dietro esso tutta l’enorme ricchezza del popolo Americano. Quando iniziò le operazioni nel 1913, essa creò una seria minaccia alle banche centrali degli impoveriti paesi Europei. Visto che essa rappresentava l’enorme ricchezza, riusciva ad attrarre più oro di quando fosse desiderabile negli anni Venti, ed era chiaro che presto tutta quella montagna d’oro si sarebbe accumulata in questo paese. Questo rese il Gold Standard [sistema monetario nel quale la moneta e’ convertibile in certo ammontare fisso di oro. Gli Usa lo usarono fino al 1971, ndt] un gioco in Europa, perché non avrebbero avuto alcun oro per coprire le loro emissioni di moneta e credito. Fu la nota dichiarazione della Federal Reserve nel 1927, dopo l’ incontro segreto con i capi delle banche centrali straniere, per ottenere quelle grandi quantità di oro rispedite in Europa, ed i suoi metodi per farlo, il basso tasso di interesse e abbondanti acquisti dei titoli di stato, che crearono grandi somme di nuova moneta, intensificarono la speculazione nei mercati dei titoli e lo fecero collassare generando una depressione che portò al disastro nazionale.

Visto che il Sistema della Federal Reserve, era colpevole di aver causato il disastro, potremmo supporre che avrebbero potuto cercare di alleviarlo. Tuttavia, durante tutti gli anni bui dal 1931 al 1932, i Governatori del Consiglio della Federal Reserve videro peggiorare la condizione del popolo Americano e non fecero niente per aiutarlo. Questo è più criminale dell’originario complotto della Depressione. Chiunque ha vissuto quegli anni in questo paese ricorda l’assai diffusa disoccupazione, la miseria, e la fame della gente. In ogni momento durante questi anni il Consiglio della Federal Reserve avrebbe potuto agire per prestare il proprio aiuto.

Il problema era rimettere un po’ di denaro in circolazione. Così tanta di quella moneta normalmente usata per pagare l’affitto ed il cibo era stata risucchiata all’interno di Wall Street così che non ci fu più moneta per ripagare il lavoro per vivere. In molte aree, le gente stampò la propria moneta su pezzetti di legno e carta per usarla all’interno della loro comunità, e questa moneta funzionò, visto che rappresentava un obbligazione assunta da entrambe le parti che la gente riconosceva.

Il Sistema della Federal Riserve rappresentò una banca centrale di emissione. Aveva il potere di, e fece, quando accontentò il suoi proprietari, stampare milioni di dollari di moneta. Perché non fece lo stesso nel 1931 e 1932? I banchieri di Wall Street furono dalla parte di Herbert Hoover, e vollero che Franklin D. Roosevelt arrivasse su un "onda di gloria come salvatore della Nazione". Quindi,  il popolo Americano dovette morire di fame e soffrire fino al Marzo 1933, quando il Cavalieri Bianco arrivò cavalcando assieme alla sua banda di corruttori di Wall Street e mise un può di moneta in circolazione. Questo era tutto quello che c’era da fare. Non appena Roosevelt assunse la presidenza, la Federal Reserve iniziò ad acquistare i Titoli dello Stato al ritmo di dieci milioni di dollari a settimana per dieci settimane, e creò centinai di milioni di dollari in nuova moneta, che alleviò la vitale fame di denaro e credito, e le aziende iniziarono ad assumere di nuovo la gente.

Durante l’Amministrazione Roosevelt, il Consiglio della Federal Reserve, per quanto se ne preoccupasse il pubblico, era rappresentato da Marriner Eccles. Eccles era un banchiere dello Utah, Presidente della First Securities Corporation, un consorzio d’investimento riunito formato da un certo numero di banche che Eccles aveva sostenuto durante la Depressione Agricola del 1920-1921. Eccles era anche un direttore di grandi imprese come la Pet Milk Company, Mountain States Implement Company, e Amalgamated Sugar. Come grande banchiere, Eccles si adattò bene con i gruppi di uomini di potere che stavano influenzando Roosevelt.

Ci furono alcune discussioni al Congresso riguardo se Eccles dovesse essere a capo del Consiglio della Federal Reserve nel momento stesso in cui possedeva tutte quelle banche nello Utah, ma egli dichiarò che aveva poco a che fare con la First Securities Corporation all’infuori che esserne il Presidente, e così fu confermato come Presidente del Consiglio della Federal Riserve.

Eugene Meyer, Jr. adesso si è dimesso dal suddetto Consiglio per trascorrere più tempo a gestire la sua Reconstruction Finance Corporation, una società del valore di due miliari di dollari.

La Legge bancaria del 1935, che aumentò enormemente il potere di Roosevelt sulle finanze della Nazione, fu una parte integrante della legislazione con la quale egli si propose di estendere il suo regno degli Stati Uniti. Non incontrò l’opposizione della gente riguardo al National Recovery Act [Legge per la Ripresa Economica della Nazione, Giugno 1933, che aveva lo scopo di sostenere i prezzi e stimolare l’ economia dopo la Grande Depressione, ndt] in quanto egli non fu così  palese nell’infrangere la loro libertà. Fu [la Legge bancaria] comunque un importante provvedimento. Prima di tutto, estese la durante in carica dei Governatori del Consiglio della Federal Reserve a quattordici anni, cioè, tre volte e mezzo la durante di mandato Presidenziale. Questo significò che un Presidente in carica ostile al Consiglio della Federal Riserve poteva non ottenere la maggioranza di esso. Quindi la politica monetaria inaugurata prima che il Presidente assumesse l’ufficio alla Casa Bianca sarebbe continuata indipendentemente se egli ne era contrario.

La Legge Bancaria del 1935 abrogò la clausola gli articoli della Legge Bancaria Glass-Steagall del 1933 [questa legge separava gli investimenti dai servizi commerciali bancari, ndt], che prevedeva che un istituto bancario non potesse accedere alla Borsa Valori né essere coinvolto in alcun investimento bancario. Questa disposizione portò i suoi benefici, visto che evitava che una banca potesse concedere prestiti alle aziende di cui era proprietaria. Inoltre deve essere anche ricordato che questa disposizione di legge sopprimeva altre disposizioni nella Legge, come la creazione di una Compagnia per l’Assicurazione sui Depositi Federali, fornendo un’assicurazione monetaria della cifra di 150 milioni di dollari, per garantire depositi del valore di quindici miliardi di dollari. Questo incrementò il potere dei grandi banchieri su piccoli banchieri e gli dette un’altra scusa per indagare su di loro. La Legge Bancaria del 1933 prevedeva inoltre che tutti i guadagni delle banche della Federal Riserve dovevano per legge andare nelle casse delle banche stesse. Finalmente fu eliminata la condizione, prevista nella Legge, secondo cui il governo partecipava alla divisione dei profitti. Non era mai stato rispettato, e l’aumento delle disponibilità finanziare e patrimoniali delle banche della Federal Reserve da 143 milioni di dollari nel 1913 a 45 miliardi di dollari nel 1949 andò interamente agli azionisti privati delle banche. Perciò, l’unica disposizione positiva della Legge bancaria del 1933 fu abrogata nel 1935, e anche le banche della Federal Reserve avevano adesso il permesso di prestare denaro all’industria, farsi concorrenza con le altre banche, che non sarebbero riuscite a offrire gli stessi grandi prestiti a causa delle loro piccole dimensioni.

Quando la disposizione di legge secondo la quale le banche non potevano effettuare investimenti bancari e operare nella Borsa Valori, fu abrogate nel 1935, a Carter Glass, uno dei membri del Congresso che fu promotore di tale legge, fu chiesto: «Questo significa che J.P. Morgan può tornare a compiere investimenti bancari?»
«Perché no?», rispose il Senatore Glass. «C’è stato un clamore in tutto il paese per il fatto che le banche non concederanno prestiti. Adesso i Morgan possono tornare a finanziare».

Visto che la legge era a loro sfavorevole, i banchieri hanno semplicemente ridotto l’ammontare dei prestiti concessi finché la legge non è stata abrogata.

Il Newsweek del 14 Marzo 1936, riportava: «Il Consiglio della Federal Reserve ha licenziato nove presidenti delle proprie banche, motivando che "intendeva adattare la presidenza delle banche della Federal Reserve principalmente per un lavoro part-time su base onoraria"».
Questo fu un altro esempio della centralizzazione del controllo del Sistema della Federal Reserve. Il sistema del distretto regionale non era mai stato un fattore importante nell’amministrazione della politica monetaria, ed il Consiglio non stava riducendo la presenza dei propri funzionari al di fuori di Washington. Il Presidente dei Comitato Senatoriale sul Sistema Bancario e Valutario chiese, durante le udienze per l’ approvazione della Legge Gold Reserve del 1934:

«Non è forse verso, Governatore Young, che il Segretario al Tesoro durante i dodici anni passati ha dominato la politica delle banche e del Consiglio della Federal Reserve in merito all’acquisto di Titoli di Stato?»

Il Governatore Young lo negò, ma non fu mai reso noto che nei suoi veloci viaggi in questo paese nel 1927 e 1929 per dettare la politica della Federal Reserve, il Governatore Montagu Norman della Banca di Inghilterra andò direttamente da Andrew Mellon, Segretario al Tesoro, per chiedergli di acquistare Titoli di Stato sul mercato aperto e iniziare a riportare l’oro da questo paese verso l’ Europa.
Dalle udienza per la Gold Reserve emerse l’identità di altre persone che avevano avuto interessi nelle operazione del Sistema della Federal Reserve. James Paul Warburg appena di ritorno dalla Conferenza sull’Economia di Londra con il Professor O.M.W. Sprague e Henry L. Stimson, si presentò per dichiarare che pensava che il nostro paese dovesse modernizzare il Gold Standard. Frank Vanderlip suggerì che dovevano disfarci del Consiglio della Federal Reserve e istituire un’Autorità Monetaria Federale. Questo non avrebbe fatto alcuna differenza per i banchieri di New York, che avrebbero selezionato comunque i propri funzionari. Ed il Senatore Robert L. Owen, sempre critico verso tale sistema, fece la seguente dichiarazione:

«La gente non sapeva che le banche della Federal Reserve erano organizzazione atte a fare profitti. Esse erano concepite come istituti con lo scopo di stabilizzare la fornitura di moneta e credito del paese. Questa fine è stata compiuta. Certamente, c’è stata la più rimarchevole variazione nell’acquisto del potere monetario da quando il Sistema [della Federal Reserve] è entrato in vigore. Gli uomini della Federal Reserve sono scelti dalle grandi banche, attraverso piccolo e discrete campagne selettive, e naturalmente essi seguono gli ideali che gli sono descritti come  i più attendibili da un punto di vista finanziario».

Benjamin Anderson, economista della Chase National Bank di New York, disse:

«Attualmente, 1934, abbiamo 900 milioni di dollari di reserve in eccesso. Nel 1924, con un incremento delle riserve di 300 milioni, abbiamo qualcosa come tre o quattro miliardi di espansione del credito bancario in maniera molto veloce. Questa moneta extra fu immessa nel mercato dalle banche della Federal Reserve nel 1924 attraverso l’acquisto di Titoli di Stato e fu la causa della rapida espansione del credito bancario. Le banche continuarono a produrre eccesso di riserve perché entrava più oro, e perché, in qualsiasi momento ci fosse stata una riduzione, le persone della Federal Reserve avrebbe immesso sul mercato nuova moneta. Essi allentarono un po’ il flusso nel 1926. Le cose si stabilizzarono un po’ quell’anno. E poi nel 1927 immisero meno di 300 milioni di riserve addizionali, dettero vita ad una selvaggia Borsa Valori, e poi ci condussero dritti verso il crollo del 1929».

Il dott. Anderson dichiarò inoltre che:

«La moneta delle banche della Federal Reserve è moneta che esse creano. Quando acquistano Titoli di Stato esse creano riserve. Pagano i Titoli di Stato emettendo assegni a proprio favore, e questi assegni arrivano alle banche commerciali e sono da esse depositati nelle banche della Federal Reserve, così la moneta viene ad esistere, mentre prima non esisteva».

SENATOR BULKLEY: Non incrementa per niente la circolazione media?

ANDERSON: No.

Questa e’ la spiegazione della maniera con la qualche le banche della Federal Reserve incrementarono le loro disponibilità finanziarie da 143 milioni di dollari a 45 miliardi di dollari in 35 anni. Non hanno mai prodotto niente, sono state aziende non produttive, e nonostante ciò hanno ottenuto un profitto enorme, semplicemente creando moneta, il 95% della quale in forma di credito, che non si aggiunge alla media del circolazione. Non è stata distribuita tra la gente sottoforma di stipendi, né ha incrementato il potere d’acquisto degli agricoltori e degli operai. E’ stata moneta-credito creata dai banchieri per uso e profitto dei banchieri, che hanno incrementato la loro ricchezza di oltre quaranta miliardi di dollari in pochi anni visto che avevano ottenuto il controllo del credito statale nel 1913 attraverso l’ approvazione della Legge della Federal Reserve [Federal Reserve Act].

Dinnanzi al Comitato per il Sistema Bancario e Valutario il 24 Giugno del 1941, il Governatore Eccles disse:

«La moneta e’ creata perché esiste il diritto di mettere in circolazione moneta-credito».

La concessione di credito allo Stato dette ai banchieri privati, nel 1913, delle opportunità illimitate di creare moneta. Il Sistema della Federal Reserve poteva anche distruggere moneta in grandi quantità attraverso le operazione di mercato aperto. Eccles disse di fronte al Congresso nel 1939:

«Quando si vendono titoli di stato sul mercato aperto, si estinguono le riserve».

Estinguere le riserve vuol dire cancellare la base per l’esistenza della moneta e del credito, o ridurre moneta e credito, una condizione che di solito è anche più favorevole ai banchieri che la creazione di moneta. Il potere di ridurre o distruggere moneta da al banchiere un immediato ed illimitato controllo della situazione finanziaria, visto che egli è il solo a possedere moneta ed il solo con il potere di emetterla in periodi di mancanza di essa. Il panico monetario del 1873, 1893, e 1920-21, fu caratterizzati da una contrazione nella circolazione media di moneta. In termini economici, questo non suona come qualcosa di terribile, ma quando accade che la persone non hanno moneta per pagare l’affitto o il cibo, e quando accade che un datore di lavoro riduca i tre quarti dei suoi impiegati perché non può ottenere moneta a prestito per pagarli, l’enorme colpa dei banchieri ed il luogo record di sofferenza e miseria per i quali essi sono responsabili suggerisce che nessuna punizione può essere troppo severa per i loro crimini contro i propri simili.

Il 30 Settembre del 1940, il Governatore Eccles disse:

«Se nel nostro sistema monetario non ci fossero debiti, non esisterebbe il denaro».

Questa e’ una dichiarazione precisa di ciò che rappresenta il nostro sistema monetario. La moneta, invece di essere creata dalla produzione della gente, dall’annuale aumento di beni e servizi, è creata dai banchieri in base ai debiti della gente. Visto che questa [moneta] è inadeguata, essa è soggetta ad una grande fluttuazione ed è praticamente instabile. Queste fluttuazioni sono anche una fonte di grande profitto. Per questa ragione, il Consiglio della Federal Reserve si è costantemente opposto ad ogni legislazione che tenta di stabilizzare il sistema monetario. La sua posizione è stata descritta perfettamente nella lettera del presidente Eccles al Senatore Wagner il 9 Marzo del 1939, e nel  Memorandum pubblicato dal Consiglio il 13 Marzo del 1939.

Il Presidente Eccles scrisse che:

«..sei avvisato che il Consiglio dei Governatori del Sistema della Federal Reserve non appoggia l’approvazione della legge del Senato n.31, una legge che modifica il Federal Reserve Act, ed ogni altra legislazione di questa natura»

Il Memorandum del Consiglio, nella parte intitolata "Memorandum sugli Scopi per mantenere I Prezzi a Livello Fisso" recita:

«Il Consiglio dei Governatori si oppone ad ogni legge il cui scopo è la stabilizzazione del livello dei prezzi sulla base del fatto che i prezzi non dipendono principalmente dal prezzo o costo della moneta; che il controllo del Consiglio sulla moneta non può essere completo; e che la stabilità media dei prezzi, anche se ottenibile per mezzo di un intervento ufficiale, non assicurerebbe una ricchezza duratura».

Inoltre William McChesney Martin, Presidente del Consiglio dei Governatori nel 1952, dichiarò di fronte al subcomitato per il Controllo del Debito, il Patman Committee, il 10 Marzo del 1952, che: «Uno degli scopi fondamentali del Federal Reserve Act è proteggere il valore del dollaro».
Il Senatore Flanders gli chiese: «Questo è citato espressamente nell’originale legislazione che ha creato il Federal Reserve System?»
«No», rispose Martin, «ma è insita nell’intera storia legislativa e negli aspetti finanziari circostanti».
Il Senatore Robert L. Owen ci ha detto come l’intento di proteggere il dollaro fu escluso contro la sua volontà, e che il Consiglio dei Governatori si era opposto a tale legislazione in merito.  Evidentemente il Sig. Martin non ne è al corrente.

I prezzi medi stabili, in realtà, sono impossibili da ottenere finché gli speculatori nel mercato dei titoli guidano il prezzo al rialzo od al ribasso allo scopo di generare un profitto per loro stessi. Nonostante l’insistenza del Governatore Eccles che la stabilità dei prezzi medi non avrebbe assicurato una ricchezza duratura, non poterono fare molto per determinare tale condizione.
Un persona con una retribuzione annua di 2.500 dollari non è benestante se il prezzo del pane aumenta del 5% a paniere durante l’ anno.
Nel 1935, Eccles dichiarò davanti alla Commissione Parlamentare per l’Attività Bancaria e Valutaria:

«ll Governo controlla la riserva d’oro, cioè, il potere di emettere moneta e concedere credito, quindi regolamentando largamente la struttura del prezzo».

Questo e’ una contraddizione quasi diretta della dichiarazione di Eccles nel 1939 secondo la quale i prezzi  non dipendono, primariamente, dal prezzo o costo della moneta.

Nel 1935, il Governatore Eccles dichiarò davanti alla Commissione Parlamentare:

«Il Consiglio della Federal Reserve ha il potere di dare inizio ad operazioni di mercato aperto. Le operazioni di mercato aperto sono i più importanti strumenti di controllo sul volume e costo del credito nel paese. Quando dico "credito" in questo contesto, voglio dire denaro, perché senza dubbio la più larga parte di denaro in uso delle persone di questo paese è sotto forma di credito bancario e depositi bancari. Quando le banche della Federal Reserve acquista cambiali o titoli di credito nel mercato aperto, esse incrementano il volume del denaro posseduto della gente e ne diminuisce il suo costo; e quando esse vendono nel mercato aperto diminuiscono il valore della moneta e incrementano il suo costo. Il potere che controlla queste operazioni, che influenza il benessere di un'intera popolazione, deve essere attribuito ad un corpo rappresentativo dell’ interesse nazionale».

La testimonianza del Governatore Eccles descrive il cuore della macchina monetaria che Paul Warburg rivelò al suo incredulo collega banchiere all’ Isola di Jekyll nel 1920. Molti Americani sostengono di non poter capire come opera il Sistema della Federal Reserve. E’ oltre la loro comprensione, non perché e complesso, ma per la sua semplicità. Se qualcuno in modo rassicurante viene da te offrendosi di dimostrare la sua meravigliosa macchina da soldi, te lo osservi mentre egli ci inserisce in un pezzo di carta bianca e ci tira fuori una banconota da 100 dollari. Questo è il Sistema della Federal Reserve. Poi tu ti offri di comprargli questa meravigliosa macchina, ma non puoi. E’ posseduta dagli azionisti privati delle banche della Federal Reserve, le cui identità possono essere tracciate parzialmente, ma non completamente, con la "the London Connection" [legami con gli ambienti di Londra, ndt].

All’udienza della Commissione Parlamentare per l’Attività Bancaria e Valutaria del 6 Giugno 1960, il membro del Congresso Wright Patman, Presidente, interrogò Carl E. Allen, Presidente della Federal Reserve Bank di Chicago.

PATMAN: Quindi, Signor Allen, quando il Comitato per le Operazioni di Mercato Aperto della Federal Reserve compra un titolo da un milione di dollari voi create il denaro rappresentativo del credito della Nazione, denaro che vi serve per pagare quel titolo, giusto?
ALLEN: Esatto.
PATMAN: Ed il credito della Nazione è rappresentato dalle Banconote della Federal Reserve in questo caso, vero? Se le banche vogliono moneta reale, voi date in pagamento le Banconote della Federal Reserve, vero?
ALLEN: Questo potrebbe essere fatto, ma nessuno vuole le banconote della Federal Reserve.
PATMAN: Nessuno le vuole, perché le banche preferiscono avere il credito sottoforma di riserve.

Questa è la parte più incredibile dell’operazione della Federal Reserve e per qualcuno difficile da capire. Come può ogni cittadino Americano capire che ci sono persone in questo paese che hanno il potere di registrare un’entrata, sui propri libri contabili, in modo che il governo degli Stati Uniti dovrà loro un milione di dollari, ed incassare il capitale e gli interessi su questo "prestito"?

Il membro del Congresso Wright Patman ci dice nel "The Primer of Money" [testo di nozioni fondamentali sulla moneta, ndt], pagina 38, di essere andato in una banca della Federal Reserve a chiedere di vedere le loro riserve di titoli di credito sui quali il popolo Americano sta pagando gli interessi. Dopo che gli sono stati mostrati i titoli ha chiesto di vedere il loro denaro contante, ma essi avevano soltanto dei libri contabili e assegni con compilati.

Patman dice:

«Il contante, in verità, non esiste e non è mai esistito. Ciò che noi chiamiamo “riserve di contante” sono semplicemente crediti annotati su libri contabili delle banche della Federal Reserve. I crediti sono creati dalle banche della Federal Reserve e poi passati attraverso il sistema bancario».

Peter L. Bernstein, in "A Primer On Money, Banking and Gold", afferma:

«Il trucco delle banconote della Federal Reserve sta nel fatto che le banche della Federal Reserve non perdono alcun contante quando pagano questa moneta alle banche affiliate. Le banconote della Federal Reserve non sono rimborsabili con niente eccetto quando un debitore ripaga somme di denaro dovuto alla banca. Ma visto che tutte le banconote della Federal Reserve sono dichiarate essere per legge moneta legale, esse sono rimborsabili solo con esse stesse.. Esse sono obbligazioni non rimborsabili emesse dalle banche della Federal Reserve». /91

/91  Peter L. Bernstein, A Primer On Money, Banking and Gold, Vintage Books, New York, 1965, p. 104

Come sostiene il membro del Congresso Patman:

«Il dollaro rappresenta un dollaro di debito verso il Sistema della Federal Reserve. Le banche della Federal Reserve creano moneta senza preavviso per comprare i titoli di stato dal Tesoro degli Stati Uniti, prestando denaro in circolazione ad un certo interesse, contabilizzando le entrate dei libretti d’assegni a credito del Tesoro degli Stati Uniti. Il Tesoro stampa ed emette un miliardo di dollari in prestiti obbligazionari ad un certo tasso di interesse. La Federal Reserve dà al Tesoro un miliardo di dollari di credito in cambio di titoli, ed ha così creato dal nulla un miliardo di dollari di debito che il popolo Americano è obbligato a pagare maggiorato dell’ interesse. (Money Facts, House Banking and Currency Committee, 1964, p. 9)»

Patman continua: «Dove prende il denaro la Federal Reserve con il quale crea le riserve bancarie?»
Risposta: «Non prende i soldi, li crea. Quando il Sistema della Federal Reserve emette assegni crea denaro. La Federal Reserve è una macchina fabbrica soldi. Può emettere assegni o stampare moneta».

Nel 1951, la Federal Reserve Bank di New York pubblicò una brochure:

"Un giorno a lavoro alla Federal Reserve Bank di New York". A pagine 22, troviamo: «C’è ancora un altro e più importante elemento di interesse pubblico nell’operazione delle banche oltre alla protezione del denaro; le banche possono "creare" moneta. Uno dei più importanti fattori da ricordare in questa connessione è che la fornitura di moneta influisce sul livello generale dei prezzi – il costo della vita. L’ indice del costo della vita e la fornitura di denaro sono paralleli».

Le decisioni del Consiglio della Federal Reserve, o piuttosto, le decisione che gli sono state dette di prendere da parte di "gruppi sconosciuti", influiscono giornalmente sulle vite di ogni Americano attraverso l’effetto di queste decisioni sui prezzi. Aumentare i tassi di interesse, o rendere il denaro "più caro" contribuisce a limitare il denaro disponibile sul mercato, nello stesso modo in cui si accresce la riserva bancaria all’interno del Sistema della Federal Reserve. Inoltre, la vendita di titoli da parte del Comitato per il Mercato Aperto estingue ed abbassa la disponibilità di moneta. Comprare Titoli di Stato sul mercato aperto "crea" più moneta, così come accade quando si abbassa il tasso di interesse per rendere il denaro "meno costoso".

E’ ovvio che un aumento della disponibilità di moneta porta ricchezza, e che una diminuzione della disponibilità di moneta genera depressione. Drammatici incrementi di denaro che eccedono la disponibilità di titoli determinato inflazione, "troppo denaro da la caccia a pochi prodotti". Un aspetto più oscuro del sistema monetario è la "velocità di circolazione", che appare molto più pratica di quello che è. Si tratta della velocità con la quale il denaro cambia possessore; se si tratta di oro sepolto in un giardino di campagna, la velocità di circolazione della moneta è bassa, a causa della mancanza di fiducia nell’economia della Nazione. Una velocità di circolazione rapida, come il  boom economico della borsa valori degli anni Venti, significa veloce turnover [passaggio da un possessore all’altro, ndt], spesa ed investimento di denaro, ed il suo grado di fiducia, o eccessiva fiducia, nell’economia. Con un’alta velocità di circolazione,  una disponibilità più piccola di moneta circola tra quante più persone e merce quanto una larga disponibilità di moneta circolerebbe con un velocità di circolazione più bassa. Diciamo questo perché la velocità di circolazione, o fiducia nell’economia, è anche largamente influenzata dalle azioni della Federal Reserve. Milton Friedman commenta su Newsweek del 2 Maggio 1983:

«La principale funzione della Federal Reserve è determinare la disponibilità di moneta. Essa ha il potere di aumentare o diminuire tale disponibilità ad ogni ritmo che sceglie».

Questo è un enorme potere, perché aumentare la disponibilità di moneta può causare la rielezione di un governo, mentre diminuirla può causarne da sconfitta. Friedman continua criticando la Federal Reserve:

«Come è possibile che un’istituzione che ha un così povero primato di rendimento (prestazioni), nonostante tutto ha una così alta reputazione pubblica e controlla anche una considerevole dose di credibilità per le sue previsione?»

Tutte le transazioni di mercato aperto, che influenzano la disponibilità di moneta, sono condotte per un singolo Sistema dei conti da parte della Federal Reserve Bank di New York per conto di tutte le banche della Federal Reserve, e supervisionato dal funzionario della Federal Reserve Bank di New York. Le conferenze alle quali vengono prese le decisioni sull’acquisto o vendita di titoli di credito da parte del Comitato per il Mercato Aperto rimangono chiuse al pubblico, ed anche le delibere rimangono un mistero. L’ 8 Maggio del 1928, il New York Times riportò che Adolph C. Miller, Governatore del Consiglio della Federal Reserve, testimoniando di fronte al Comitato per il Sistema Bancario e Valutario, affermò che gli acquisti sul mercato aperto ed i tassi di sconto annuale erano stati stabiliti per mezzo di "conversazioni". A quel tempo, gli acquisti sul mercato aperto ammontavano a settanta o ottanta milioni di dollari al giorno, che oggi corrispondono a dieci volte tanto. Queste sono enormi somme manipolate sulla base di mere "conversazioni", ma questo è tutto ciò che possiamo sapere.

A causa di queste misteriose transazioni che influenzano la vita, la libertà e la felicità di ogni cittadino Americano, ci sono stati numerosi proposte come il Documento del Senato N.23, presentato da Mr. Logan il 24 Gennaio 1939, in base al quale:

«Il governo dovrebbe creare, stampare e far circolare tutta la moneta ed il credito necessario per soddisfare il fabbisogno di spesa del governo ed il potere d’acquisto dei consumatori. Il privilegio di creare e stampare moneta non è solo una prerogativa suprema del governo, ma è la più grande opportunità creativa del governo».

Il 21 Marzo 1960, il membro del Congresso Wright Patman usò una semplice illustrazione nel Congressional Record [documento pubblicato dal governo riportante le discussioni, dibattiti ed le votazioni, ndt] di come le banche "creano moneta":

«Se io deposito 100 dollari nella mia banca ed i requisiti di riserva obbligatoria imposti dalla Federal Reserve sono del 20% allora la banca può elargire un prestito a John Doe fino a 80 dollari. Da dove vengono fuori questi 80 dollari? Non vengono fuori dal mio deposito di 100 dollari; al contrario, la banca accredita semplicemente 80 dollari sul conto John Doe. La banca può acquistare i titoli obbligazionari di stato attraverso la stessa procedura, con la semplice creazione dei depositi a credito del governo. La creazione di moneta è un potere delle banche commerciali.. Dal 1917 la Federal Reserve ha dato alle banche private 46 miliardi di dollari di riserve».

Come ciò sia successo è meglio rivelato dal Governatore Eccles all’udienza davanti alla Commissione Parlamentare sul Sistema Bancario e Valutario il 24 Giugno 1941:

ECCLES: Il sistema bancario così come crea ed estingue i deposito nello stesso modo elargisce prestiti ed investe, sia che le banche acquistino Buoni del Tesoro, obbligazioni pubbliche o che facciano investimenti in proprietà.
MR. PATMAN: Sono completamente d’accordo con ciò che Lei dice, Governatore, ma rimane il fatto che loro creano la moneta, vero?
ECCLES: Le banche creano moneta quando elargiscono prestito o quando investono.

Il 30 Settembre 1941, davanti allo stessa Commissione, fu chiesto al Governatore Eccles dal deputato Patman:
«Come avete ottenuto il denaro per acquistare buoni del Tesoro per un valore di due milioni di dollari nel 1933?»

ECCLES: Lo abbiamo creato.
MR. PATMAN: Sulla base di cosa?
ECCLES: Sulla base del diritto di stampare moneta-credito.
MR. PATMAN: Quindi dietro a quel denaro non c’è niente se non l’aspettativa del Governo di ottenere credito?
ECCLES: Così funziona il nostro sistema monetario. Se non ci fossero debiti nel nostro sistema monetario, allora non ci sarebbe moneta.

Il 17 Giugno 1942, il governatore Eccles fu interrogato dal Sig. Dewey.

ECCLES:  Voglio dire, la Federal Reserve, quando esegue un’operazione di mercato, cioè se acquista Titoli di Stato, od altri valori mobiliari, mette il denaro nelle mani delle banche che creano depositi inattivi.
DEWEY: Non ci sono eccessi di riserve da usare a questo scopo?
ECCLES: Ogni volta che il Sistema della Federal Reserve acquista Titoli di Stato sul mercato aperto, o li acquista direttamente dal Tesoro, in ogni modo, questo è ciò che fa.
DEWEY: Con cosa li comprate? Create il credito?
ECCLES: Questo è quello che abbiamo sempre fatto. E’ il modo con cui opera il Sistema della Federal Reserve. Il Sistema della Federal Reserve crea moneta. E’ una banca di emissione.

All’Udienza Parlamentare del 1947, Kolburn chiese a Eccles:

«Cosa intende per monetizzazione del debito pubblico?»

ECCLES: Voglio dire che la banca crea moneta attraverso l’acquisto di Titoli di Stato. Tutto è creato con il debito – pubblico o privato.
FLETCHER: Presidente Eccles, quando pensa ci sarà la possibilità di ritornare ad un mercato aperto e libero, invece di questo mercato artificiale controllato e vincolato che abbiamo adesso?
ECCLES: Mai. Almeno non per tutto il resto della mia e della sua vita.

Il presidente Jerry Voorhisè citato dalla stampa Americana il 31 Agosto 1959, mentre interroga il Segretario al Tesoro:

«Intende dire che le banche, nel comprare Titoli di Stato, non danno a prestito i depositi dei loro clienti? Che creano il denaro che usano per acquistare titoli di credito?»

ANDERSON: Esatto. Le banche sono diverse da ogni altro istituto di credito che concede prestiti. Quando un istituto di risparmio, una compagnia assicurativa, o una società di credito concede un prestito, semplicemente aggiunge nel conto di deposito bancario del richiedente una certa somma di prestito. Il denaro non viene preso da nessun’altra parte. E' nuova moneta, ricreata dalla banca, ad uso di colui che richiede il prestito.

Abbastanza stranamente, non c’è mai stato un processo giudiziario sulla legalità o Costituzionalità  del Federal Reserve Act. Sebbene si collochi in gran parte sulla stesso terreno traballante del National Recovery Act [NRA - Legge emanata il 16 Giugno del 1933 stabilisce i codici di giusta competizione orientati al sostenimento dei prezzi e dei salari e per il risollevamento dell’economia a seguito della Grande Depressione del 1929-33, ndt]. L’ NRA fu impugnato nel caso Schechter Poultry contro Stati Uniti d’America, 29 U.S. 495, 55 US 837, 842 (1935), e fu dichiarato incostituzionale dalla Suprema Corte sulla base che "il Congresso non può rinunciare o trasferire ad altri le sue legittime funzioni. Il Congresso non può Costituzionalmente delegare la sua autorità legislativa ad associazioni o gruppi di commercio o industriali per conferire a quest’ultimi il potere di legiferare".

L’articolo 1, Sez. 8 della Costituzione recita che: "Il Congresso ha potere di prendere a prestito denaro fornendo come garanzia gli Stati Uniti d’ America.. e di coniare Moneta, stabilirne il valore, così come della Moneta straniera [intesa in senso stretto e non come banconote, ndt], e fissare lo Standard dei Pesi e delle Misure". Secondo le direttive dell’ NRA, il Congresso non può delegare questo potere al Sistema della Federal Reserve, né la propria autorità legislativa per consentire ad esso di fissare il tasso delle riserve bancarie, il tasso di sconto, o il volume di moneta. Tutti questi sono "legiferati" dal Consiglio della Federal Reserve, che si riunisce in sessioni per legiferare su dette questioni e per emanare "leggi" o regolamenti che ne fissano i termini.

La Seconda Guerra Mondiale dette ai grandi banchieri che possedevano il Sistema della Federal Reserve l’opportunità di scaricare sulla Nazione miliardi di dollari stampati all’inizio del 1930, nella più grande operazione di contraffazione della storia, tutto legalizzato dal governo Roosevelt, naturalmente. Henry Hazlitt scrive il 4 Gennaio 1943 in un’edizione del Newsweek Magazine: «Il denaro che ha iniziato ad apparire in circolazione una settimana fa, 21 Dicembre 1942, fu davvero carta tipografica stampata nel vero senso del termine, cioè, denaro che non ha alcun tipo di valori [titoli, oro ecc.., ndt] a garanzia della loro esistenza. La dichiarazione della Federal Reserve secondo cui "Il Consiglio dei Governatori, dopo la consultazione con il Dipartimento del Tesoro", ha autorizzato le banche della Federal Reserve ad utilizzare a questo punto la riserva di valuta stampata all’inizio degli anni Trenta, conosciuta come "Banconote della Federal Reserve". Lo ripetiamo, queste banconote non hanno assolutamente alcun tipo di valori a garanzia della loro esistenza».

Il Governatore Eccles testimoniò inoltre su altre interessanti questioni della Federal Reserve e sulla guerra finanziaria all’udienza del Senato sull’Ufficio Amministrazione Prezzi [OPA, Office of Price Administration, ndt] nel 1944:

«La moneta in circolazione è stata aumentata da sette miliardi di dollari in quattro anni a ventuno miliardi e mezzo. Stiamo perdendo una quantità abbastanza considerevole di oro durante la guerra. Mentre le nostre esportazioni sono uscite, sulla base del lend-lease [programma all’inizio della II Guerra Mondiale che consentiva agli Stati Uniti di fornire alle potenze alleate materiale da guerra senza essere direttamente coinvolte della guerra, ndt] abbiamo ricevuto importazioni sulle quali abbiamo ceduto rimanenze di dollari. Questi paesi si stanno adesso disfacendo di queste rimanenze di dollari acquistando oro».

MR. SMITH: Governatore Eccles, qual è la ragione per cui i governi stranieri prendono parte a questo programma nel quale noi forniamo oro in un fondo internazione?
GOVERNOR ECCLES: Vorrei discutere e lasciare il fondo di stabilizzazione per un momento più opportuno.
MR. SMITH: Solo un minuto. Credo che questo fondo è molto pertinente con ciò di cui stiamo parlando.
MR. FORD: Credo che il fondo di stabilizzazione è interamente estraneo all’OPA e quindi non dobbiamo divagare.

I membri del Congresso non arrivarono mai a discutere la questione del Fondo di Stabilizzazione, un altro progetto nel quale avremmo restituito l’oro ai paesi impoveriti dell’Europa che lo avevano spedito a suo tempo negli Stati Uniti. Il 22 Gennaio 1945, Henry Hazlitt, in un articolo del Newsweek, citò una frase di Roosevelt in merito al suo annuncio sul budget annuale al Congresso:

«Vorrei in seguito suggerire al legislatore la riduzione degli attuali ed eccessivi requisiti sulla riserva di oro delle banche della Federal Reserve».

Hazlitt fece notare che il requisito della riserva non era eccessivo, visto che esso fu adottato durante i precedenti trent’anni. Lo scopo di Roosevelt era quello di liberare più oro dal Sistema della Federal Reserve e renderlo disponibile per il Fondo di Stabilizzazione,  più tardi chiamato Fondo Monetario Internazionale, parte della Banca Mondiale per la Ricostruzione e lo Sviluppo, l’equivalente del Comitato Finanziario della Confederazione [League Finance Committee, ndt] che avrebbe soffocato la sovranità finanziaria degli Stati Uniti se il Senato lo avesse permesso.


*si ringrazia Manrico Toschi per la traduzione.

[1] per il concetto di "corporation": http://www.thecorporation.com/


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