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Stazione Paradiso
(di Sandro Pascucci - www.signoraggio.com)

Mi accorgo ogni giorno di più che siamo trattati come animali da sfruttare.
Pecore da tosare, mucche da mungere, buoi per tirare, asini da soma.. fate voi.

Mi guardo intorno e vedo che ogni aspetto della società è orientato a tale ultimo scopo. Dall’urbanistica all’architettura dalle leggi alla religione..

Dimentichiamo pure tutti i vecchi parametri e cancelliamo ogni ricordo e insegnamento: oggi tutto è marketing, tutto è finalizzato al controllo mentale di noi cittadini.

Diceva Morpheus: ”Ci sono campi, campi sterminati, dove gli esseri umani non nascono, vengono coltivati. A lungo non ci ho voluto credere, poi ho visto quei campi con i miei occhi”.

Lo scopo è di sfruttarci con tecniche sofisticate che non lasciano spazio ad errori.
Data la posta in gioco un errore potrebbe portare ad una presa di coscienza collettiva e popolare e quindi ad una Rivoluzione Epocale, al confronto della quale la rivoluzione francese apparirebbe come una scampagnata di fine aprile.

Facciamo un esempio a caso, i trasporti ferroviari: andiamo a Roma Termini.

In testa ad ognuno dei 24 binari principali c’è installato un maxischermo da 50 pollici (ma chi paga questi giocattolini hi-tech costosissimi?).


Uguale installazione quasi su ogni colonna lungo tutta la banchina.

Tutti i MaxiSchermiTV (MSTV) sono sincronizzati tra loro per trasmettere la stessa sequenza di immagini pubblicitarie contemporaneamente, in un mare di colori e suoni ipnotici. La matrice audio/video è perfetta, capillare, impossibile sfuggirle.

Già chi proviene dalla Metropolitana è stato adeguatamente infarcito in quanto sui nuovi vagoni sono presenti centinaia di monitor LCD che trasmettono un’assurdità futile, in pratica.. il “nulla” !

Tu sei sulla metropolitana? anzi, sei “nella” metropolitana? Beh, ti devi sorbire la pubblicità della metropolitana stessa !!! Se avessero messo un corso di latino a quest’ora potrei fare da "cicerone a Cicerone".

Tornando a Termini, noto che il basso muretto che unisce le strutture portanti dei due MSTV in testa ai binari e che era spesso adoperato per sedersi è stato costellato di punte aguzze di acciaio inox

L'uso dell'acciaio forse rivelava che si tratta di una norma igienica europea atta ad evitare il diffondersi di chiappe infette di viaggiatori distratti (nonché abusivi, infatti la Polizia Ferroviaria ti allontana immediatamente se azzardi a sederti!).

Questi espedienti mi fanno pensare ai fili uncinati che si trovano sulle grondaie, sui pali, sugli alberi e lungo i cornicioni dei palazzi nelle grandi città e che hanno lo scopo di tenere lontani i piccioni (e altri volatili) da un luogo di riposo (in alto) ed evitare così dell’antiestetico guano (in basso).

Dall’uomo-pendolare e dal piccione-viaggiatore è nato così l’uomo-piccione.

Questa nuova specie è da spennare per benino, senza tregua. Occorre non offrire loro riparo o soccorso. Se l’uomo-piccione vuole sedersi deve andare in uno dei numerosi “cafè” dell’area ferroviaria. Si siederà e consumerà qualcosa, qualsiasi cosa: un caffè, un panino, una semplice bottiglia d’acqua (“liscia per cortesia” “liscia non ne abbiamo, solo gasata” “a me gasata fa schifo” “ma è solo delicatamente gasata, la sbatte un po’ ed è come l’altra” – discorso realmente accaduto, sic!).

L’importante è spendere, l’imperativo è spennare il piccione , alleggerirlo.
In fondo è per il suo bene, occorre sempre viaggiare leggeri.

E chi non può spendere e chi non ha le terga d’acciaio cosa fa?
Rimane impalato davanti al MSTV e si gonfia di pubblicità o si siede per terra!

Non importa che non compra nulla (al momento), occorre che il piccione sia sempre distratto, costantemente alienato e allontanato dal buon pensare, dal filo logico, dal pericolosissimo “riflettere a ruota libera in autonomia creativa”.

Allo stesso tempo in cui avviene il lavaggio del cervello si carica la Molla interna del consumatore. Spot con prestiti usurai personalizzabili, in un’ora (“cazzo! Il mio treno ha un’ora e venti di ritardo, quasi quasi faccio un mutuo nel frattempo!”) e che puoi pagare in comode (per chi?) rate mensili per i prossimi 35 anni..

Resistiamo e finalmente arriva il treno e la pecora-uomo-piccione può salire al sicuro nel vagone.

Ancora un po’ di ore di viaggio e finalmente potrà piazzare il suo stanco sedere sul divano gluteo-preformato e gustarsi l’ultimo reality, il TG Nazionale.

Ma è possibile lasciare l’ uomo-piccione da solo (!) sul treno? E se inciampa in un “evento” non schedulato, non programmato? E se si mettesse a leggere qualcosa di interessante, di istruttivo?
Potrebbe dialogare con un altro essere umano, addirittura potrebbe dormire, magari sognare e perché no tornare a casa con strane idee. Potrebbe fare l’amore con la sua donna o con il suo uomo, potrebbero tenere la TV spenta e uscire, incontrando altre persone, Vivendo Una Serata Reale.. potrebbe (eresia!!) RILASSARSI!

No, questo viaggio libertino non s’ha da fare!
Ed ecco arrivare l’imbonitore di ultima istanza: il temibile, antico ma ancora mai superato “quotidiano cartaceo gratuito”!

L’assalto è rapido, fulmineo, devastante. Da ambo le parti non si lesinano audacia e ardore sia nell’offrire una copia da parte degli operatori (sarei curioso di sapere che contratto lavorativo sono riusciti a strappare!) sia da parte del viaggiatore ringalluzzito dall’ottenere una cosa gratis!

“CAZZO LA PRIMA E UNICA COSA DELLA GIORNATA CHE NON DEVO PAGARE!“

Il viaggiatore baldanzoso si appropria di una copia, poi non visto con agile e felina mossa passa alle spalle del carrello e si porta via avido e rapace una seconda e terza copia!

Tutto gratis, dimentico del fatto che anche i Troiani ricevettero gratis un bel cavallino di legno..

Sul vagone, nel mio settore (un vagone ha 90/100 posti a sedere ed è diviso in tre parti) ci sono 26 (ventisei) posti a sedere, tutti occupati da uomini e donne di varia età. Dodici (12) leggono pigramente il quotidiano distribuito gratuitamente.

Erano copie da macero, è stato un buon affare per il Sistema, no?
L’indottrinamento è completato.
Per il povero uomo-piccione non c’è stata via di fuga ("ogni resistenza è inutile, sarai Inglobato").

Ora il viaggiatore un po’ sonnecchia, un po’ legge ma non capisce, si confonde, mira al divano, vuole riprendere il rassicurante NON-pensiero televisivo. Per sua sicurezza, Il Grasso Bankiere Capo Supremo di tutte queste (e ben altre) mosse, lo guarda teneramente e costantemente mentre il nostro è in viaggio.

e pensa: domani si ricomincia..

In soldoni: la stazione "Roma Termini" è diventata il paradiso del marketing e operosa officina del controllo mentale.

Più in generale possiamo tranquillamente dire che dalla mattina alla sera, in ogni momento della giornata e in ogni luogo che si frequenta c'è un controllo costante e invasivo per la nostra privacy e la nostra vita.

Scrivetemi le Vostre esperienze sul tema. Buon Viaggio.


13/04/2006 : signet@work : sandro pascucci : www.signoraggio.com v.0.9
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