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La Pazzia di Zverkov

Written by Zverkov
Monday, 29 January 2007

Sono un uomo malato. Ma non sono in grado di curarmi, di liberarmi della mia malattia. Anche se ho capito benissimo quale parte del mio corpo ne sia colpita. E' una questione mentale. Lo definirei un disordine mentale. Pazzo. Certamente, l'essere consapevoli è una malattia, una assoluta malattia. Colpa di internet, può darsi. Usemlab. Gran parte della colpa va a quel sito di analisi economiche a difesa del capitale, così dicevano.

Vivevo tranquillo, in una stupidità beatamente serafica, nonché estremamente piacevole, prima di capitare su quel sito, attratto dal quel "capitale" da difendere, che poi ho capito essere cosa diversa dai miei soldi o i miei asset, e scoprire la scuola austriaca di economia e quindi tutte le magagne che l'economia tradizionale invece ci fa bere con l'imbuto. Sì, prima di rimanere invischiato in quelle letture, io ero in perfetta armonia con questo mondo che gira sui cardini della moneta cartacea. Fiat money la chiamano.

Per me la Fiat era solo una società quasi in bancarotta che ha tirato avanti per decenni sulle sovvenzioni statali finanziate a loro volta dai poveri contribuenti. Quando tutti la davano per spacciata, io invece ci ho messo sopra qualche spicciolo, giusto qualche stipendio annuo di un italiano medio. Poi è arrivato questo qua a risollevarne le sorti. Davvero, bravissimo, ha fatto tutto lui, e i suoi operai che sgobbano da mattina a sera. Io senza fare nulla, in un anno e poco più ho guadagnato il 300%. Una decina di stipendi di un italiano medio.

Mi si perdoni i toni dello speculatore senza scrupoli. E' robetta da ridere, non si indignino. La gente giusta con le connessioni giuste certe cifre le fa in un giorno o in qualche ora, senza rischiare nulla, io invece ho rischiato di perdere tutto quanto ci avevo messo sopra. E mi si perdoni anche le digressioni. Insomma, dicevo, da usemlab scopro invece che fiat vuol dire essere fatto, creato.

Fiat money, moneta creata dal nulla, la gente lavora e sgobba e si spacca in quattro per sbarcare il lunario e invece qualcuno crea la moneta dal nulla, secondo ritmi di crescita esponenziali e spinge il mondo a correrci dietro, sempre più veloce, vuvuvuvuvuvu, come un treno impazzito in una accelerazione altrettanto progressiva. Tuttavia io riuscivo a starci dietro a quel mondo, e riuscirei a starci dietro anche ora che in tanti hanno cominciato a sbandare.

Ah no, non ho problemi economici, oramai posso considerarmi ricco. Sono nato in una famiglia benestante e ho vissuto questi ultimi venti anni della mia vita moltiplicando le modeste fortune che mi sono ritrovato. Potrebbe arrivare l'apocalissi economica, non mi toccherebbe. Del resto mi sono condannato da solo in questi ultimi venti anni. Non ho che me stesso e la mia pazzia. Non ho famiglia come quel Renzo che forse ha all'incirca la mia età, immagino anche lui sopra i cinquanta, e invece tutti quei figli da mantenere che di pazzia gliene stanno procurando una ben diversa dalla mia.

Ho tutto, immobili, azioni, obbligazioni, fondi di investimento e fondi agricoli, e poi sì anche il loro stramaledetto oro, la moneta degli antichi re. Ma ovviamente, soprattutto quello. Beh innanzitutto non ci avevo mai pensato. Mi mancava l'oro tra la vasta gamma dei miei "investimenti". Ma il fatto è che da quando ho cominciato a leggere quelli di usemlab, mi hanno convinto quasi subito, che fosse la cosa giusta da comprare nel 2002, e così ho diversificato, e in questi ultimi anni ho comprato e accumulato oro e argento, e se su usemlab non ne parlano mai ho comprato anche platino. Rido ancora a pensare che prezzi ridicoli giravano 4 anni fa. Oro sotto 300 e argento sotto i 5 euro l'oncia. Ma come vedrete più avanti ridere fa parte della mia pazzia.

Avrei comprato anche petrolio rame e uranio, ma capirete ci sono delle difficoltà pratiche per accumulare fisicamente i primi e tutta un'altra serie di difficoltà per trovare il secondo sul mercato legale. E poi l'uranio, da trattare con cautela, le radiazioni, vogliamo mettere? Per speculare mi è sempre bastato tutto ciò che il mercato offre legalmente. Mi sono accontentato.

Sono una persona perbene checchè ne pensiate voi dalla mentalità anticapitalistica, vi vedo già storcere il naso, oh si, del resto non l'avete mai capito il mondo capitalista, confusi dal quel rimbambito di Marx e dal suo Das Kapital che poveraccio non sapeva neanche come concludere, ben conscio di essersi ingrovigliato in un pasticcio diabolico. E guarda caso, proprio l'economista austriaco Bohm Bawerk aveva demolito tutti i sofismi e i vizi logici intriseci in quella stupidissima teoria del plusvalore, priva di qualunque senso economico.

Ops, mi si scusi la seconda digressione, torniamo a me. Adesso ho chilate di oro e argento, nascoste bene, mica mi fido del gendarme statale, ho dei terreni, mi sono fatto anche la mappa del tesoro, come i vecchi pirati, come un pazzo vecchio pirata, vero che mi considerate già pazzo? Ma lo sono, è quello che ho detto subito, non lo nego mica! (Anche se in questi anni mi sono reso conto che il mondo là fuori è a suo modo impazzito vittima di una malattia ancor peggiore della mia). Si può essere ricchi, essere sicuri di sopravvivere all'apocalisse economica, se mai arriverà, ma i soldi non curano la pazzia, il disordine mentale, quella che nasce nel profondo di strani conflitti interiori. Dalla troppa consapevolezza.

Non capisco perchè sono caduto vittima di questa malattia. Perchè preoccuparmi o farmi ossessionare dalla fiat money. Qualcuno stampa soldi a volontà, ebbene? Non mi ha aiutato a moltiplicare le mie ricchezze? Sono venti anni che i miei asset salgono di prezzo, soprattutto gli immobili. Con la fortuna che ho avuto, dovrei solo ringraziare chi fa girare la carta a ritmi sempre più veloci e trasferisce potere d'acquisto da chi ha modeste fonti di reddito, specie se fisso, a chi invece possiede immobili, titoli azionari, obbligazioni, e da qualche anno metalli. Sono sempre stato dalla parte forte. Di che mi lamento?

E invece no, invece la lucida, precisa, folgorante analisi di quei maledetti economisti chiamati austriaci mi ha intrappolato. E' diventata una ossessione, probabilmente ai tempi di Galileo che strillava la terra è rotonda, anche qualche vecchia testa quadra, che gozzovigliava alle spalle del popolo bifolco, deve avere pensato, questo ha ragione, e io invece sono costretto a dargli torto perchè così mi dicono di fare e poi mi fa comodo, sì la terra è proprio tonda e lo sapevano già 1500 anni fa. E su quel pensiero deve avere smesso di dormirci la notte, e anche il giorno, senza darsi pace per avere condannato chi diceva l'ovvio.

A volte i principi ti fregano. E così a me mi hanno fregato quelli di usemlab con la loro economia austriaca della quale non avevo mai sentito parlare. Ho tutto, anche gli stramaledetti metalli, eppure anche con tutta questa ricchezza "solida" non ho pace, perchè dentro adesso ho il tarlo di capire perchè siamo finiti in questo mondo assurdo e soprattutto come ne usciremo. Non io, ah, comunque vadano le cose, la mia vita di giovane me la sono vissuta e goduta. Ma vorrei campare per vedere come finirà per chi rimarrà su questo pianeta, sotto il fardello che la mia generazione e quella precedente, di pazzi e incoscienti, ha preparato loro. E' una questione di principi capirete. Se avessi da sgobbare come un cristiano qualunque me ne fregherei dei principi. Il lavoro per portare a casa la pagnotta debilita le capacità del pensare umano.

Io non devo lavorare, non in senso tradizionale. Grazie a quel ritornello monotematico di usemlab sono 4 anni che converto gradualmente i miei utili nel nobile metallo, che adesso copre oltre il 30% dei miei assets. Ma la contraddizione sta nel fatto che adesso sono ancora più sicuro di reggere qualunque urto economico. E quindi lentamente ho abbandonato la speculazione finanziaria che mi teneva davanti quei maledetti monitor pieni di grafici, per intraprendere una speculazione filosofico economica che non mi dà più pace.

Vivo gran parte della mia esistenza rinchiuso in questa taverna, potrei uscire, persino scappare da questo paese di pazzi e di cani, e godermi la vita, su una spiaggia caraibica, nei posti più belli del pianeta, godermi quanto di meglio il mondo può offrire a chi come me ne ha tutti i mezzi e invece, me ne sto qua sotto a inseguire le statistiche economiche, a leggere ricerche, studi indipendenti, i discorsi dei banchieri centrali, e a divorare i libri degli economisti austriaci, e a cercare di capire come finirà il grande show imbastito sulla fiat money.

Il Mises Institute è la mia pagina predefinita quando apro firefox (non mi dite che usate ancora explorer, ah, l'umanità, quanto è lenta ad adeguarsi ai cambiamenti), e usemlab era la seconda pagina da visitare tutti i giorni, finchè quei bastardi (ah dico a voi, si si) dopo avermi fatto scoprire un mondo nuovo hanno deciso di abbandonare i loro articoli quotidiani per lasciarmi alla deriva su un forum. Ora son tornati e vogliono fare business, e scommetto che smetteranno con i loro toni forti e decisi, per ammorbidirsi alle regole di una sana e comoda convinvenza di chi deve campare per sbarcare il lunario.

Bravi e allora vi sfido, mi ci avete buttato nel disordine mentale, pubblicate me, pubblicate le mie memorie economicamente scorrette dal sottosuolo di questa taverna, vediamo, sono pazzo, ma di una pazzia diversa di quella del mondo là fuori, e voglio contagiarvi tutti della mia pazzia, perchè forse solo così potreste tornare tutti lucidi e sani. Ma non si spaventino lorsignori, che ci sarà anche da ridere. E' tutto da ridere oramai, i comici da tempo provano a dire cose serie, a far il loro lavoro ci pensano gli economisti e i politici e speriamo anche i pazzi come me. E vi prometto che sì, ci sarà da ridere.

Io sono anni che me la rido, è la mia pazzia, mi porta anche a ridere. Dicono che ridere faccia bene e allunghi la vita. Speriamo davvero perchè non voglio lasciare questo mondo senza prima avere capito dove veramente si è infilato e come veramente ne vuole uscire. L'inflazione aumenta e io rido. Mi dispiace se qualcuno si offende, ma l'aumento del costo della vita mi diverte, tanto più quanto è superiore alle statistiche del governo. E mi fanno ridere le reazioni di certi ignari che se la prendono con questo o quel caprio espiatorio di turno.

Ahahahahahahahahahah riderete anche voi quando capirete che la stessa gente che si dice preposta istituzionalmente a combattere l'aumento dei prezzi è in realtà la unica vera causa dello stesso male. Si dietro, in fondo, quando scoprirete tutte quelle magagne che ho scoperto io e che continuo a scoprire tutti i giorni dietro quei numeri, riderete. Sarà la vostra pazzia, esattamente come la mia. E quando saremo impazziti in tanti forse il mondo troverà la sua via d'uscita. Del resto che altro di meglio vi resta da fare?

Zverkov

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da: http://www.usemlab.com/index.php?option=com_content&task=view&id=43&Itemid=30

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Tra pazzia e idiozia

Written by Zverkov
Sunday, 11 February 2007

Non c'è più fine settimana da pazzi che andare all'IKEA ha detto qualcuno, qualcuno allora avrà pensato in questo weekend che Zverkov sicuramente è andato all'IKEA e quindi neanche domani uscirà con il seguito del suo strano ma curioso delirio. Oh no miei cari, non avete ancora capito di quale forma di pazzia io soffra. Non è quella delle più comuni là fuori, rileggete bene la mia prima lettera, e forse capirete meglio.

No, mentre sciami di forsennati si incanalavano sulle corsie intasate che generalmente portano fuori città per accedere a quel tempio di pretenzioso benessere, io consumavo il mio sabato pomeriggio freddo e piovoso al caldo della mia taverna, compiaciuto nella lettura di un buon libro, a sorseggiare whisky scozzese di ottima qualità, di quelli il cui cartellino con il prezzo è sufficiente a tenere lontane le grinfie del consumatore medio.

Non fanno neanche la pubblicità di certe cose in televisione. Non c'è neanche bisogno del supporto commerciale per certi prodotti. Basta il marchio e l'etichetta con il prezzo. Del resto avete mai visto la pubblicità della Ferrari in televisione a interrompere il vostro idiota reality? Ci mancherebbe altro. Non è roba per tutti. La qualità si paga, e quando i prezzi salgono a ritmi del 10 per cento l'anno la qualità si paga ancora di più. Ed è quasi una soddisfazione fare parte di un circolo sempre più esclusivo.

Per fortuna i maghi della statistica sanno come tenervi buoni. Hanno capito che se il consumatore evita di comprare prodotti di qualità che sono diventati troppo cari per rivolgersi a sostituti di qualità inferiore, basta cambiare la composizione del paniere per dare l'illusione che l'incremento dei prezzi sia contenuto entro i limiti di politica monetaria fissati da quei genialoidi di banchieri centrali.

Eh si cari consumatori, forse non sapete che più il prezzo della vostra bella bistecca, filetto spesso da mangiare ancora al sangue, aumenta, forzandovi a passare a qualche petto di pollo impanato, meno sarà il suo peso nel paniere dell'inflazione al consumo, e maggiore quello del bipede pennuto.

Non lo sapevate vero? Ma non vi ho detto che ci sarebbe stato da ridere? Eccovi serviti infatti. No? Non vi viene da ridere? E allora pensate per assurdo al giorno in cui, al posto del pollo impanato, nel vostro paniere dell'indice dei prezzi al consumo ci finirà il ciappi o qualche altro gustoso cibo per cani, e allora forse tratterrete a fatica l'esplosione di qualche sana e grossa risata.

Ma ci sono statistiche e statistiche. Oltre le bugie di tutti i giorni naturalmente, delle quali generalmente le prime costituiscono un sottoinsieme dei più infidi. Ci sono altre statistiche che invece parlano chiaro, e sono come colpi di martello nella testa pensante di qualcuno. Ma non sono facili da pescare, l'amplificatore che vi comanda i cervelli come grazie a un telecomando in questi casi spegne ogni canale di comunicazione e voi poveretti continuate a vivere al buio, forse un po' perplessi e appena in rari casi incazzati che forse qualcuno dietro a questa ripresa economica vi stia prendendo per il paniere (si proprio quello dell'inflazione).

Volete un esempio? Nei cinque anni dal 1995 al 2000 il debito americano non finanziario è cresciuto del 32.4% contro una crescita del 22.2% di crescita del PIL reale. Ah ma questo non è niente, se pensate che dal 2000 al 2005 quel rapporto è deteriorato sensibilmente. Si i più sensibili potrebbero rischiare attacchi isterisci sapendo che nel lustro successivo il debito è cresciuto del 47.3% contro un aumento del PIL del 13.4%.

In finanza si chiama effetto leva. E la leva in questo caso cresce, a ritmi sempre più elevati, ci vuole sempre più debito per finanziare la bistecca. Non è un caso che l'indebitamento per mutui di quei poveretti americani dal 2000 al 2006 è praticamente raddoppiato passando da 4.8 trilioni a 9.5. Bistecca e mattoni, ancora, ma fino a quando sommersi dal debito non resterà che passare per forza al pollo impanato con il virus aviario mentre la banca verrà a riprendersi la vostra casa, "comprata" con un anticipo del 5% e finanziata per il restante 95%, del quale riuscite a malapena a pagare gli interessi, già da soli più alti dell'affitto che paghereste per lo stesso tetto.

No, non sono cinico. E' che la pazzia è una cosa e l'idiozia è un'altra. Bisogna essere in qualche modo idioti per credere a certe favole. O per non ascoltare la saggezza di certi vecchi, che meritano il rispetto dei saggi. Richard Russell. Ma figuriamoci se avete mai sentito parlare di questo anziano signore americano che sopravvive ai mercati da decenni e che stilla perle di saggezza in ogni sua analisi.

Un uomo tutto di un pezzo. E quando un uomo così scrive frasi come: "la tesi che supporta la moneta creata dal nulla (oh si quella fiat currency di cui parlavo l'altra volta) è fondamentalmente una truffa", bisognerebbe spegnere ogni televisione, bruciare ogni giornale, chiudere ogni sito di donne nude o pettegolezzi e cominciare a farsi domande serie, magari con l'aiuto di google, e le parole chiave giuste: fiat money e rothbard, magari.

Tranquilli, signori, lo stesso Russell fornisce la risposta alla domanda che sorge consequenziale: "perchè i banchieri centrali vogliono che tale sistema sopravviva"? Ma cari i miei idioti, è semplicissimo, anche se il nostro Richard Russell sente la necessità di scriverlo in neretto, forse per attirare la vostra attenzione, ben conscio delle vostre facoltà cognitive molto limitate: "ma perchè il sistema di fiat money è la fonte del loro sostentamento. E' ciò che dà loro il biglietto di ingresso al potere".

E continua, no ascoltate, perchè a me fa ridere, ma certe perle di saggezza farebbero anche piangere, e nel dubbio andrebbero scolpite accanto alle frasi di certi geni della storia: "se il pubblico, i votanti, capissero appena quale frode rappresenti il sistema monetario cartaceo irredimibile, voterebbero per porvi fine. Fortunatamente per i banchieri centrali, la moneta centrale sembra la cosa più difficile da capire per il tartassato medio. E anche se tale sistema deruba la popolazione dei frutti del proprio lavoro e dei propri risparmi, la gente continua ad accettarlo, tanto non saprebbe neanche a quali alternative rivolgersi". E così il truffone va avanti, come lo chiama qualcuno. On and On it goes.

Sento già qualcuno che strilla, ma certo è tutta colpa del Signor.Aggio infatti! Sbagliato!!! Lasciate perdere il signoraggio, siete sulla strada sbagliata miei cari. Tornate indietro finchè siete in tempo. La volontà c'è, manca tutto il resto, recuperabile con una buona serata in compagnia del signor Russell, o la mia se mai mi sopportereste per una notte intera. Il whiskey scozzese ve lo offro io in caso.

Zverkov

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da: http://www.usemlab.com/index.php?option=com_content&task=view&id=59&Itemid=30


26/02/2007 : signet@work : sandro pascucci : www.signoraggio.com v.0.5
[http://www.signoraggio.com/signoraggio_pazzia.html]